S.Croce in Lecce
Fontana Greca
Masseria
Masseria

…decorazioni chiese, palazzi, corti in poco più di due secoli e mezzo. Il barocco leccese si distingue dal barocco di altri luoghi d’ Italia anche per motivi storici e culturali. Il barocco della zona ionica si differenzia nell’uso dei materiali e delle tecniche (scuola ionico-neretina).
Il rococò mostra esclusivi esempi in Terra d’Otranto. L’ artigianato salentino è variegato: terracotta, cartapesta, ricami, pietra leccese, legno, ferro battuto, rame, giunchi, cuoio, mosaico. Sono previste visite alle botteghe artigiane per assistere direttamente alle varie fasi di lavorazione.

A Lecce oltre al barocco, si scopriranno altre bellezze. Si inizierà da Porta Rudiae e il percorso si snoderà all’interno del centro storico visitando per primo la Chiesa del Rosario, opera del grande architetto del barocco leccese Giuseppe Zimbalo, detto “lo zingarello”. Proseguendo, incontriamo le severe forme dell’Ospedale dello Spirito Santo, l’ex Convento dei Domenicani, la Chiesa di S. Anna, la Chiesa di S. Teresa. Piazza Duomo con i propilei all’entrata, il seminario, il palazzo vescovile, il campanile, ed il Duomo. Questa bellissima piazza, diviene ancor più affascinante di sera grazie ad una illuminazione studiata ad hoc per esaltare le forme e i ghirigori del Barocco. Subito dopo potremo visitare una bottega artigiana della cartapesta: un’arte che nel leccese ha tre secoli di vita; Piazza S. Oronzo con la colonna del santo, il Sedile che conserva all’interno la statua in cartapesta più grande del mondo, l’anfiteatro romano capace di 25 mila persone. Si proseguirà verso la Chiesa di S. Chiara, la Chiesa di S. Matteo e, dopo una breve visita ad una bottega che lavora la pietra leccese, si visiteranno il teatro romano, uno dei pochi esempi di quest’epoca nel Meridione, la stupenda facciata della Chiesa di S. Croce, Palazzo dei Celestini, Palazzo Adorno, per poi chiudere la visita presso l’arco di trionfo o Porta Napoli e l’obelisco innalzato in onore di Ferdinando di Borbone. Da Lecce potremo spostarci con un’agevole strada statale a 4 corsie (S.S.101) per raggiungere la perla dello Ionio: Gallipoli.

Cominceremo la visita del borgo antico (l’antica isola unita alla terraferma nel 1603 dal ponte di pietra che ancora oggi unisce le due sponde) visitando i vari palazzi Vénneri, Tafuri, Ravenna, Balsamo, D’Ospina, Pirelli, D’Acugna, Briganti, De Tomasi, Pasca-Raymondo, Zacheo, Doxi ed altri ancora. La Chiesa della Purità, la Chiesa di S. Francesco con il celebre “Malladrone” che colpì la fantasia del celebre poeta Gabriele D’Annunzio che la immortalò nell’opera “La beffa di Buccari”. La Cattedrale (una vera e propria pinacoteca), la doppia scalinata in carparo di S. Angelo, il museo civico, straordinario per i suoi reperti ed i frantoi ipogei che ricordano l’importanza del porto di Gallipoli durante il periodo che va dal XVI al XIX secolo, talmente importante che si batteva il prezzo dell’olio per il resto d’Europa e molti Stati aprirono dei vice-consolati in città.

Infine, ripercorrendo il ponte, si passerà a visitare il Rivellino, che insieme alla mole del castello si specchia nelle placide acque del porticciolo. Concluderemo la nostra visita in città presso la fontana ellenica con i suoi miti e leggende. Ripercorrendo buona parte della S.S.101, uscendo all’altezza di Galatone potremo visitare la facciata barocca della Chiesa del Crocifisso, e nello stesso spiazzo il palazzo Marchesale Pinelli con l’antico mastio, la chiesa di S.Sebastiano con l’ex convento e chiostro dei Domenicani.

By Raimondo Rodia