Quindici giorni di Grecia, quindici giorni di emozioni e di sensazioni da riavvolgere nella mente come un nastro di un film, quindici giorni di profumi e sapori da far assaporare a chi sta leggendo. Non è certo facile…
Le isole Cicladi sono ancora un luogo dove la natura riesce a ritagliarsi un suo spazio ben definito e importante. Qui, a mio parere, esiste un giusto equilibrio fra esigenze del turismo e protezione (o rispetto, che dir si voglia) dell’ambiente naturale. Certo, Mykonos è il tempio del turismo, dei divertimenti, della vita notturna; ma al tempo stesso riesce a offrire spiagge ancora relativamente tranquille, villaggi isolati dove asini e capre risultano essere dominatori incontrastati e strumento importante per il sostentamento degli abitanti dell’isola, strade bianche dove regnano incontrastati la polvere e i sassi.
E che dire della totale assenza delle nuvole, quasi si fossero dimenticate di far rotta verso quelle isole bruciate dal sole, un sole mitigato dal soffio costante del metélmi, il vento che da queste parti porta via tristezza e malumori…. E che soprattutto mitiga il caldo, secco, ma comunque difficile da sopportare.

Un itinerario che si dipana fra Mykonos, Ios, Santorini: tre isole per tre modi di intendere la vacanza. E tutte e tre a loro modo uniche. Premessa valida per tutte le isole: uno scooter a noleggio per poterle godere appieno, non costa molto e i noleggi si trovano dappertutto.

Mykonos, creata per divertire, con i suoi disco-bar, i club, le spiagge con la musica e i drink, ma capace di affascinare con i suoi paesaggi e le candide spiagge, ti mostra subito il suo volto percorrendo la strada che dall’aereoporto scende verso l’omonimo centro principale dell’isola (detto anche Chora): le casette bianche e i tetti azzurri, le strette viuzze che sembrano un labirinto fatto apposta per farti godere appieno il fascino delle piccole case in calce con gli infissi colorati e degli imponenti mulini a vento che mantengono intatto il loro fascino. E che dire del quartiere di Alefkandra, detto Piccola Venezia, con le sue caratteristiche case a balconi e loggiati che lambiscono il mare… Mykonos, l’Ibiza dell’Egeo, rifugio trasgressivo degli omosessuali di tutto il mondo, cosmopolita patria dei nottambuli in cerca di sballo, ma anche dei giramondo con sacco a pelo e zaino in spalla alla ricerca di emozioni. Emozioni che puoi gustare meglio in una delle tante taverne tipiche sparse un po’ dappertutto, dove tutto è più genuino e familiare, piuttosto che nei brulicanti e affollati ristoranti del centro (a chi interessa c’è anche l’Hard Rock Caffè).

Le spiagge sono molto belle, il mare ancora di più. Ci sono quelle celebrate e prettamente turistiche, con baretti e ristorantini direttamente sulla spiaggia a ritmo di musica, atmosfera e divertimento assicurati, quali PARADISE e SUPER PARADISE, molto affollate. Consiglio la spiaggia di ELIA, un po’ meno frequentata, in una bellissima baia, e quella di PANORMOS a nord, la più selvaggia e genuina, frequentata anche dai greci. Sulla stessa falsariga KALAFATIS, più a est. Meritano una puntatina anche il piccolo villaggio di FTELIA e di TIGANI. Le strade asfaltate non sono poi tante e un certo tipo di turisti tendono a seguire solo gli itinerari più agevoli…. Vale quindi l’equazione . Tutto poi dipende poi da cosa uno cerca, anche se ad agosto penso sia difficile che ci possa essere poca gente!

Un breve scalo tecnico per Syros, la “Signora delle Cicladi” che ti accoglie con i suoi palazzi signorili affacciati sul porto, e dove non ti accorgi di essere su un’isola, e poi via, traghetto veloce verso Ios. Arida e selvaggia, un’unica strada asfaltata, Ios ti affascina per la sua semplicità. E’ un tipico villaggio cicladico con le case che si aggrappano sulla roccia, sparsa di infinite e minuscole chiesette a cupola e di i vecchi mulini ormai in disuso che dominano dall’alto il paesino di Chora. Qui puoi trovare davvero le spiagge deserte, con il solo rumore del vento e nient’altro a farti compagnia. Esempi di questo tipo sono la spiaggia di Agios Thedothi e di Lorenzago, unveero e proprio paradiso. Strade che s’inerpicano sulle basse montagne per poi scendere a rotta di collo verso un mare dai colori che pensavi catturati solo da mani esperte di fotografi-pittori: turchese, azzurro, verde, blu, un’iridescenza di tonalità che restano impresse negli occhi di chi li ha visti. Un monastero proclama il suo silenzio quasi nascosto tra le rocce, mentre le cupole azzurre delle infinite chiesette dall’alto del paese riflettono un sole che non vuol saperne di andare a riposare.

Il traghetto ci porta infine verso Santorini, fascinosa e romantica tappa per gli innamorati, dai paesaggi mozzafiato e dalle mille luci che di notte illuminano Thira (Fira), la capitale, che si arrampica sulle imponenti scogliere a picco sul mare, dove le notti brillano di stelle così vicine da poterle quasi toccare. La sensazione è di una “città”, con le sue automobili dalle targhe più svariate, i motorini che si divincolano nel traffico confuso della città bassa e con i suoi bus instancabili che arrivano dappertutto. Santorini dalle mille chiesette bianche e dai campanili che rintoccano a intervalli non ben precisati, dalle lunghissime spiagge di sabbia e ciotoli neri frutto dell’ira del suo vulcano, con gli ombrelloni variopinti a fare da cornice. Da vedere AKROTIRI (con la visita a un importante sito archeologico), la spiaggia rossa (RED BEACH), il tipico e caratteristico villaggiodi IA (detta anche Oia) dove si respira una tranquilla e magica atmosfera. Da evitare, a mio giudizio, la visita all’antica Thera, spacciato per sito archologico ma che invece è uno scandaoloso ammasso di pietre senza nessuna indicazione nè tabella esplicativa. Niente di particolare dalla visita alla spiaggia di KAMARI e a quella di PERISSA, particolari solamente per la sabbia totalmente nera, ma molto assomiglianti a Rimini ad agosto… Ottimo il Museo Archeologico di Thira.
Gioielli, ceramiche e tappeti fanno bella mostra di sè nei negozi che si allineano in fila indiana negli stretti vicoli della cittavecchia, mentre il forte odore di “gyros” pervade tutt’intorno. Gustoso il vino liquoroso qui prodotto. Santorini la fascinosa, dalla miriade di ristoranti dove si cena a lume di candela con terrazza sul mare, dove gli amanti, stringendosi, si giurano amore per l’eternità e si coprono di baci…

Antonello