«Nacqui nella notte, con la bianca e immensa luna affacciata alla finestra.

Non piansi subito. Caterina mi pensò morta e mi battezzò, come sempre faceva in quelle circostanze. Guardò la luna, e il mio nome fu Bianca.

Poi, flebile, la mia voce ruppe il silenzio.

Bianca era viva! Bianca era di sette mesi!

Mia madre volse lo sguardo altrove.

Caterina no. Si prese cura di me, mi sorrise, mi lavò, mi avvolse in un panno tiepido e mi baciò.

Le parole di mio padre, quando mi seppe viva, furono tre, fredde come l’inverno: “Settimina. Brutto segno”». (da: TORNO PER RACCONTARE ©2011)

Così racconta Bianca. Bianca, che in un freddo solstizio d’inverno venne, senza colpa alcuna, condannata al rogo. Ha tanto da narrare, ha accuse da lanciare. Soprattutto, ha un messaggio da portare…

Chi ci sarà, saprà.

23 aprile 2014, ore 21

Centro Sociale “NICOLA GROSA”

Via Galimberti, 3 – Nichelino (TO)

Ingresso libero