Dal 17 settembre al 2 ottobre pecore, lana, specialità culinarie salutano l’estate

Il ritorno delle pecore dalle malghe viene festeggiato in Val d’Ultimo con le “Settimane dell’Agnello”: dal 17 settembre al 2 ottobre prende vita questo progetto ideato da Traudi Schwienbacher, leggendaria promotrice della valorizzazione dei prodotti tipici della valle, che vuole mettere in primo piano l’allevamento degli ovini con tutti i prodotti che ne derivano, come il lavoro dei pastori, la lana e le specialità culinarie a base di carne d’agnello. L’obiettivo è creare sinergie tra l’agricoltura della valle e il settore turistico.

Dal 1999 le “Settimane dell’Agnello” sono un appuntamento molto atteso in Val d’Ultimo: i pastori riconsegnano ai padroni le pecore che hanno pascolato durante l’estate e segnano così il tradizionale inizio dell’autunno. L’allevamento ovino, infatti, da sempre costituisce la base di sostentamento primario della popolazione locale e tutt’oggi è un’attività integrante dell’agricoltura. Promotrice di questa iniziativa è Traudi Schwienbacher, premiata nel 2006 con il WWSF Prize dalla Women’s World Summit Foundation per la creatività delle donne di campagna; ispiratrice di iniziative volte al recupero dei valori delle tradizioni, delle arti e dei mestieri di un tempo per mantenere uno stile di vita in armonia con la natura circostante. L’impegno dei pastori, tutte le attività legate alla lavorazione della lana e l’arte culinaria che utilizza le carni ovine, sono virtù preziose che vanno preservate.

La manifestazione prevede escursioni ai masi, il raduno e la tosatura delle pecore, laboratori di feltro e altre attività legate alla lavorazione della lana dando ampio spazio a creazioni artistiche. Il 22 settembre si svolge il tradizionale Mercato di Pracupola dove le numerose bancarelle e i negozi della valle espongono i manufatti artigianali derivati dalla lana (trapunte, cuscini, calzettoni, guanti, pantofole in feltro e loden) e prelibatezze culinarie per ospiti e visitatori di passaggio. A chiusura delle Settimane dell’Agnello, il coinvolgente ballo dei pastori.

Associazione Turistica Val d’Ultimo tel. 0473 79 53 87 www.valdultimo.info

RICETTA DELLA VAL D’ULTIMO: AGNELLO ARROSTO CON OLIVE E FAVE
Per 4 persone
Ingredienti: 1 kg di noce di agnello
sale
pepe macinato al momento
150 g di cipolle
4 cl di olio per rosolare
30 g di concentrato di pomodoro
1/4 l di vino rosso
1/2 l di fondo scuro di agnello o brodo di carne
1 spicchio d’aglio tritato
1 rametto di timo
1 rametto di rosmarino
2 foglie di salvia
1 foglia di alloro
2 cl di olio d’oliva (per la salsa)
1 pomodoro tagliato a dadini
80 g di olive
Altro 400 g di patate arrosto
200 g di fave bollite
pesto alle olive per guarnire
rosmarino per guarnire

Ungere la noce di agnello con olio e condirla con sale e pepe.
Sbucciare la cipolla e tagliarla a pezzi. Rosolare in modo uniforme la noce di agnello in una padella con l’olio.
Unire la cipolla alla carne, aggiungere il concentrato di pomodoro, bagnare col vino rosso e far ridurre un po’ la salsa. Versare poi il fondo scuro di agnello e disporre la carne a cuocere nel forno preriscaldato.
Durante la cottura in forno girare spesso la carne.
A fine cottura, togliere la carne dal forno, avvolgerla in un foglio di alluminio e lasciarla riposare su un vassoio per circa 10 minuti.
Legare insieme gli odori (timo, rosmarino, salvia, alloro) ed unirli alla salsa. Far sobbollire la salsa per 10 minuti assieme ai pomodori, alle olive e all’aglio, aggiustare il condimento e togliere il mazzetto degli odori.
Addensare eventualmente la salsa con dell’amido sciolto nell’acqua e aggiungere un filo d’olio d’oliva.
Affettare la carne e disporla nei piatti con la salsa, le patate arrosto e le fave. Guarnire col pesto alle olive ed il rosmarino e servire.

Temperatura di cottura: 170 gradi
Tempo di cottura: circa 20 minuti

Suggerimenti e consigli
1. Come contorno servite funghi, verza, broccoli, asparagi e carciofi.
2. Prima di cuocerla, potete anche legare la noce di agnello con uno spago da cucina.

Fonte: “La nostra cucina italiana”, di H. Gasteiger, G. Wieser, H. Bachmann
www.cucinare-nelle-dolomiti.it