Dopo anni di restauri, una delle dimore signorili più belle del Trentino riapre le sue porte al pubblico e rivela i suoi tesori unici: arredi originali appartenuti ai Thun, collezioni d’arte, una straordinaria biblioteca. E l’aura della nobile famiglia mitteleuropea che lo ha abitato dal XIII secolo ai giorni nostri. Chi non ha mai desiderato anche solo per un attimo fare un salto indietro nel tempo per provare l’ebbrezza di calarsi nei panni di un principe o di una principessa che vivono in un castello fiabesco? Dal 17 aprile 2010 questo desiderio può quasi diventare realtà.

Al termine di una lunga stagione di restauri Castel Thun riaprirà, infatti, i battenti per svelare i suoi segreti al pubblico, presentandosi così com’era fino a quando ha ospitato la nobile famiglia dei Thun che lo ha abitato ininterrottamente dal XIII secolo al 1982 (dal 1992 è parte del patrimonio dalla Provincia di Trento). Ed è proprio questo aspetto che rende affascinante una visita al maniero, il suo essere uno scrigno di memoria – rara dimora principesca ad aver mantenuto intatti i propri arredi – che permette di fare un’esperienza quasi in presa diretta dei secoli di vita vissuta di un illustre e potente casato originario della Val di Non, molto influente a livello internazionale, che ha intrecciato a filo doppio la sua storia con quella trentina e mitteleuropea, dando origine a numerose linee nobiliari. Tanto per citare qualche dato vale la pena di ricordare che i Thun furono banchieri degli Asburgo, membri della corte asburgica di Innsbruck, principi vescovi, protagonisti della storia boema, arrivando a detenere addirittura 10 castelli nella sola zona di Praga.

I visitatori che dal 17 aprile varcheranno la soglia del castello potranno perdersi tra il reticolo formato dalle sue 150 stanze, ammirandone gli affreschi, i quadri della straordinaria pinacoteca. Tra tutte le stanze spiccano quella cosiddetta “del vescovo” che vale una visita anche soltanto per il suo spettacolare soffitto a cassettoni in legno di cimbro di impronta sudtirolese, quella “del camino”, resa particolare da un pregevole esempio di caminetto rinascimentale, e quella “del fumo” che ha conservato come tangibili tracce della storia del castello i segni del fumo delle candele accese per le veglie funebri. Bellissime poi le stufe a olle originali, testimonianza di una tradizione artigianale molto diffusa nei paesi di lingua tedesca che in Val di Non vede ancora attivi alcuni abilissimi maestri.

La riapertura sarà uno degli eventi dell’anno per tutto il Trentino e soprattutto per la valle di Non che attende da tempo questo evento. Per celebrarlo nel migliore dei modi, la giornata dell’inaugurazione sarà resa speciale da spettacolari momenti di intrattenimento che avranno luogo negli ampi giardini del maniero e nei fossati che lo circondano. Il periodo dell’inaugurazione è inoltre uno dei momenti più belli in cui scoprire il castello. La Val di Non, infatti, schiude proprio nelle ultime settimane di aprile le migliaia di fiori dei suoi meli che come una candida cornice impreziosiscono il paesaggio e i morbidi pendii sui cui svetta Castel Thun.

La residenza farà parte del circuito Museo Castello del Buonconsiglio Monumenti e in alcune sale ospiterà periodicamente un calendario stagionale di mostre. La prima – “L’avventura del Vetro – Dal Rinascimento al Novecento tra Venezia e mondi lontani” – avrà inizio il 30 maggio 2010 e sarà un affascinante viaggio alla scoperta della magia del vetro attraverso l´arte dei maestri veneziani che con le loro creazioni hanno conquistato il mondo.

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