Itinerario del viaggio: Arrivo a Madrid. Affitto auto direzione sud verso Malaga nella Costa del Sol con sosta a Toledo e Cordoba. Direzione Valenzia con sosta a Granada. Risalita della costa fino a Barcellona. Precorsi in totale circa 2100 km

I PROTAGONISTI: nell’ordine Roberto (io), Zenon, Massimiliano

La nostra avventura comincia nella capitale spagnola Madrid dove pernottiamo 2 notti. La città è grande ma non troppo, ma soprattutto è facile spostarsi da una parte all’altra senza problemi usando le loro 12 o 13 (o forse più, non ricordo) linee metropolitane. Ovviamente efficientissime, pulite e ben tenute. A dire la verità, la città non è che sia particolarmente bella…. C’è il centro storico con la plaza major e tutti i vicoletti pieni di locali/cantine tipiche spagnole e piene di gente. C’è da vedere il Palazzo Reale bello e bianco (noi lo abbiamo visto solo dall’esterno e ci è bastato…), la “Gran Via” piena di negozi ma anche qualche locale e di certo non mancavano quelli a luci rosse specialmente nelle traverse, con tanto di signorine e tutto quello che sta intorno…

Ovviamente era quasi d’obbligo la tappa al Santiago Bernabèu tempio del calcio, con tanto di visita (15 €), dagli spalti al museo dei trofei, dalla conferenza stampa fino a fondocampo.
Ci aspettavamo serate cariche di “movida” ma si vede che anche a Madrid, le persone vanno in villeggiatura per rilassarsi e lasciare alle spalle il solito caos. D’altronde è anche agosto…! Ci si rifarà più in là…

La terza mattina ci svegliamo ed andiamo a prendere la macchina che abbiamo affittato, intraprendendo così il nostro cammino verso Sud. Abbiamo più o meno delle tappe prefissate e luoghi in cui fermarci, ma essendo avventurieri, non badiamo sempre a rispettare il programma. Ovviamente per tutto il viaggio e per tutti gli spostamenti ci affidiamo al nostro caro e vecchio amico “navigatore satellitare” senza il quale staremmo ancora a girare per la penisola iberica…!

La nostra prima meta è Malaga, in Andalusia, ma appena usciti da Madrid e visto che era di strada, ci fermiamo a Toledo dove rimaniamo giusto il tempo di parcheggiare in divieto di sosta (e ti pareva) e fare un velocissimo giro con foto nel centro storico. La cittadina è davvero carina, molto castellana e tutta arroccata in cima alla collina, con costruzioni che rievocano un passato fatto di mescolanza tra le culture cristiane ed arabe, mentre al di sotto scorre il fiume Tago. C’è parecchia gente in giro per quelle strette vie, e tutti a curiosare tra i negozi di gastronomia e quelli di souvenir. Sarebbe stato bello restare un pò di più ma ci aspettano soltanto 480 Km circa!

Ci rimettiamo così subito in marcia. Più di 400 km… non sono tantissimi, ma nemmeno pochini. Il tragitto è fatto di pisolini per chi non guida, musica, qualche chiacchiera e risate, foto “on the road” e soste per cambiare autista.

Lasciando Toledo il paesaggio che attraversiamo è tutto molto simile. Sembra infatti di attraversare un deserto, ma non inteso come quello africano, bensì sembra che le colline e le pianure circostanti siano aride ed incolte, ma nonostante l’apparenza sono invece tutti terreni coltivati. D’altronde è estate, anche qui non piove probabilmente da qualche mese ed il termometro segna sempre più di 30 gradi centigradi.

Ad una certa ora usciamo dalla strada principale per rifocillarci un po’ seguendo proprio un’indicazione che avevamo letto. Arriviamo così in una piccola località dove troviamo il ristoro dell’indicazione precedente. Il locale è di quelli un po’ rustici, con l’arredamento tutto in legno. Sembra quasi di stare in un saloon o cantina dei film western… mancano solo i cavalli legati di fuori. Mangiamo i loro classici bocadillos che corrispondono praticamente ai nostri panini e ci rimettiamo subito di nuovo in marcia.

Prima di arrivare a Malaga decidiamo di fare un’altra deviazione e così arriviamo a Cordoba dove anche qui facciamo una delle nostre visite “touch and go”. Attraversiamo in auto la cittadina ed arriviamo poi a piedi nel centro storico fatto di vicoli e vicoletti molto caratteristici, con le case tutte di bianco ed ornate di fiori. Arriviamo fino alla “Mezquita-Catedral” (Moschea-Cattedrale) e alla “Alcazar” che poi sono vicinissime. E’ molto facile vedere ed è evidente l’influenza dell’architettura araba in questi posti. Ci sono anche le mura che difendevano la vecchia città.

Sarà certo anche interessante, ma visto tutto il tragitto fatto fin’ora e quello che ancora dobbiamo fare per arrivare a Malaga, e visto il caldo, la sete, la fame e la stanchezza… facciamo un paio di foto e via ancora in auto verso Malaga dove troveremo finalmente riposo.

Dopo la lunga giornata di viaggio e dopo aver percorso svariati chilometri per cercare un albergo, arriviamo finalmente a Malaga dove rimaniamo per ben 4 notti. Inizialmente avremmo dovuto rimanerne 2 o al massimo 3 di giorni, ma poi ci siamo prolungati di più perché ci incuriosiva ed attraeva la festa che si organizza ogni estate a Malaga propio dal giorno 9 (o 10) agosto. Ci era stato raccontato che si sarebbero riversate per le strade della città migliaia e migliaia di persone pronte per la festa estiva malaghese, pronta a ballare per le strade e ad ubriacarsi come zucchine e dove quasi tutto era lecito, insomma la vera movida… Bhè, di gente ce ne era e come, forse non così “migliaia e migliaia” come si diceva, ma soprattutto la gente non ballava e non si ubriacava! Era una festa piuttosto sobria e non così esosa come ci avevano promesso… mha…!!! Una cosa però è stata vera: i fuochi d’artificio, davvero belli e moltissimi… proprio come ci avevano promesso…!

Comunque Malaga è una bella cittadina di mare, dove ci si può davvero rilassare. C’è il lungomare, la spiaggia, il centro storico dove fare shopping o mangiare e bere qualcosa mentre vedi i numeri degli artisti di strada e poi c’è la “Alcazaba” una delle principali costruzioni militari musulmane ancora degnamente conservate e con il rispettivo castello (Castello di Gibralfaro) che si trovano lì, in cima al colle che domina Malaga.

Inoltre una delle cose più belle è sicuramente la passeggiata del parco lunga circa 1 km chiamata “Paseo del Parque” che costeggia il porto e porta fino alle spiagge. Durante la passeggiata neanche sembra di stare in città. Ci sono tantissime varietà di piante, alcune davvero curiose e ad un certo punto c’è anche una piccola cascata. La passeggiata è davvero piacevole e rilassante ed anche un po’ refrigerante.

Durante la nostra permanenza a Malaga, abbiamo fatto anche qualche puntatina in posti poco lontani da lì, come Marbella e Torremolinos per vedere che movimento ci fosse. Bhè, a Torremolinos l’abbiamo trovato. Abbiamo fatto un bel giro del paese discendendo la strada principale del paese che poi sembra fatta come tanti scalini e comunque pieno di gente e di negozietti e bancarelle e che termina sul lungomare. E già lì si vede la differenza, un po’ più di movida con gente del posto e non, che beve e balla e che riempie i locali sulla spiaggia. Il nostro si chiamava “La playa”.

Alla nostra settima mattina ci svegliamo con la consapevolezza di lasciare Malaga e di dover affrontare il percorso più lungo della nostra vacanza, circa 630 km per raggiungere Valencia. Inizialmente avremmo voluto fare qualche sosta di 1 o 2 giorni in qualche altra località prima di raggiungere Valencia, ma poi abbiamo deciso di fare tutta una tirata. Però usciti da Malaga e visto che era di strada, ci fermiamo per qualche oretta a Granada per visitare ed ammirare la famosa Ahlambra, uno dei più belli e sontuosi palazzi arabi (che dominarono per secoli in particolare nel Sud della Spagna) conservati fino ad oggi. Facciamo un bel giro, compreso il Generalife ovvero splendidi giardini a terrazza e che abbelliscono i palazzi dell’Alhambra e colmi di piante e fiori.

Il tempo però è tiranno con noi e non ne possiamo sprecare dell’altro per visitare anche Granada. Pazienza, sarà per la prossima. Così riprendiamo il nostro cammino, destinazione Valencia.

Il viaggio è piuttosto lungo e l’aspetto geografico cambia ancora. Infatti partiti da Granada che si trova quasi alle pendici della Sierra Nevada (oltre 3000 m di altezza), percorriamo tratti di strada montani con bei scorci di panorama, rocce ed alberi, qualche ruscello e piccole gole.

Una volta lasciata alle spalle la Sierra Nevada e dopo svariati chilometri, il paesaggio è nuovamente cambiato. Infatti ci sono pianure e colline a perdita d’occhio di colore giallo intenso (dovuto all’estate), probabilmente il vecchio raccolto, tutto tagliato e secco per il caldo, alternandosi con campi coltivati forse a frutteti, ma soprattutto ulivi… tanti, anzi tantissimi, si vedevano fino ad orizzonte a perdita d’occhio, davvero incredibile la quantità.

Si fa sera e finalmente arriviamo a Valencia dove sprechiamo un quasi un paio d’ore per trovare un posto dove dormire. D’altronde è sabato! Alla fine la receptionista dell’Hotel Boutique, forse perché le facciamo pena perchè siamo disperati o forse perchè vede la stanchezza scolpita sui nostri volti, ed accordatasi col suo responsabile, ci dice che per quella sera possiamo restare lì in 3 ma in una camera doppia. Ovviamente accettiamo subito. Anzi, a dirla tutta era la camera più bella e confortevole che ci sia capitata per tutto il viaggio! Le altri 2 notti invece le abbiamo trascorse in un altro albergo lì vicino dove abbiamo trovato una camera tripla e ad un prezzo inferiore… in confronto alla precedente faceva quasi schifo!!

Visitiamo finalmente Valencia, città carina, soprattutto il suo centro storico tra chiese e palazzi, come Plaza de la Virgen sempre frequentata soprattutto di notte e con Calle de Caballeros piena di locali e di giovani.

Assolutamente non poteva mancare la visita (che ti prende tutta la giornata) della “Città delle arti e della scienza“, un bellissimo ed affascinante complesso architettonico composto da cinque differenti strutture suddivise all’interno di tre aree tematiche: arte, scienza e natura.… ma ovviamente anche il Parco dell’Oceanografico, il più grande d’Europa con una enormità di specie presenti (circa 500) per un totale di 45.000 esemplari. E’ diviso in zone che riproducono gli ambienti marini (e non) più disparati presenti sulla Terra. Tutto davvero affascinante ed interessante. Solo questo ne vale la pena per andare a Valencia!

Un altro punto di Valencia che non si può non visitare è certamente il porto, lo stesso dove, da qualche anno a questa parte, si svolge la competizione di vela più importatane e prestigiosa cioè la America’s Cup. Ci sono i padiglioni dove ancora possiamo vedere qualche imbarcazione della competizione (Prada, Mascalzone Latino, Alinghi, Oracle).

Alla nostra decima mattina partiamo per l’ultima tappa del nostro viaggio: Barcellona. Ritorniamo in questa straordinaria città dopo ben 12 anni, quando nel quasi lontano 1995 venimmo per la gita scolastica del quinto superiore. Ricordiamo quasi tutto della città e sembra che non sia passato tutto questo tempo dall’ultima volta. L’unica cosa che non ricordavo è il numero di persone che si riversava su la rambla, praticamente un fiume di gente.

Il giorno seguente dobbiamo però andare a Girona e riprendere l’aeroplano e quindi purtroppo abbiamo poco più di mezza giornata e non facciamo in tempo a visitarla come avremmo voluto.

Il costo della vita spagnola, paragonato al nostro non è eccessivamente elevato, eccetto per quanta riguarda il mangiare (non sempre però), in particolar modo per i gelati e la caffetteria (la colazione per intenderci: 5€ fisse a testa per colazione comprendente una brioche ed uno pseudo-cappuccino!)

La nostra ultima notte in Spagna si conclude in un pub con un bel boccale di cerveza a brindare alla nostra salute ed alla nostra gita in terra ispanica e poi chissà….

E’ stato davvero un bel viaggio, abbiamo visto nuovi posti, scoperto nuove città, conosciuto un’altra cultura, vissuto un’altra realtà, abbiamo mangiato spagnolo e non, bevuto e divertiti a gustare quella sensazione del viaggiare che deve essere sempre presente in ogni viaggio.

Siamo partiti in 3 amici e siamo ritornati sempre in 3… magari qualcuno (non io) sperava di non ritornare più a casa madre e magari si illudeva di trovare nuove amicizie o meglio ancora (o peggio…!) la donna della propria vita e di trasferirsi in terra iberica… non questa volta però!… non si sa mai… Olè…!

TRASPORTI

Volo di andata: Domenica 05/08/2007 13:45 Roma – Madrid € 126,25
Volo di ritorno: Mercoledì 15/08/2007 14:50 Girona (Barc) – Roma € 62,41

Noleggio auto: dal 7 al 15 agosto 199,13 € (66,37 € a testa) Km illimitato – assic. totale – Ford Focus

ALLOGGI

5 e 6 hotel Astoria ** Madrid 2 notti: camera trip. 28,24 € a notte – quasi basilare
7-8-9-10 hotel Castilla Guerrero ** Malaga 4 notti: camera trip. 28 € a notte – carino e comodo
11 hotel Boutique *** Valenzia 1 notte: dop. divisa in 3 28,53 € – ottimo ma caro
12-13 hotel Asturia **** Valenzia 2 notti: camera trip. 36,28 € a notte – discreto
14 Barcelona Ramblas hotel * Barcellona 1 notte: camera trip. 31 € a notte – sufficiente

Soldi in tasca: 200 € spicce + Postepay caricata di 1019 € = 1219
Soldi rimasti: 524.18
Soldi spesi: 694,82 tra alloggi e mangiare e spese varie.