Festival dedicato alla canzone d’autore italiana – terza edizione. Casale Monferrato (Al), Cerrina Monferrato (Al) 28 e 30 settembre 2007… dedicato a Léo Ferré

Torna con la terza edizione “Monferr’Autore”, la rassegna dedicata alla canzone d’autore italiana sorta a Casale Monferrato nel 2005 e che quest’anno si estende nel territorio con una data anche a Cerrina Monferrato, in un’ottica di valorizzazione del territorio monferrino. Il festival, ad ingresso gratuito, è organizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa Risparmio di Alessandria e della Fondazione Cassa Risparmio di Torino, con il patrocinio di Comune di Casale Monferrato, Comune di Cerrina Monferrato, Comunità collinare Valcerrina, Provincia di Alessandria.

IL PROGRAMMA

Venerdì 28 settembre
Ore 21.30 Casale Monferrato (AL), Salone Tartara: Têtes de bois

Domenica 30 settembre
Ore 18.00 Cerrina Monferrato (AL), Piazza del Municipio: Max Manfredi (nell’ambito di “Incontri di tipicità”)

I concerti sono ad ingresso gratuito

IL FESTIVAL 2007

Quest’anno la rassegna è dedicata a Léo Ferré, uno dei più importanti cantautori e intellettuali francesi, ma con sangue monferrino. Il nonno, Evasius Ferré, era infatti di Casale Monferrato, dov’era nato nel 1883, ed a lui è dedicata una piccola piazza nel centro della città. Si trasferì poi a Nizza dove scomparve nel 1948. Proprio per ricordare le discendenze monferrine di Léo Ferré, i due artisti invitati alla rassegna di quest’anno, Têtes de bois e Max Manfredi, proporranno sue composizioni insieme al proprio repertorio.

I Têtes de bois, che saranno a Casale il 28 settembre, hanno dedicato nel 2002 addirittura un intero album all’artista francese, “Ferré, l’amore e la rivolta”. Il gruppo romano è da sempre assai apprezzato dalla critica e dal pubblico più attento, ma nell’ultimo anno è arrivato anche alla notorietà della grande platea televisiva grazie alla presenza al Festival di Sanremo dove ha affiancato Paolo Rossi. Max Manfredi, genovese, è uno dei più quotati cantautori italiani (Fabrizio De André, con cui ha collaborato, lo definiva senza mezzi termini “il migliore”). A Cerrina, dove si esibirà il 30 settembre alle 18 nell’ambito della manifestazione “Incontri di tipicità”, presenterà anche alcuni brani del suo nuovo album in preparazione.

La direzione artistica e il coordinamento complessivo del Festival è affidato al giornalista monferrino Enrico Deregibus. La direzione organizzativa è curata invece dall’Associazione di promozione sociale e culturale “Compagnia dei curiosi” di Ceriale (SV).

LEO FERRÉ

Figlio di Joseph Ferré, direttore del personale del Casinó di Monte Carlo, e di Marie Scotto, sarta di origine italiana, nasce nel Principato di Monaco il 24 agosto 1916. Scopre l’arte del canto già a 7 anni, nel 1925 infatti viene inserito nel coro della cattedrale di Monaco come soprano, impara il solfeggio e scopre la polifonia con le opere di Palestrina e di Tomás Luis de Victoria. A nove anni viene mandato in un collegio cattolico a Bordighera, il Saint-Charles, in cui rimane fino all’adolescenza. Nel 1930 Léo Ferré ha 14 anni e compone “Kyrie” per una messa a tre voci. Nel 1935 si trasferisce a Parigi, dove perfeziona lo studio del pianoforte e mette in musica il poema di Paul Verlaine “Le piano que baise une main frêle” (Il piano che bacia una mano fragile). Tra il ’39 e il ’40 ritorna a Monaco. Nel 1941, per la prima volta, si esibisce in pubblico, all’Accademia di Belle Arti di Monte Carlo. La sua carriera cresce e nel 1946 torna a Parigi dove incomincia a frequentare i cabaret di Saint-Germain come cantante. È il dopoguerra, nel paese si diffondono nuove tipologie di canzoni e gli chansonnier, e tra questi Leo Ferré che inizia a dar spazio nei testi al pensiero anarchico. Stringe amicizia con alcuni esiliati spagnoli a cui dedica canzoni come Flamenco de Paris, Le Bateau Espagnol e Franco la Muerte, per la quale gli sarà vietato di entrare in Spagna fino alla caduta del regime. Frequenta Maurice Joyeux e il gruppo libertario “Louise Michel”. Scrive la famosa canzone Gli anarchici. La sua carriera si intensifica, scrive molte canzoni importanti come Les amants de Paris che successivamente verrà interpretata da Edith Piaf. Sulla copertina di “Le Monde Libertaire” del 1968 appare una sua foto con la scritta autografa: Viva l’Anarchia con una grande A come Amore!. Successivamente incide molti dischi, compie vari tour in Europa e nel mondo e partecipa a numerosi progetti, dal teatro alla televisione. Nel 1983 scrive L’Opera du Pauvre, forse il vertice massimo della sua espressività. Muore il 14 luglio 1993 a Castellina in Chianti, in provincia di Siena, dove viveva dal 1971 con la compagna Maria e i figli Matteo, Cecilia e Manuela.

“Monferr’Autore” – 3a edizione.
Informazioni: [email protected] – 339-3460369