Rievocazioni storiche in costume, concerti di corno alpino, spettacoli di cantastorie, gare di tiro con l´arco e discese di slalom sull´erba. E naturalmente, degustazioni di canederli, polenta, luganeghe, “fortae” (dolci fritti a forma di chiocciola), “sone da pom” (frittelle di mele) e grappe trentine. Prende il via la Festa Ta Mont, la popolare manifestazione che per tre giorni, da venerdì 31 luglio a domenica 2 agosto, trasforma la valle di San Nicolò, in Val di Fassa (Tn), nella capitale del mondo ladino. Un appuntamento giunto alla seconda edizione – dopo il grande successo ottenuto lo scorso anno, che ha visto la partecipazione di migliaia di visitatori italiani e stranieri – che adesso rilancia con un programma curato dall´Istituto culturale ladino e realizzato con la collaborazione di oltre duecento volontari coinvolti nella realizzazione di eventi, tornei e animazioni.

“Siamo grati alle istituzioni che ci sostengono, ma questa è una festa che nasce dal basso, grazie all´impegno e all´iniziativa dei nostri paesani che hanno messo a disposizione della valle la propria passione e le proprie competenze” dice Roberto Bertacco, presidente dell´associazione Grop Fest Ta Mont, ideatrice della kermesse.

Apertura venerdì 31 luglio alle 21 con il corteo che da Piaz de San Nicolò attraversa Pozza di Fassa lungo Strada de Meida, alla presenza delle associazioni di volontari, del gruppo Musega de Poza e delle figure storiche delle leggende ladine. Da sabato, appuntamento nella Val San Nicolò, una delle più spettacolari valli delle Dolomiti – che nei giorni della manifestazione sarà raggiungibile solo a piedi, bicicletta o navetta – dove gli stand delle 18 associazioni partecipanti daranno vita a un villaggio medievale in piena regola. Si chiama Stories de Fanes ed è una vera e propria cittadella ladina, con tanto di “moneta legale”, l´Ombert (del valore di 2 euro), dove si potrà partecipare a giochi a tema, assistere a concerti folcloristici e a spettacoli della tradizione locale.

Il programma si concluderà con l´illuminazione notturna della valle, grazie a una suggestiva scenografia di luci colorate e a un gruppo di potenti riflettori puntati sulle pareti del Col Ombert. Domenica mattina, dopo la Santa Messa in lingua ladina, che verrà celebrata in località Mezzaselva con la partecipazione dei “corni svizzeri”, occhi rivolti agli spettacoli degli stuntmen in costume medievale, che si cimenteranno in avvincenti duelli corpo a corpo. In serata è poi la volta dei cantastorie, che proporranno rievocazioni teatrali ispirate al regno dei Fanes, il leggendario popolo delle montagne che abitò le valli dolomitiche in epoche remote e che da sempre alimenta la storia mitologica della regione.

Ad esempio con la leggenda di Lidsanel, un umile tamburino che scoprirà di essere nipote del re dei Fanes e di avere la possibilità di conquistare il regno, una volta che riuscirà ad aggiudicarsi le “frecce infallibili”, purché si mostri capace di reprimere per tre volte il suo più ardente desiderio. È il tema dello spettacolo teatrale che andrà in scena sulla Pias da l´Ancona, vicino alla Chiesetta del Crocifisso. Un territorio, quello ladino, che conferma la sua vocazione turistica e che rappresenta il punto di forza dell´offerta turistica di tre province (Trento, Bolzano e Belluno).

Centro ideale di questa regione culturale è la Val di Fassa, che con oltre 700 mila arrivi e più di 4 milioni di presenze totali nel 2008 si presenta come il primo ambito turistico del Trentino. La manifestazione è realizzata con il supporto di Regione Autonoma Trentino Alto-adige/südtirol, Comprensorio C11, Comune e Asuc di Pozza, Apt Val di Fassa, Istituto Culturale Ladino, Cassa Rurale Val di Fassa e Agordino.

Info e programma su www.festatamont.it