Croazia
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Uno dei maggiori pregi della Croazia, è che è forse l’ultima regione bella e incontaminata del Mediterraneo, che pur essendo già da tempo nel turismo, è comunque riuscita a conservare la sua autenticità, l’atmosfera e il suo stile di vita originale. Allo stesso tempo è un paese con uno stile di vita molto alto, con una grande quantità di ricchezze naturali e culturali e strutture per i campeggi, la nautica, la cultura, il benessere e il riposo attivo.

La Croazia è un paese dal ricco patrimonio storico-culturale e naturale. I suoi tesori non si scoprono soltanto nei numerosi musei, nelle gallerie, nelle chiese, nei parchi nazionali e in quelli naturali, importanti esemplari di straordinaria bellezza rientranti nella Lista del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO, ma sono visibili ovunque, sia che seguiate l’intreccio di vie e vicoli lastricati di pietra bianca nei centri cittadini, sia che navighiate nel singolare arcipelago marino e nei porti allegri delle cittadine costiere dell’Istria, del Quarnero o della Dalmazia o che saliate i sentieri verdi a serpentina della Croazia centrale fino alle rocche e ai castelli fiabeschi. Qui ogni passo vi condurrà verso una nuova esperienza.

La Croazia è davvero particolare se si considera che sul suo territorio si incontrano e completano nobilmente ben quattro cerchi culturali: ovest ed est, spirito mitteleuropeo e spirito mediterraneo. La Croazia è un paese prevalentemente urbano che conta il maggior numero di città rispetto a qualsiasi altra parte del Mediterraneo. La storia millenaria della Croazia è raccontata, tra l’altro, da un centinaio di chiesette medievali con cicli di affreschi singolari e affascinanti rilievi ad intreccio.

Con ben nove beni culturali immateriali, la Croazia è il paese con il maggior numero di beni immateriali protetti in Europa, diventando seconda soltanto a Cina, Giappone e Corea, i quali primeggiano a livello mondiale. Nella Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO si trovano: la lavorazione croata del merletto; il canto a due voci in scala esafonica non temperata dell’Istria e del Quarnero; la Festa di S. Biagio, Santo protettore di Dubrovnik; la sfilata annuale primaverile della regina o ljelja di Gorjani; la sfilata annuale di Carnevale degli zvoncari (scampanatori) del Castuano; la processione “Za Križem” sull’isola di Hvar, la tradizionale produzione artigianale dei giocattoli di legno nello Zagorje Croato; Sinjska alka, il torneo cavalleresco della città di Sinj; l’artigianato dei “Medicari” (maestri cerai di licitar) della Croazia settentrionale.

Nuovi trend e cultura tradizionale

Oltre a curare e preservare la sua cultura tradizionale, la Croazia, con numerosi festival e manifestazioni, va di pari passo con le nuove tendenze nell’arte musicale, cinematografica, teatrale e altri tipi d’arte. Centinaia di festival lungo la costa croata e per tutto l’entroterra, con i loro ricchi e fantasiosi programmi che si tengono negli splendidi ambienti naturali e nei secolari palazzi storici, attirano di anno in anno sempre più numerosi appassionati nazionali e stranieri.

Negli ultimi anni recensionisti di autorevoli media internazionali e guide turistiche hanno elogiato la “cultura all’aperto” della Croazia, dal Festival estivo di Dubrovnik entro le mura del nucleo storico all’Estate spalatina nel Palazzo di Diocleziano, svoltisi negli ultimi cinquanta anni, dal Film festival di Motovun, sulla collina di questa cittadina medievale, al Festival cinematografico di Pula, nella splendida Arena, fino agli elogiati festival di musica elettronica e pop – rock. Anche altre numerose manifestazioni culturali, in programma prima o dopo il ricco calendario estivo, hanno ricevuto lodi e riconoscimenti internazionali.

Vacanza e relax: il mare delle spiagge croate tra i più puliti d’Europa

La Croazia, insieme a Cipro, Malta e la Grecia ha il mare più pulito d’Europa. I risultati emergono dalla relazione annuale della Commissione europea e dell’Agenzia europea dell’ambiente sulla purezza e la qualità delle acque europee, che analizza più di 22000 spiagge, fiumi e laghi in tutta Europa.

Negli ultimi anni i media di tutto il mondo hanno inserito la costa croata tra le destinazioni top grazie alle bellissime spiagge, dove ognuno può trovare un angolo per le proprie vacanze in base ai gusti, a prescindere se si cerca il divertimento, l’esperienza romantica oppure la vacanza tranquilla in famiglia.

Il naturismo è quella filosofia di vita che si basa sulla cura del corpo, dove lo sport e il salutismo hanno un ruolo significativo, oggi più riconosciuto di prima. La Croazia ha riconosciuto l’importanza del naturismo già nel 1953, quando questo rappresentava un passo coraggioso, considerando le norme morali di quei tempi. Si stima che oggi tra tutti i turisti della Croazia, quasi il 15 per cento siano naturisti.

Le oasi di sabbia

Sebbene non vi siano molte vere spiagge di sabbia, oltre alla Zlatni rat, unica spiaggia in posizione verticale rispetto alla costa che cambia spesso l’aspetto secondo la corrente del mare o il vento, una tra le più popolari è Lumbarda sull’isola di Korcula (Curzola). Nella vicina Mljet (Meleda) è famosa Saplunara, paradiso sabbioso circondato dalla natura intatta nel versante sud est dell’isola. La baia, costeggiata da una fitta pineta, è lunga circa un chilometro e comprende due bellissime spiagge di nome Velika e Mala Saplunara (Grande e piccola Saplunara).

A meno di un chilometro dal paesino Lopud, sull’omonima isola, si stende la spiaggia Šunj. La passeggiata verso Šunj passa nel cuore dell’isola, vicino il cimitero e la chiesa parrocchiale che sovrasta la spiaggia.

Nell’Adriatico centrale è conosciuta la spiaggia Saharun. La fine sabbia bianca in questo punto, sul versante nord ovest dell’isola Dugi otok (Isola lunga), non lontano da Božava, dà al mare un bellissimo colore turchese. Non lontano, potrete osservare il mare dalla piccola pineta in piena tranquillità.

Una della particolarità della costa croata è la serie di piccole località nascoste, raggiungibili soltanto scendendo con grande fatica le scoscese rocce oppure a bordo di un battello. Si tratta per lo più di baie insulari come Stiniva, Stoncica, Milna e Srebrna sull’isola di Vis (Vis).
Lo scenario è simile a quello delle Kornati (Incoronate), dove è facile trovare un posto per rimanere soli con sé stessi e il mare.
Sulla rotta verso le isole più lontane, gli “esperti” delle coste croate non si fanno scappare per nessun motivo al mondo le spiagge dell’isola di Biševo (Porat, Mezoporat) oppure della baia Skrivena luka (Porto Rosso), sull’isola di Lastovo (Lagosta), mentre per gli amanti di Paklinski otoci (Isole Spalmadori) è d’obbligo la sosta nell’insenatura Palmižana.

Bonj, stabilimento balneare d’elite a Hvar, con cabine in pietra, ideali per rilassarsi e sonnecchiare in assoluta privacy, è il posto più esclusivo dell’Adriatico. Gli ospiti possono rinfrescarsi con una bibita fresca sul terrazzo del bar posto sul piano superiore oppure assaporare un ottimo boccone nel bar-ristorante sul mare.

Uno scenario simile si trova nella spiaggia Banje, nota per la vista mozzafiato sulle mura cittadine di Dubrovnik.

Anche la spiaggia dell’esclusivo albergo spalatino, l’Hotel Lav, che dispone di scuola sub, centro per sport acquatici, attività sportive sulla sabbia, corsi di yoga e tant’altro, è in cima tra le migliori spiagge.

Bacvice, spiaggia di culto spalatina, è famosa per il divertimento e per il picigin, gioco inventato proprio qui. Il picigin è un singolare sport amatoriale da spiaggia che si gioca con una pallina in acqua bassa. Svago preferito dagli spalatini in cerca di divertimento, durante i mesi estivi diventa un’attrazione anche per i loro ospiti.

Le spiagge per famiglie

La più grande e forse la più fotografata spiaggia sabbiosa e ghiaiosa, naturalmente dopo lo Zlatni rat di Brac, è Rajska plaža a Lopar, sull’isola di Rab (Arbe). Il posto è ideale per bambini e per tutti coloro che non nuotano bene, visto che per raggiungere il mare profondo bisogna camminare quasi 500 metri in acqua bassa. La spiaggia, lunga circa 1.500 metri, è ubicata nel centro del paesino Lopar, nelle vicinanze di un albergo e un campeggio.

Per i suoi ciottolini e la sabbia è noto anche Crveni otok (Isola rossa), raggiungibile in 10 minuti di battello dal cento di Rovinj (Rovigno).

Nella Riviera di Makarska, a Brela, c’è la spiaggia di ciottoli Punta Rata, da anni considerata la più attrezzata spiaggia in Croazia, secondo alcuni addirittura in Europa.

Per le baie con fondali bassi e sabbiosi, Sabunike, vicino a Nin (Nona), è particolarmente indicata per i bambini. Quest’attraente località turistica è nota anche per i fanghi curativi adatti per i reumatismi e le patologie cutanee.

Zrce – L’Ibiza croata

Il giornale inglese Daily mail ha pubblicato delle lodi sperticate nei confronti della spiaggia di Zrce sull’isola di Pag e della discoteca Papaya.

Accanto a Zrce, che negli ultimi tempi è diventato sinonimo di movida estiva e ha reso l’offerta estiva della Croazia paragonabile a quella di Ibiza, anche Petrcane, grazie al Garden festival e il Soundwave festival di luglio, nonché all’Electric elephant di fine agosto, è considerato il centro d’eventi musicali della costa. Oltre alla spiaggia, circondata da tre lati dal mare, la festa sarà organizzata anche sul battello Argonaut, che durante il festival navigherà da Petrcane fino al club Garden di Zadar (Zara).

Kamenice, stabilimento balneare ai piedi di una scoscesa roccia, raggiungibile a piedi a soli cinque minuti dal centro di Komiža, qualche anno fa era la meta preferita degli abitanti in cerca di solitudine. Invece, il night club, aperto sul mare, è diventato la vera mecca per musicisti e ospiti di tutto il mondo.

I FARI

La Croazia offre ai moderni Robinson Crusoe, desiderosi dei piaceri della suggestiva atmosfera litoranea, una piacevole vacanza in solitudine o in dolce compagnia. Di una cinquantina di fari, costruiti su promontori o su scogli pericolosi, numerosi sono in stato d’abbandono; ad alcuni di loro è stata regalata una nuova vita, diventando degli alloggi turistici particolari.

I fari, eretti in località difficilmente raggiungibili, sono in contatto diretto con la natura: il mare profondo, le possenti scogliere e l’arida macchia mediterranea. Tutti scolpiti e progettati in maniera monumentale, lasciano l’impressione di templi dedicati alle antiche divinità.

Finora sono stati ripristinati 12 fari, da quelli più “convenzionali” collocati nei centri turistici fino a quelli più impervi situati su isole sperdute nel mare aperto, dove il vero amante del mare, della natura e della tranquillità trova il suo posto ideale.

  • Le coste dell’Istria

Il più vecchio faro dell’Adriatico fu eretto nel 1818 a Savudrija (Salvore), il punto più a nord della costa croata. Essendo ubicato nei pressi di un complesso turistico, rappresenta un’ottima scelta per coloro che non cercano una vacanza alla Robinson Crusoe.
Il faro Rt Zub (Capo dente), costruito nel 1872 sulla penisola di Lanterna, tra Porec (Parenzo) e Novigrad (Cittanova), è adatto per lo stesso tipo d’ospite.
L’esperienza di una vita solitaria come quella dei vecchi custodi dei fari si potrebbe vivere a Porer, scoglio di 80 metri di larghezza, che dista 2,5 chilometri dalla terraferma e dalla località istriana Premantura (Promontore).
Sull’isolotto più sporgente verso il mare aperto dell’arcipelago di fronte a Rovinj (Rovigno) si trova il faro Sv. Ivan (San Giovanni), erto nel 1853. L’affascinate mondo subacqueo, ricco di ogni tipo di pesce, rende questo faro molto piacevole per gli amanti della solitudine, delle immersioni e della pesca.
I fari istriani Verudica e Marler hanno iniziato ad essere visitati dai primi turisti dopo eseerre stati restaurati. Il faro Verudica è stato costruito nel 1877 presso l’omonima punta di fronte all’isola di Veruda, a sud di Pola. Il faro Marlera è stato costruito nel 1880 sulla punta sud orientale della penisola dell’Istria.

  • Dalmazia centrale

Veli rat sulla Dugi otok (Isola lunga) è considerato il faro più bello dell’Adriatico. È stato soprannominato il guardiano pelagico della Dalmazia probabilmente per il suo aspetto maestoso. Questo faro è uno dei rari fari insulari raggiungibili in macchina.
Un altro faro comodamente raggiungibile in macchina è Sveti Petar (San Pietro), costruito nel 1884 sull’omonima penisola, all’entrata della baia di Makarska, il cui centro cittadino dista soli 20 minuti a piedi. L’isolotto di Prišnjak dista soli trecento metri dalla costa ovest dell’isola di Murter. Il mare circostante abbonda di pesce e il faro dista 15 metri dalla spiaggia.

  • Il Meridione

Il faro Palagruža (Pelagosa) fu costruito nel 1875 sull’omonima isola in mezzo all’Adriatico. È la più lontana isola croata di straordinaria bellezza e ricca storia. L’isola Sušac si trova a 23 miglia nautiche a sud dell’isola di Hvar (Lesina) e 13 miglia nautiche a ovest dell’isola di Lastovo (Lagosta). Intorno all’isola si protrae il mare aperto che crea una sensazione unica d’isolamento dal mondo intero.
Sul versante sud dell’isola di Lastovo, nell’entrata della baia Skrivena luka (Porto rosso), si trova il Capo Struga. Questo faro, per la sua lontananza dalla terraferma, sembra molto isolato, come se fosse immerso nell’azzurro del mare e del cielo.
Il faro Plocica, recentemente ristrutturato, svetta sull’omonima isola tra Korcula (Curzola), Hvar (Lesina) e Pelješac (Sabbioncello). Questo spazioso faro, risalente al 1887, può ospitare i gruppi più numerosi, il che lo rende ideale per grandi comitive, amanti dell’avventura. Tra i fari meridionali in vero stile Robinson Crusoe rappresenta un’eccezione la struttura ricettiva Grebeni, novità nell’offerta turistica croata, realizzata sull’omonima isola a trecento metri dal complesso turistico raguseo Babin kuk, all’interno del faro costruito nel 1872.

Informazioni sui fari croati: www.plovput.hr; www.alh.hr

Immersioni

Per i relitti, l’Adriatico croato è tra i mari piu ricchi del mondo. Del resto, si suppone che almeno 1500 grotte e cavita sottomarine dell’Adriatico non siano state ancora scoperte. Nei fondali giacciono addirittura quindici mila relitti: navi affondate, sommergibili, aerei e torpediniere. L’incontro con un relitto e sempre una sensazione unica. Ogni nave ha una sua storia intrigante, ogni storia e il monumento al coraggio oppure alla tragedia di qualcuno.

Il mondo sommerso istriano è molto popolare per i fondali bassi e l’attrazione più grande è il relitto della nave austro-ungarica Barone Gautsch, nei pressi di Rovinj (Rovigno). Lungo la costa della penisola è possibile imbattersi in numerosi relitti di navi croate, italiane e britanniche.

Per i sub che amano esplorare le pareti e le secche, le isole del Quarnero all’estremo nord sono le più attraenti, mentre nell’Adriatico centrale la destinazione sub piu popolare e la zona intorno alle Kornati (Incoronate), dove si possono sempre trovare le località riparate dalle onde e dal vento.

Le grandi isole della Dalmazia centrale dispongono di numerosi centri diving, specialmente nei punti particolarmente interessanti per le immersioni: intorno all’isola di Ciovo, sulla costa sud dell’isola di Šolta, sulle isole Brac (Brazza), Hvar (Lesina), Pag (Pago) e Dugi otok (Isola lunga). In questa zona un posto particolare l’occupa l’isola Vis, ricca di località molto attraenti e di relitti navali, nonché delle splendide grotte come quella sull’isola di Biševo.

Informazioni: www.submania.hr; www.ronjenjehrvatska.com; www.diving-hrs.hr

Il ricco patrimonio culturale e naturale

La Croazia è un paese che vanta numerosi monumenti culturali e attrazioni naturali, quindi qualsiasi posto visitiate o scegliate, potrete sempre trovare nelle sue vicinanze alcune delle numerose bellezze naturali o dei complessi architettonici di rilievo mondiale, dalle cattedrali alle piazze storiche fino a diverse rocche e castelli di cui è intessuto il suolo croato.

Sebbene la Croazia venga considerata prima di tutto una terra dalle mille isole, pochi sanno che essa è anche una terra dai mille castelli, comprese le rocche fortificate di feudi medievali, i castelli e i manieri della Croazia settentrionale, costruiti dall’inizio del Seicento dopo le guerre ottomane, nonché le dimore campestri rinascimentali della Dalmazia meridionale, soprattutto nella zona di Dubrovnik.

Lo Zagorje Croato vanta la maggior concentrazione di castelli e manieri in Europa. Il maggior numero di castelli dello Zagorje risale al periodo barocco e ricorda l’alto livello dell’arte architettonica dei secoli passati in quella zona.

Il castello Veliki Tabor vicino a Desinic nella regione croata dello Zagorje, uno dei monumenti più significativi dell’architettura profana della Croazia continentale e bene culturale di altissimo livello, dopo il resturo è nuovamente aperto ai visitatori. Uno dei simboli più belli della città di Vukovar, il castello barocco Eltz, è aperto dopo un lungo periodo di restauro.

La Croazia è ricca di città culturali, città dall’esistenza centenaria la cui fondazione è narrata da diverse leggende storiche, come Zagreb (Zagabria), Rovinj (Rovigno), Pula (Pola), Zadar (Zara), Nin (Nona), Šibenik (Sebenico), Trogir (Traù), Split (Spalato), Hvar (Lesina), Korcula (Curzola), Dubrovnik e tante altre ancora.

Le tracce dell’antichità sono visibili, ad esempio, nello splendido monumento della Pula romana, nel più grande foro mai esplorato sulla costa est dell’Adriatico a Zadar, o, infine, nel divino Palazzo di Diocleziano a Split. Una passeggiata attraverso la storia ci porterà dall’architettura preromanica della chiesa zaratina di San Donato al mondo romanico dell’incantevole città-monumento di Trogir, di Krk (Veglia) o di Rab (Arbe). Dal gotico di Zagreb, Pazin (Pisino) o, per esempio, di Ston (Stagno) sulla penisola di Pelješac (Sabbioncello), al Rinascimento di Osor (Orsera) sull’isola di Cres (Cherso), alla Cattedrale di Šibenik, alle isole di Hvar e Korcula, e, infine, all’irrepetibile e unica Dubrovnik. Varaždin, Bjelovar e Vukovar respirano un’atmosfera barocca, mentre il patrimonio dell’Ottocento si nota a Rijeka (Fiume), ad Osijek e inevitabilmente a Zagreb.

Un ruolo importante nell’eredità storico culturale è rivestito dalle cittadine istriane appoggiate dolcemente sui cucuzzoli delle colline, che nel passato gli davano la protezione naturale.
Da lontano sembrano delle fortezze, ma in realtà sono delle semplici cittadine medievali intrecciate da tortuose e strette viuzze. Il nucleo della vita cittadina è la chiesa e la piazza, ubicate nel centro città.

La Croazia vanta ben sette bellezze storico-culturali e naturali iscritte nella Lista del Patrimonio Culturale dell’Umanità dell’UNESCO, come il Palazzo di Diocleziano a Split, la Basilica Eufrasiana a Porec (Parenzo), i Laghi di Plitvice, la città romanica di Trogir, la città murata di Dubrovnik, la Cattedrale di Šibenik e il Campo di Stari grad (Chora Pharou) sull’isola di Hvar.

Allo stesso tempo, la Festa di San Biagio, la lavorazione del merletto a Lepoglava, Hvar e Pag, gli Zvoncari (scampanatori) del Castuano, la processione “Za Križem” sull’isola di Hvar, la Scala Istriana (esafonica, non temperata), caratteristico modo di suonare e cantare a due voci, la Sfilata annuale primaverile della Ljelja, la produzione tradizionale artigianale dei giocattoli in legno nello Zagorje Croato, il torneo cavalleresco Sinjska Alka e l’artigianato di licitar (l’arte di preparazione biscotti e souvenir di cui il più conosciuto e il cuoricino licitar) sono i beni culturali immateriali iscritti nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO.

Con ben nove elementi la Croazia è diventata il paese con il maggior numero di beni culturali immateriali riconosciuti in Europa, diventando seconda soltanto a Cina, Giappone e Corea, i quali primeggiano a livello mondiale. Le numerose manifestazioni culturali e di svago all’aperto rendono ancora più attraente l’offerta culturale croata, sia che si tratti di festival teatrali, cinematografici e musicali sia che si tratti di spettacoli cavallereschi come Sinjska Alka e Moreška di Korcula. Inoltre, lo Špancirfest di Varaždin rappresenta un singolare festival di artisti di strada in Europa.

La città di Ðurdevac, nella Podravina, e la sua leggenda di Picoki è inserita nella rete turistica di venti destinazioni europee di eccellenza che curano il patrimonio culturale immateriale.
La leggenda di Picoki parla del coraggio e dell’ingegnosità dei cittadini di Ðurdevac che, stremati dopo un lungo assedio della città, hanno vinto in astuzia l’esercito ottomano sparando con un cannone contro le truppe l’unico gallo rimasto per far credere ai turchi di avere tante riserve alimentari.

Nel 2010 la cittadina di Nin, nella Contea di Zadar, è stata proclamata la destinazione europea di eccellenza, avendo essa le maggiori possibilità di sviluppo del turismo ecologico e culturale grazie alle preservate risorse acquatiche naturali.

Con i parchi nazionali quali il Risnjak, la Paklenica, i Laghi di Plitvice e il Velebit Settentrionale nella zona montana, e le isole Kornati, Mljet (Meleda), Brijuni (Brioni) e le cascate di Krka nella zona litoranea, la Croazia è un vero paradiso di bellezza naturale.

Con due arboreti, uno a Trsteno, vicino a Dubrovnik, e l’altro a Opeka, vicino a Vinica, nonché numerosi giardini e parchi naturali protetti, questo paese è una vera oasi verde con addirittura 4300 specie vegetali e altrettanti animali.

Alcuni degli undici parchi naturali, come ad esempio il Kopacki Rit vicino a Osijek, il Lonjsko polje nella Posavina o il Vransko jezero (Lago di Vrana) vicino all’abitato Pakoštane, sono riserve zoologiche e botaniche tutelate e controllate con la massima attenzione.

La Croazia abbonda di specie protette tra cui citiamo l’orso bruno di Kutarevo, i delfini e le foche monache delle acque del Quarnero, il griffone delle rupi dell’isola di Cres (Cherso) oppure la cicogna bianca del villaggio di Cigoc nella Posavina e le mandrie di cavalli selvatici della stessa regione. Tutte queste specie animali trovano qui in Croazia gli ultimi rifugi liberi in Europa
In base al numero e alla diversità delle specie, la Croazia è considerata uno dei paesi più ricchi di flora. Per esempio, in alcune località sul monte Velebit e nelle isole del Quarnero si 15 contano più di 3000 specie vegetali. Per i valori ecologici e per la concentrazione dei parchi naturali protetti, i territori verdi intatti del Gorski kotar e della Lika, nonché del meridione istriano, rappresentano un vero tesoro delle numerose specie endemiche. La particolare riserva ornitologica e la regione di Ramsar con circa 230 specie di uccelli godono di una tutela speciale.

Informazioni: www.kultura.hr; www.min-kulture.hr; www.cromaps.com; www.dzzp.hr; www.zastita-prirode.hr

In Croazia con la macchina

Se si raggiunge la Croazia in macchina nei mesi estivi, è possibile che alla frontiera ci si imbatta in code, specialmente durante il fine settimana, quando un maggior numero di turisti entra o esce dal paese, fatto da non sottovalutare quando si pianifica un viaggio.

Per evitare viaggi prolungati e lunghe code, si consiglia di informarsi, prima di mettersi in viaggio, sulla viabilità e sugli orari dei traghetti presso l’Automobile Club di Croazia (HAK), centro informativo dell’ HAK: tel. +385 1 4640 800, oppure ascoltando la seconda rete della Radio croata sulla frequenza 98.5 FM.

Negli ultimi dieci anni la Croazia ha lavorato intensivamente allo sviluppo dell’infrastruttura viaria e oggi le principali città croate sono collegate da rete autostradale.
Nei caselli si paga il pedaggio, dove si accettano contanti (la valuta nazionale oppure l’euro) e carte di credito. È possibile pagare il pedaggio con il dispositivo ENC posizionato sul parabrezza che viene letto dal terminale elettronico del casello. I pacchetti ENC con i buoni prepagati da 300, 500 e 900 kune si possono comprare presso tutti i caselli dell’HAC (Autostrade Croate) e le maggiori aree di servizio autostradali.

Esistono due principali direttrici del traffico che collegano il continente con il mare: Zagreb – Rijeka (A6) e Zagreb – Split – Dubrovnik (A1). La nuova rete autostradale dà la possibilità agli ospiti di viaggiare in maniera semplice e confortevole in tutta la Croazia e di godere delle straordinarie bellezze e delle sue diversità. Se non diversamente indicato, il limite di velocità in autostrada croata è di 130 Km/h.

Informazioni: www.hak.hr; www.hac.hr; www.bina-istra.hr