L’Isola è specialissima e senz’altro magica, per il mare stupendo, le baie invitanti, le escursioni marine, nel verde e tra le grotte, la gente cordiale, l’impatto ambientale tranquillo, la cucina squisita è proprio per questi motivi che l’abbiamo scelta!

Pensando alle Baleari immediatamente tutti nominano Maiorca, che sta a sua volta all’ombra della più famosa Ibiza, e ancora la più sofisticata Formentera…. bene noi scegliamo MENORCA la più piccolina e raffinata, a parer nostro, insieme a Cabrera la quinta isola che viene quasi sempre ingiustamente, ignorata.

Minorca non è grande, ma è grande abbastanza, e poi.. abbastanza grande per cosa?? la si può visitare con tutta la tranquillità necessaria, girare in bicicletta, scoprire i porticcioli, assistere alle feste popolari notturne, divorare paella e sangria… l’importante è saper ammirare i posti e gustare le sensazioni che ti lasciano dentro no!!

Dopo un breve volo di 1,5 h circa arriviamo a Mahon “Mo” dove c’è l’unico aeroporto dell’isola e immediatamente ci trasferiamo con un autobus di linea a Cala Fornells, nell’estremo nord, un piccolo villaggio di pescatori, molto carino.

Il nostro albergo sta in cima alla collinetta e la panoramica è mozzafiato, si vede dall’alto tutto il paese costituito da tantissime casette bianche abitate dai locali, che stanno tutte strette intorno all’insenatura sembra ad abbracciare l’unica chiesetta sulla spiaggia.

Veniamo a sapere che in tutta l’isola il paesino è apprezzato e conosciuto non solo per le bellissime visuali ma anche e soprattutto per la MITICA Caldereta De Langosta, ovvero zuppa di aragosta, mangiata fresca o come zuppa bollente, con salse od in insalata, a tutte le ore del giorno e della notte, imperdibile.

Il nostro tour operator è molto efficiente e la guida dopo aver illustrato le varie escursioni della vacanza all’intero gruppo, ci suggerisce che è meglio “vagabondare” per l’isola in auto in assoluta libertà, decisamente più divertente.

Ci regala delle mappe stradali dettagliate e decidiamo di noleggiare per una settimana intera un’auto cosi che siamo liberi di arrivare anche nelle calette più lontane e meno turistiche.

La bellezza di certi angoli, le panoramiche sui golfi azzurri e la loro incredibile tranquillità sono talmente sorprendenti che sembra li per li che le stiamo scoprendo noi per primi…

Le escursioni di una giornata sono molte, la prima tappa è Mahon che si affaccia sullo splendido porto, poi Cueva de Xoroi, la suggestiva grotta naturale che si trova a strapiombo sul mare aperto, Ciutadela la cittadella medioevale nonchè prima capitale, dalla quale si raggiunge poi il Monte Toro, la cima più alta di tutta l’isola con un piccolo e raccolto santuario.

Essendo amanti del mare raffinato e della natura incontaminata, è stato facile amare Minorca che già nel lontano 1995 è stata dichiarata Riserva della Biosfera dall’Unesco.

Gli impagabili scenari e le zone boschive sono preservate con iniziative locali per il recupero dei sentieri antichi, il contenimento dei consumi idrici e a basso impatto ambientale, il controllo e la salvaguardia dei moltissimi siti archeologici, dato che l’isola è disseminata di molti monumenti megalitici come la Naveta de Toudos o la Sacra Taula.

Ovviamente tutti i giorni, dopo la sostanziosa colazione, si decide l’itinerario e le spiagge migliori sono in assoluto: Cala Blanca, Cala Torqueta, Cala Caldana (le Maldive a confronto non sono nulla), San Tomas, Son Bou, Son Saura, Binibeca, Cala Mijiana, e in assoluto Macarella e Macarelleta.

Le più belle in sintesi sono nella parte sud ovest dell’isola, qui si scoprono piccoli villaggi dove il padre con i figli se ne sta indisturbato sulla spiaggia a riparare le reti, abbiamo incontrato una vecchia signora che si è messa a fare il pane e le focacce appositamente per noi, angoli di giardini con fiori fucsia e tanta semplicità di vita.

Il turismo (anche se ancora per poco) sembra non aver intaccato la realtà delle baie solitarie e pacifiche, e fortunatamente consumare le giornate qui è come essere in paradiso.

E ripensando a quelle facce, e a quegli scorci di vita, insieme alle stradine lunghe e strette, e il buon odore di pesce nell’aria, ci viene in mente che esistono ancora posti, ed è bello sapere che resistono, dove il tempo non passa, e questo fortunatamente non ha proprio nessuna importanza…

Gusta Menorca y besos!

SABY E IVO MOTTA

Foto e testo di Brambilla Sabina. Grazie 🙂