La maggior parte dei raggi del Sole cui ci esponiamo sono di tre tipi: UVA, UVB e Infrarossi.

Gli Ultravioletti di tipo A (UVA) non sono quelli che abbronzano direttamente, ma alla lunga provocano rughe, fino a danni molto più seri e hanno la medesima intensità tutto il giorno.

Gli Ultravioletti di tipo B sono invece quelli che regalano il colorito dorato agognato da tanti, ma prima che lo ‘schermo’ della melanina sia efficace, possono provocare eritemi e scottature; sono più intensi nelle ore più calde e non vengono ‘bloccati’ dalle nuvole.

Gli Infrarossi scaldano, non stimolano la melanina e mettono a rischio vene e capillari: quando è nuvoloso non sentiamo caldo in quanto vengono ‘fermati’.

Ricordate che l’abbronzatura è uno schermo di difesa della pelle. Esistono anche gli UVC, assorbiti quasi totalmente dall’atmosfera: con l’assottigliamento dello strato di ozono questi pericolosissimi raggi possono arrivare fino a noi, provocando danni serissimi alle cellule.

Qual’è il tuo fototipo?

Fototipo 1: capelli biondi o rossi, pelle chiara, occhi chiari. Si scotta regolarmente e non si abbronza mai.
Fototipo 2: capelli biondi e pelle chiara, si scotta spesso e si abbronza poco.
Fototipo 3: capelli castani, pelle non chiarissima, occhi scuri: si scotta poco e si abbronza gradatamente
Fototipo 4: capelli e occhi scuri, pelle scura: si abbronza rapidamente
Fototipi 5 e 6: capelli e occhi scuri, pelle da olivastra a nera: non si scottano mai e sono sempre pigmentati.

Consigli per tutti

Il tempo di esposizione deve essere aumentato gradualmente; vanno evitate sempre le ore più calde, dalle 13 alle 15 in genere; nei paesi tropicali è bene non esporsi più di 15 minuti nei primi giorni. E’ necessario proteggere occhi, labbra, seno. Una pelle bagnata si abbronza più in fretta, ma si ustiona anche due volte più rapidamente. Lasciate passare 10 ore dall’ultima ceretta prima di esporsi evita arrossamenti e dolori.

Autoabbronzanti e lampade non proteggono da successive esposizioni!

Gli autoabbronzanti contengono sostanze che reagiscono con la cheratina ed altre proteine dell’epidermide. Danno alla pelle un colore scuro. Tale abbronzatura è “solo colore”, non è dovuta alla melanina sviluppata dalla pelle e quindi non dà alcuna protezione dalle radiazioni solari.

Attenzione alle superfici riflettenti gli UV: dall’ erba (5%) si passa all’ acqua fino alla sabbia (20%) e la neve (85%). Anche sotto l’ombrellone siete perciò esposti a radiazioni riflesse. Nei giorni nuvolosi gli Infrarossi sono schermati dalle nubi, ma non gli ultravioletti, che passando ugualmente, possono causare eritemi solari.

Attenzione all’uso di deodoranti, profumi o cosmetici, specie se contengono limone, lavanda o bergamotto: potrebbero causare irritazioni e macchie; è opportuno evitare anche farmaci fotosensibilizzanti.

Filtri solari e protezioni

Il fattore di protezione solare SPF (Sun Protector Factor) fa riferimento solo ai raggi Uvb, quelli che provocano scottature, ma non ai raggi Uva, che causano invecchiamento della pelle.

In Europa il numero di riferimento dell’SPF riportato sulle confezioni dei prodotti viene suddiviso in cinque gruppi. I fattori di protezione sono contraddistinti da un numero e dall’indicazione in lettere del livello di protezione e del tipo di pelle cui quella protezione è destinato:

1) SPF (Sun Protector Factor) da 2 a 6: i prodotti con SPF inferiore a 6 non possono essere definiti protettivi solari in quanto non sono ritenuti in grado di garantire una protezione adeguata per qualsiasi tipo di pelle e in qualsiasi condizione. Saranno perciò da considerare delle semplici creme idratanti.

2) SPF (Sun Protector Factor) da 6 a 10: protezione bassa, per pelle abbronzata

3) SPF (Sun Protector Factor) da 15 a 25: protezione media, per pelle chiara e/o forte luce

4) SPF (Sun Protector Factor) da 30 a 50: protezione alta

5) SPF (Sun Protector Factor) +50: protezione molto alta, pelle particolarmente sensibile, intollerante e delicata

E’ vietato scrivere sui prodotti “Schermo totale” o “Protezione totale” in quanto nessun prodotto per la protezione solare riesce a trattenere tutti i raggi solari.

I prodotti per la protezione solare devono contenere filtri protettivi sia nei confronti dei raggi UVB che di quelli UVA, indicandolo in etichetta e il fattore di protezione UVA deve essere almeno 1/3 del fattore di protezione UVB.

Come e quando applicare i filtri solari

La protezione è sempre necessaria, anche quando abbronzati e nelle giornate nuvolose! Ci protegge dalle radiazioni nocive e non evita l’abbronzatura, cosa da tenere a mente. Perchè sia efficace va applicato mezz’ora prima dell’esposizione al sole, non in spiaggia; va riapplicato dopo ogni bagno o comunque ogni due ore.

Il colpo di calore

Per evitarlo è bene seguire tutti consigli sopra scritti; in più indossate indumenti freschi e larghi, meglio lino e cotone; un cappello a falde larghe; bevete bibite saline, non alcoliche e non gasate e mangiate frutta sbucciata e verdura; non fumate ed evitate la caffeina. Evitate attività stressanti e al sole nelle ore più calde della giornata.