La mostra-evento proposta dal Museo Tridentino di Scienze Naturali di Trento (dal 7 aprile 2007 al 6 gennaio 2008) nasce da un progetto di grande respiro sul piano culturale ed espositivo, realizzato in collaborazione con il Museo Friulano di Storia Naturale di Udine e il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino (che ospiteranno la mostra nel 2008) e curata da Claudia Lauro, con la direzione scientifica di Michele Lanzinger e vanta un comitato scientifico internazionale di altissimo profilo: con Guido Barbujani, Camperio Ciani, Aldo Fasolo, Giacomo Giacobini, Giuseppe Leopardi, Giorgio Manzi, Telmo Pievani, Jean-Jacques Hublin, Frans de Waal, Ian Tattersall, la collaborazione speciale di Desmond Morris e la partecipazione di Jared Diamond.

Un’esposizione dunque spettacolare, ma d’indubbia valenza scientifica e culturale; da vivere con tutti i sensi grazie a un allestimento – animato da suoni, odori e postazioni interattive – ideato da Fabrica, centro di ricerca sulla comunicazione del gruppo Benetton. Soprattutto, una mostra che ha l’obiettivo di spronare il pubblico a ripensare il nostro essere umani, la nostra discendenza animale, il rapporto uomo-natura e quello tra i diversi appartenenti al genere Homo Sapiens, fino a porci di fronte ai cruciali interrogativi sul nostro domani e sul futuro dell’umanità in un dialogo serrato tra cultura umanistica e scientifica, che mette in relazione antropologia, archeologia, paleontologia, zoologia genetica ed arte.

Un percorso in cui si alternano suggestivi manufatti e strumentazioni storiche di vario genere, reperti antropologici e preistorici, video, documentazioni fotografiche, exhibit interattivi (prestati dai più noti musei scientifici o appositamente realizzati per la mostra), opere e installazioni d’arte contemporanea con grandi nomi del panorama internazionale. Il tutto con alcune prime assolute per l’Italia, come nel caso dell’arte delle scimmie, di reperti preistorici mai esposti prima d’ora o di installazioni artistiche, quali la curiosa “The Human Race Machine”, per la prima volta in Europa, in questa occasione.