Chi non hai mai sentito parlare delle giganti sequoie o dell’immenso Grand Canyon? Che dire delle sagome della Monument Valley, rese celebri da innumerevoli film western, locandine di film moderni, fumetti come Tex e pubblicità di ogni tipo, di cui costituiscono uno scenografico sfondo? O chi non ha mai visto un Ranger con la caratteristica divisa, in qualche telefilm in tv?

Visitando tutti questi luoghi, la prima sensazione è proprio quella di deja vù… di qualcosa di noto, pur non avendo mai messo piede su queste terre. Ma ben presto si viene sopraffatti dal sentimento di immensità, bellezza, maestosità quasi sacra, che i grandi parchi dell’ovest americano trasmettono ai visitatori.

Ogni parco è una sorpresa, è sbigottimento davanti a quanto una natura forte e dolce al tempo stesso, ha creato. Il visitatore italiano ha il concetto di parco come un’area verde più o meno ben definita e recintata… ebbene, i parchi americani sono qualcosa di molto diverso… il più piccolo è grande almeno quanto un’intera regione d’Italia! Di conseguenza si visitano con un mezzo opportuno.
Ma cominciamo con ordine, con qualche indicazione utile.

Chi si appresta a visitare questi parchi, deve innanzitutto scegliere la stagione più opportuna. Premettiamo che tutte le strade sono in ottimo stato di manutenzione, ma quelle che attraversano i parchi che possiamo definire “verdi”, sono chiuse per tutta la stagione invernale, risultando assolutamente impraticabili per il ghiaccio e la neve.

Alcune strade vengono chiuse occasionalmente in caso di forti temporali e tempeste: è bene dunque informarsi il mattino stesso sulle condizioni delle carreggiate, prima di mettersi in marcia. Le strade secondarie e le strade sterrate sono percorribili solo con mezzi opportuni, e in ogni caso conviene non affrontarli se non si è certi delle previsioni meteo.

Vi sono percorsi, come quello che attraversa la Death Valley, che raggiungono in estate anche 50 gradi centigradi, mettendo a serio rischio il radiatore della vostra auto. Nei tratti più isolati vi sono, ogni decina di miglia, opportuni boiler per ripristinare l’acqua e quindi proseguire nella marcia. Attenzione ai cartelli che indicano di spegnere l’aria condizionata: seguiteli scrupolosamente!

Non mettetevi in marcia senza una buona scorta di acqua potabile a bordo, e soprattutto con il pieno all’auto: all’interno dei parchi non viene venduto il carburante, e alcuni parchi richiedono percorsi anche di 400 km… e le auto americane consumano il doppio di quelle europee!

L’ingresso ai parchi è a pagamento, ad eccezione della Death Valley, dove per motivi di caldo nessuno starebbe a ritirare il ticket, e della Monument Valley, che essendo riserva indiana, non aderisce al circuito dei parchi nazionali americani. Non si paga l’ingresso a persona (nessuno li affronta a piedi!), bensì a veicolo, secondo la dimensione. Le auto per il trasporto di famiglie e fino a 4 adulti a bordo (i minori di 16 anni entrano gratuitamente), pagano circa 20$ per ciascun ingresso, che vale 7 giorni.
Esiste anche la National Parks Card Pass, che con 80$ concede un ingresso illimitato a qualsiasi parco per 12 mesi: risulta conveniente se si intendono visitare almeno 4 parchi.

All’ingresso di ogni parco vi accoglierà dunque un ranger: mostrate il vostro Pass con un documento (è nominativo, firmatelo!), oppure pagate il relativo pedaggio. Vi verranno consegnati il bollettino settimanale del parco, con tutte le informazioni, la mappa del parco e un libricino con le indicazioni di tutti i parchi nazionali americani. Sui bollettini trovate molte informazioni utili: le strade aperte e chiuse, i sentieri, gli eventi della settimana, il meteo e altre news inerenti il parco: perdete 10 minuti per la lettura!

Un ultimo consiglio: non portate a bordo cibarie, gli orsi sono in grado di fiutare l’odore a distanza e distruggere anche una jeep! Prestate moltissima attenzione se vi inoltrate a piedi nei vari sentieri: i paesaggi sono meravigliosi, ma sono anche la dimora di serpenti velenosi, orsi, scorpioni e molti altri pericolosi animali.

Ogni parco ha al suo interno un Visitor’s Center, dove è possibile chiedere informazioni, imparare la straordinaria storia geologica di questi parchi, che fanno parte di ampie aree tettoniche, con moltissimi punti in comune; fare shopping, acquistare cartoline e souvenir, rifocillarsi ecc.

Ricordate infine che è severamente vietato pernottare e campeggiare all’interno dei parchi, senza previa autorizzazione scritta (che non è concessa a tutti, e comunque difficilmente oltre una notte) dei Rangers. Mettete in conto una giornata per la visita a ciascun parco. Ma passiamo ad illustrarli.

Sequoia & Kings National Park

Visitare il parco delle Sequoie è una esperienza che non si dimentica… le sequoie sono alberi immensi: sotto il primo ramo più basso, può starci senza problemi un palazzo di 10 piani. Sono alberi millenari, che grazie alla grande quantità di tannino contenuta nella corteccia, come evidenzia anche il caratteristico color rossiccio-cannella, hanno potuto resistere agli attacchi del tempo, al fuoco e agli insetti.
D’inverno fa molto freddo e le strade potrebbero essere chiuse. D’estate il clima è mite e molto piacevole. Il percorso minimo consigliato all’interno del parco è di circa 100 km. La sequoia che vi darà il benvenuto è il generale Grant, è alta 84 metri, ha 2700 anni ed una circonferenza di 31 metri ! Entrando da nord, si passa dal Grant Grove Visitor Center, dove ci si ferma per un breve sentiero che porta al generale Grant. Percorrendo in auto altri 48 km si giunge al Lodgepole Visitor Center; poco distante dal parcheggio vi attende un sentiero poco impegnativo (circa 20 minuti per scendere e tre quarti d’ora per risalire: ogni sentiero ha ben indicati i tempi di percorrenza) per ammirare il generale Sherman, l’albero più grande del mondo. Per abbracciarlo non bastano 30 persone prese per mano! Da qui parte anche il Congress trail, due miglia di sentiero tra meravigliose sequoie. Poco più avanti, in auto, passerete all’interno della Giant Forest, la foresta delle giganti sequoie. Riprendendo l’auto poco verso est si passa sotto il Log Tunnel… un tunnel… costituito da una sequoia caduta, attraverso cui passano le auto!

Death Valley National Park

Attraversare il deserto della immensa Death Valley, ovvero la Valle della Morte, è senz’altro l’esperienza più impegnativa. E’ il parco nazionale più vasto degli Stati Uniti. Le temperature sono sempre massime, il grado di umidità così basso da non accorgervi della immediata disidratazione uscendo dall’auto; il periodo migliore per visitare questo parco va da ottobre a maggio.
Eppure il luogo è così affascinante, che ogni anno milioni di visitatori sfidano queste condizioni estreme. Portatevi acqua, cappello, occhiali da sole e fate rifornimento prima di affrontare il deserto: per centinaia di miglia guiderete in un paesaggio immenso, lunare, quasi del tutto privo di forme di vita. Spegnete l’aria condizionata dove segnalato: vi aiuterà ad affrontare il viaggio senza grossi problemi; nel peggiore dei casi, fermatevi alla piazzola più vicina con i boiler di acqua per il radiatore dell’auto.
I punti più spettacolari del percorso conducono verso il Furnace Creek Ranch, l’unica oasi verde nel deserto, dove è possibile pernottare e rifocillarsi. Prenotate con molti mesi di anticipo.
La visita della Death Valley si completa con l’escursione a Badwater. Acqua maligna, perchè velenosa e piena di serpi, nonchè l’unica fonte di acqua nel deserto. Qui è ben segnalato il punto più basso degli Stati Uniti (-86 metri sotto il livello del mare), dove un deserto di sale e borace acceca la vista dei coraggiosi visitatori. Tutti i toni di rossi, neri e verdi lavici stupiscono lungo la Artist Drive, un breve percorso in auto al ritorno da Badwater. Prima di salutare la Death Valley, fermatevi al Zabriskie Point, dove ammirerete un panorama mozzafiato simile al velluto dorato.

Yosemite National Park

E’ il parco più incantevole e dolce, un vero paradiso…
D’inverno molte strade, dei 400 km percorribili, sono chiuse, per cui le stagioni migliori per visitare lo Yosemite National Park (pronuncia: iosèmiti), sono senz’altro l’estate e l’autunno, quando il clima è più mite. In estate vedrete la valle incantata con la sua grande cascata con un salto principale di oltre 400 metri (Upper & Lower Yosemite Falls), mentre in autunno potrete ammirare i tradizionali caldi e bellissimi colori e la suggestiva Bridalveil Fall, ma l’altra cascata principale sarà in secca.
Oltre ad attraversare la meravigliosa vallata, altri punti di interesse sono il Mariposa Groove con le sue sequoie e il Glacier Point, un eccezionale punto panoramico da cui si gode una vista indescrivibile di tutta la valle dall’alto.
Pernottate allo Yosemite View Lodge, appena fuori dal parco: le camere hanno tutte cucinotto, jacuzzi e caminetto e se chiedete una camera vista fiume, al mattino farete colazione sul terrazzo proprio sopra il fiume stesso, con gli scoiattoli e tanti uccelli del bosco!

Grand Canyon National Park

E’ forse l’immagine dei parchi nazionali, la più nota, mille volte vista nei film al cinema, mille documentari eppure… eppure lo stupore che si genera avvicinandosi verso questo magnifico Canyon che si staglia a perdita d’occhio non è immaginabile… E’ il Grand Canyon: una immensa gola creata dal fiume Colorado nell’Arizona settentrionale. Tutti i cartelli di ingresso in Arizona riportano la scritta “Lo stato del Grand Canyon”. La vista migliore si ha accedendo al parco dalla South Rim, ovvero il lato sud del Canyon. Presso la South Rim si trova il villaggio a ridosso del Canyon dove sono ubicati tutti gli hotel, i ristoranti, i negozi, tutti i servizi e il Visitor’s Center.
Non ci sono parole per descrivere tanta immensità, ma vi diamo qualche consiglio: per comprendere e godere appieno del Grand Canyon, che è un taglio lungo ben 446 km e profondo in alcuni punti anche 1600 metri, il mezzo migliore è l’elicottero. Non è economicissimo ma è assolutamente una esperienza irrinunciabile, provare per credere! Vi sono diverse compagnie di elicotteri, che propongono varie tipologie di voli, sia per servizi offerti che per durata: anche la più breve ed economica è qualcosa che non dimenticherete facilmente!
Se preferite una esperienza più economica, per pochi dollari potrete provare l’emozione di volare sopra il Grand Canyon al cinema IMAX (in tre dimensioni), sempre alla South Rim, dove conoscerete anche tutti i segreti del Colorado che ha creato il Grand Canyon, nella pellicola più vista in assoluto nei cinema Imax.

Zion National Park

Lasciati gli stati di California, Arizona e Nevada, si entra nello stato dello Utah, dove per raggiungere il Bryce Canyon National Parks, si attraversa anche il Parco Nazionale di Zion, situato nella parte sud-occidentale dello Utah. E’ un parco affascinante, ma nella scelta di un itinerario che in pochi giorni attraversi molti parchi, è anche tra quelli meno considerati.
La gran parte dei turisti visita il parco percorrendo il canyon principale, fino al Tempio di Sinawava, raggiungibile con il servizio gratuito di bus navetta (dal 1° aprile al 31 ottobre), oppure con l’auto privata durante il resto dell’anno. Lungo questo percorso panoramico, dal fondovalle ricoperto di boschi, si possono ammirare alcune tra le più spettacolari formazioni rocciose del parco, come il Watchman, il West Temple e l’East temple, le Torri della Vergine, i Tre Patriarchi e il Grande Trono Bianco.
Il parco offre moltissimi sentieri adatti agli amanti dell’escursionismo e dell’arrampicata.
Inoltrandosi nella parte orientale del parco di Zion lungo la strada U.S. 89, si può giungere all’entrata nord del Parco Nazionale del Bryce Canyon oppure si può procedere verso sud raggiungendo il versante nord del Grand Canyon.

Bryce Canyon National Park

Se volete portarvi a casa un poster indimenticabile di questa vacanza, aspettate di scattare la vostra istantanea al Bryce Canyon, un grandioso anfiteatro di pinnacoli, gli hoodoos, prodotti dall’erosione delle acque e del vento, in tutte le sfumature dal giallo oro scintillante al rosso, al rosa che sfuma ad un timido violetto, sino al bianco… Non è un parco ampio, rispetto a molti altri, si attraversa tutto in meno di 100 km.
Al centro di questo percorso, la strada offre soste lungo tutti i vari punti panoramici, facilmente accessibili, come il Rainbow point, il Sunset point, l’Inspiration point, che si aprono sopra questo meraviglioso e indescrivibile spettacolo della natura. L’anfiteatro del Bryce Canyon è un ventaglio di colori e pinnacoli che cambia a seconda dell’orario e della luce solare, del tempo e della stagione, assumendo contorni, rilievi e forme sempre nuove.
Per chi volesse percorrere i sentieri all’interno del Bryce, consigliamo di recarsi al Visitor’s Center, dove si organizzano gite ed escursioni, anche a cavallo, evitando di perdervi.

Monument Valley

Non è un parco nazionale, in quanto parte della riserva Navajo, dunque territorio che appartiene ai nativi americani. La Monument Valley è l’icona degli Stati Uniti occidentali; si trova al confine tra Utah e Arizona in un’area isolata ed estesa che dista più di 70 km dalla cittadina più vicina: Kayenta. Cercate quindi qui un hotel dove pernottare, ve ne sono diversi, e fate rifornimento.
La strada che conduce alla Monument Valley nella parte terminale è altrettanto famosa: segue un percorso rettilineo in leggera discesa che dà al viaggiatore l’impressione di calarsi all’interno della valle, con i suoi panorami mozzafiato. La strada principale che conduce al luogo è la Highway 163: a destra e sinistra capita di notare cavalli selvaggi e le isolate abitazioni Navajo con i tradizionali Hogan, nonchè molti cani in libertà, quindi prudenza e attenzione a non fargli del male!
Il territorio è prevalentemente pianeggiante ad eccezione delle celeberrime formazioni rocciose dette butte o mesas, sfondo di moltissimi film western come il celebre Ombre Rosse di John Ford, fumetti come Tex, pubblicità. Se il buon tempo vi accompagna, da non perdere è il tramonto, altrimenti preferite il mezzogiorno. Sosta di rito nella Monument Valley è il mitico Goulding’s Lodge, dove si fermavano John Wayne e gli altri grandi dei film western; potrete vedere la cabin dove alloggiava proprio John Wayne e naturalmente vi è anche un negozio di souvenir e un piccolo museo di vita western e di cinema, tutto gestito dai nativi americani.

Il sito di tutti i parchi, con le tutte le informazioni, gli ingressi, gli orari, le mappe da scaricare: www.nps.gov
Per il National Parks Pass: www.nps.gov/fees_passes.htm