In settembre, è sempre molto semplice organizzarsi e trovare disponibilità in Grecia per fare ogni genere di cosa che in alta stagione riesce difficile per il flusso turistico enorme che si riversa nelle isole. Rodi non fa eccezione, tra l’altro trovo sia la più turistica delle isole che finora abbiamo avuto modo di vedere, tant’è che ci sono città, ad esempio Faliraki che non esistevano prima ed ora sono enormi ed animatissime per effetto del numero di alberghi, ristoranti negozi e locali che sono stati costruiti in quel tratto di splendida costa.

E’ un isola grande, ma non enorme, infatti, è comodo scegliere una sistemazione e da lì muoversi per visitarla tutta, dal paesino di Afandou dove ci siamo sistemati noi e che si trova a metà circa tra Rodi che è il punto più a nord e Prasonissi che è il punto più a sud abbiamo fatto in macchina spostamenti di non più di 40 minuti d’auto. L’isola, infatti, è lunga circa 80 km e larga 35 e le strade sono in buone condizioni generalmente, fatta eccezione per alcune interne (es: da Kamiros a Kolimpia che è per metà sterrata a causa di lavori di ampliamento della carreggiata).

La macchina è mezzo ideale, più della moto in quest’isola sempre assolata, si rischia, infatti, di bruciarsi facendo lunghi tratti di strada in moto, mentre l’auto con aria condizionata vi aiuta anche dopo che l’avete parcheggiata al sole per qualche ora, e vi permette di caricare ombrellone e materassini x campeggiare in spiaggia libera.

Come dicevo il relax sulle splendide spiagge non manca, sono tante, alcune sono lunghissime e semideserte e il mare è limpido e trasparente su tutta la costa ovest (ad est è costantemente battuta dal vento e il mare è di un turchese fantastico ma molto mosso, adatto più ai surfisti che ai “bagnanti”). Certo le più particolari e belle sono piccole e completamente attrezzate d’ombrelloni e lettini (il costo è di 7€ al giorno), ma da non perdere per godersi un tuffo nei bellissimi fondali marini.

Partendo da Rodi e scendendo verso sud, dopo circa 10 km la prima bellissima che incontrate è Kallithea Terme, era, infatti, in passato una stazione termale costruita dagli italiani che è stata abbandonata ma che ora stanno recuperando con lavori di restauro degli edifici, e dei bellissimi mosaici a ciottoli del pavimento. Qui trovate una spiaggetta sabbiosa attrezzata dove è stato lasciato anche un po’ di spiaggia libera, l’accesso in mare è tramite una passerella di pietra e scaletta poiché l’acqua è subito alta e piena di pesci colorati e un’altra piccola baia dove tramite un piccolo molo in cemento accedono in mare le scuole d’immersione.

Dopo Kallithea segue Faliraki: il divertimentificio stile Riccione ma pieno di teen ager inglesi, spiaggia bella quasi tutta attrezzata, molto lunga… Non essendo noi degli adolescenti e amando luoghi più suggestivi e tranquilli non l’abbiamo frequentata come spiaggia, ma solo alla sera quando è piena di musica e cocktails dai nomi pittoreschi tipo: sex on the beach! Sempre seguendo verso sud si trovano le indicazioni per Ladikò e la baia d’Antony Queen.
Per raggiungerle s’imbocca la stessa strada che dopo circa 500 mt si biforca a dx per Ladikò e a sn per la famosa e contesa baia d’Antony Queen. Questa baia praticamente non ha spiaggia tranne che per 2 o 3 metri alternati a rocce ed è invasa di lettini e ombrelloni, per godersela al meglio è bene arrivarci presto al mattino scegliere la posizione migliore considerando che essendo chiusa tutto intorno da rocce il sole arriva quando è già un po’ alto e l’ombra arriva presto in certi punti a causa di com’è orientata l’insenatura. Il mare però è uno spettacolo impedibile trasparente ricco di flora e fauna marina! Qui mi raccomando pinne e maschera per nuotare fino alle piccole grotte e osservare meglio il fondale.

Proseguendo verso sud s’incontra la bella spiaggia d’ErimoKastro detta anche Trogonou beach è praticamente l’estremità nord della lunghissima spiaggia d’Afandou che inizia vicino a Kolimpia e prosegue per km deserta tranne che per qualche piccola area attrezzata con ombrelloni e docce. Questa lunghissima spiaggia è quasi tutta sabbiosa e con un bel mare azzurro, l’estremità nord di Trogonou invece è a ciottoli grossi, colorati e bellissimi che danno una limpidezza particolare al mare. Al parcheggio dove si giunge, c’è un ristorante e una bella spiaggia attrezzata che è privata per i militari e le loro famiglie, che hanno la caserma proprio vicino al parcheggio. Proseguendo si giunge in una zona con qualche ombrellone e lettino ma non fitti fitti… anzi rispetta gli spazi di tutti e se il male ai piedi dovuto al camminare sui ciottoli non vi ferma, arriverete alla fine della spiaggia che termina in una grotta freschissima che vi darà riparo nelle ore calde e potrete fare il bagno nel mare più bello dell’isola con molti pesci e la suggestione di questi ciottoli coloratissimi.

Continuiamo verso sud e s’incontra la deviazione per la famosa spiaggia di Tsampika, la sua fama è dovuta alla bellezza della grande insenatura che la ospita dominata dal monte dove si affaccia il monastero omonimo. La spiaggia è sabbiosa e il mare verde azzurro è spettacolare… poco prima del tramonto potete partire e raggiungere dopo circa 1,5 km d’auto la cima del monte e poi con pazienza salite i circa 300 scalini che portano al monastero famosa meta di pellegrinaggio delle donne con problemi di fertilità.
Ogni 18 settembre si tiene la festa del monastero e in paese ci sono bancarelle e giostre e le donne che vogliono ottenere la grazia si trascinano su per quegli scalini in ginocchio… Bè voi fate il piccolo sacrificio di salirli perché da in cima, la veduta sulla spiaggia e la suggestione del tramonto sono di una bellezza mozzafiato.

Ancora più a sud dopo il villaggio d’Arhangelos s’incontra un’altra piccola ma graziosissima spiaggia attrezzata: Agathi detta Golden Beach per la sua sabbia dorata. E’ dominata dalle rovine del castello di Faraklos che fu prigione e ultima roccaforte ad arrendersi ai Turchi.

Seguendo verso sud (circa 50 km da Rodi) si arriva alla notissima Lindos, la sua spiaggia si affaccia in una bella baia che però è sempre troppo affollata vista la notorietà del luogo. Lindos, infatti, è un grazioso paesino con uno splendido porto naturale e con architettura tipica greca, quindi casine bianche con le imposte colorate e sormontato da una fantastica acropoli con le rovine del tempio d’Athena del 200 a.c. anche rovine d’edifici bizantini. Si può raggiungere l’acropoli che sorge su una rupe di circa 120 mt d’altezza a piedi tramite un sentiero in salita ben segnalato o si può salire a dorso di mulo per una decina d’euro. Il paese l’ho trovato molto carino con bellissimi scorci, ma caro carissimo dal punto di vista economico, un bicchier d’acqua può costarvi 6€ … fate voi!

Pochi km a sud di Lindos c’è una piccola insenatura con una graziosissima spiaggetta e un mare incantevole verde smeraldo: Gylistra ottima per riprendersi con un tuffo dalla scalata dell’acropoli. Tra Lindos e capo Lardos non segnalata c’è una piccola spiaggia molto bella per raggiungerla si seguono le indicazioni per il Lindos Memories, un hotel molto bello dalla quale si accede alla spiaggia dal sentiero che costeggia il parcheggio.

Nel tratto che va verso Prassonissi da Lindos ci sono innumerevoli spiagge si somigliano un po’ tutte Kiotari, Gennai, Plimmyri. A Plimmyri sulla spiaggia c’è un ristorantino molto grazioso dove ci si va a scegliere il pesce appena pescato in cucina e poco dopo lo si può mangiare cucinato alla brace… esperienza fantastica! Ma parliamo della punta sud dell’isola: Prasonissi detta anche paradiso dei surfisti battuta incessantemente dal vento. Quest’isoletta è collegata al resto dell’isola da una lingua di sabbia larga meno di un km. La si raggiunge in auto dalla deviazione sulla strada tra Plimmyri e Kattavia. E’ proprio in questa lingua di sabbia che troverete un invasione di parasailing e kitesurf… bellissimo vederli volteggiare, il posto è molto suggestivo, ma scordatevi di mettervi qui a prendere il sole perché dopo 10 minuti diventerete “impanati” di sabbia. Se non vi spaventa una bella passeggiata armatevi di zainetto, cappello e bottiglia d’acqua e incamminatevi per la traversata dell’isoletta per raggiungere il faro e godervi la vista del mare che s’infrange sulle scogliere. Dall’alto potrete ammirare la lingua sabbiosa che congiunge questo pezzetto di terra a Rodi e noterete che da una parte il mare è mosso e pieno d’onde, mentre dall’altra è piatto e tranquillo.

Da non perdere una visita al suggestivo Monastero ex castello di Monolithos, sorge su uno sperone di roccia alto circa 240 mt. (il nome significa appunto roccia solitaria) domina la costa e sulla cima il piccolo monastero bianco circondato dalle mura in rovina del vecchio castello.
Un altro casello le cui rovine sono molto affascinanti è quello di Kritinia, le mura perimetrali sono quasi intatte e anche se l’interno è spoglio il paesaggio che si vede da lassù merita davvero la visita. All’ingresso, che è gratuito, troverete un anziana vecchietta che vi venderà a tutti i costi la sua uva, compratela perché è davvero una bontà!!

Da questa costa di Rodi come ho già detto, il mare è sempre molto mosso e anche se da lontano il colore è un turchese fantastico, l’acqua è sempre torbida a causa della sabbia in sospensione, inoltre se non si è bravi a nuotare c’è da tener presente che l’acqua è alta quasi subito appena entrati e con le onde può essere pericolosa. A parte questo, la costa è ricca di punti panoramici da favola, un posto da non perdere assolutamente è il sito archeologico di Kamiros che sorge sul pendio di una collina che domina un lungo tratto di costa a circa 30 km a sud di Rodi. Fu una città costruita dai Dori e raggiunse un alto livello di prosperità grazie alla produzione di vino, olio e fichi che la portarono suo momento di massimo splendore nel IV secolo a.c. In seguito fu distrutta dai terremoti nel 226 a.c.e nel 142 a.c., alcuni abitanti della zona nel 1929 rinvennero una tomba e da qui si cominciò una campagna di scavo per riportarla alla luce. La pianta della città è facilmente riconoscibile e questo dà a chiunque visiti lo scavo la sensazione di ripercorrere una fetta di passato, ci sono templi dorici, le case ellenistiche dove potete ancora riconoscere le stanze.

Salendo la collina raggiungerete il sito dove era collocato il tempio di Athena dove si gode una splendida vista sulla costa e sull’interno dell’isola: il monte Attavyros e Profeti Ilias. A Profeti Ilias troverete le tracce di un passato un po’ più recente, ci sono, infatti, purtroppo lasciate in rovina le dimore dei gerarchi fascisti risalenti all’ultima guerra, e non è difficile percorrendo le strade su queste montagne imbattersi in carri armati semidistrutti abbandonati sulle colline.

Un’altra sosta impedibile è quella al Monastero di Filerimos. E’ situato sul monte che sovrasta Ialyssos e, nell’antichità, è stato uno dei primi nuclei abitati dell’isola. Il monastero è visitabile e recentemente restaurato molto grazioso, gli unici resti antichi dell’acropoli sono le fondamenta di un tempio del III secolo a.c.
Un vialetto con le stazioni della Via Crucis costruite dagli italiani negli anni ’30 in puro stile fascista, v. Il viale te porta dal Monastero ad una piccola cappella e, soprattutto, ad una croce in cemento armato alta una ventina di metri sulla quale si può salire con una scala a chiocciola interna (“a vostro rischio”, come è scritto sul cartello alla porta ma è tutto molto solido). Dalla vetta della croce la panoramica vi stupirà, se l’aria è limpida e non c’è foschia sembra di poter toccare la Turchia con un dito.

E per ultimo il capolavoro dell’isola: la Città di Rodi.
Questa città, infatti, vi sembrerà sempre diversa a seconda del momento della giornata in cui la vedrete quindi è giusto che ognuno di voi la scopra con metodi e tempi scelti dall’istinto più che dalle guide e dalle cartine. Però è ovvio che gran parte delle cose da vedere sono concentrate nella città vecchia, racchiusa dentro le imponenti mura. E’ inutile fare una lista di quello che va visitato in questo dedalo di stradine: la cosa migliore è entrare da una delle otto porte che si aprono da ogni parte della città nuova e camminare lasciandosi trasportare dall’istinto. Al mattino presto le sue strade deserte e silenziose vi trasporteranno in un’altra epoca e vi aspetterete di vedere apparire cavalieri a cavallo.
Verso le dieci di mattina e per tutto il giorno sarà un guazzabuglio di colori con tutte le bancarelle e negozietti che espongono le loro merci colorate, poi la sera la suggestione dell’illuminazione artificiale collocata sapientemente tra le vecchie pietre delle mura e l’allegria e la vivacità delle strade animatissime di localini e ristoranti vi travolgeranno.

Per dormire a Rodi: Olympos Pension 56 st. Fanouriou str. Old town Tel. Fax. 0241033567. Qui George e Maria se comunicate loro in anticipo il vostro arrivo, vi verranno a prendere in aeroporto.