Nel Rosengarten–Latemar, in Alto Adige, si comprende che cosa è la bellezza allo stato puro, senza se e senza ma. Siamo nelle Dolomiti più romantiche e più vere, proprio quelle da cartolina.

Un punto internazionalmente noto, forse uno dei più fotografati d’Italia, è il lago di Carezza. Le maestose conifere che si frappongono tra le rocce riflesse sulle sue acque e le guglie ‘gotiche’ del Latemar, rappresentano non solo la più famosa visione incantata delle Dolomiti, ma anche un grande classico del turismo internazionale. Un’icona delle Dolomiti, che è diventata paradigma di un paesaggio. A maggior ragione in questa estate 2006: dopo una stagione finalmente nevosa, il laghetto alpino, 1520 m di quota, 35.000 mq di superficie e una profondità da 6 a 16 metri, avrà acqua abbondante e limpida come ai bei tempi. Già negli ultimi anni, comunque, le condizioni del lago, per il quale ecologisti e alpinisti destarono numerosi e giustificati allarmi, erano migliorate.

Il Lago di Carezza si trova dopo Nova Levante, sulla destra lungo la strada che sale al passo Costalunga. Attorno alle sue rive, si sviluppa poi la foresta di Carezza (Karerwald), collegata alla foresta demaniale del Latemar (2400 ettari). Qui le piante sono alte fino a 50 metri. Le migliori si sviluppano lentamente e regolarmente, per i pochi mesi dell’estate, formando in questo modo cerchi di accrescimento perfettamente uguali e distanziati tra loro non più di 2 mm. Sono queste le piante (non più del 2%) dalle quali si ottiene il legno ´di risonanza´, ottimale per la costruzione di strumenti musicali.

La preziosa foresta è tutta da esplorare con i sentieri 18 o 11 da Carezza, che a loro volta si immettono in un famoso sentiero: il n. 20, che corre ai piedi del Latemar intorno ai 1800 m, e porta nel ´Labirinto´, affascinante zona di bizzarri massi rievocata da Agatha Christie nel suo “Poirot e i quattro”.

Il Lago di Carezza, chiamato anche il “lago dell’arcobaleno” per il gioco di colori delle sue acque cangianti durante la giornata, dal verde – blu, al rossastro, dall’oro fino al grigio cupo dei temporali, ha ispirato anche romantiche leggende alpine, che ne spiegano in modo quasi convincente la peculiarità.

“Nel lago di Carezza un tempo viveva una bellissima sirena. Spesso la si vedeva seduta sulla riva, mentre si intrecciava i capelli, cantando. Lo stregone Masarè udì il suo canto e se ne innamorò, ma tutti i tentativi di conquistare la bella fallirono. Allora lo stregone pregò un’amica, la strega Langwerda, di aiutarlo; questa gli consigliò di travestirsi da mercante di gioielli e, dopo aver teso un arcobaleno dal Catinaccio al Latemar, di andare al lago di Carezza per rapirla. La bella sirena rimase affascinata dalla vista dell’arcobaleno e delle tante pietre preziose, ma quando scorse il mago, che si era scordato di travestirsi, si immerse nel lago e non comparve mai più. Nella sua infinita stizza e pena d’amore, lo stregone afferrò l’arcobaleno, lo tirò giù dal cielo e, spezzatolo, ne gettò i frantumi nel lago insieme ai gioielli”.

L’OSSERVATORIO ASTRONOMICO

E che da queste parti ci sia una magia speciale lo dimostrano anche i cieli stellati: la zona è esente da inquinamenti luminosi, ed è uno spettacolo la luce della luna che si riflette sulle rocce chiare del Catinaccio e del Latemar.

Non è forse un caso che l’Osservatorio astronomico di San Valentino sia l´unico dell´Alto Adige. Qui, infatti, il gruppo di astrofili “Max Valier” ha scelto il punto ideale per osservare i movimenti del cielo, perché non disturbato da fonti di luce.

L´osservatorio è dotato di un nuovo telescopio con diametro di 80 cm. Sono possibili visite guidate tutti i giovedì (prenotazione: Associazione turistica di Collepietra, tel. 0471. 376574; ingresso 5 euro).

L’Osservatorio si può raggiungere percorrendo un suggestivo sentiero denominato “la via dei pianeti”: durante il giorno non si vedranno le stelle, ma il panorama da lassù è davvero spettacolare. L´edificio inoltre si trova accanto all´agriturismo Unteregger, dove gli appassionati delle stelle potranno anche assaporare la. Stellare cucina casalinga della signora Gummerer, specialista in canederli.

Per informazioni:
Consorzio Agrituristico Rosengaerten-Latemar
tel. 0471. 610310 – www.rosengarten-latemar.com