Roma, 1 dicembre 2008 – Strenna natalizia doppia, quest’anno, da parte della storica Associazione “Cento Pittori Via Margutta”, che si accinge a brindare alle festività con una mostra in programma nella strada da cui prende il nome dal 4 all’8 dicembre prossimi. Oltre a festeggiare il Natale con la tradizionale esposizione, i Celebri Pennelli hanno scelto di contribuire alla magica atmosfera di questi giorni con una pennellata di solidarietà. Pittori e scultori dell’associazione aderiranno, infatti, al progetto “Una mano per l’altro: Missioni nel Mondo” con una cospicua offerta: circa 100 quadri. Obiettivo dell’iniziativa – che verrà realizzata in collaborazione con la scuola Ugo Bartolomei di Roma e con i Missionari della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Piazza del Popolo – è raccogliere fondi da destinarsi al sostegno delle opere dei Missionari nel Mondo e alla realizzazione di “scuole di villaggio” in paesi dell’Africa centrale, dell’Asia e del Sud America, ma anche concorrere al restauro di due quadri raffiguranti la Madonna dei Miracoli presenti nella nota chiesa della Capitale.

I Cento Pittori non sono nuovi a iniziative volte a mettere l’accento su problematiche sociali. Proprio a seguito degli episodi xenofobi dei mesi scorsi, l’associazione ha scelto di dedicare la precedente edizione della mostra – la numero 79 – all’integrazione razziale. In passato, inoltre, i celebri pennelli avevano dato occasione di esporre le proprie opere all’interno della storica manifestazione, nella strada più prestigiosa del mondo dell’arte, sia a persone disabili sia a pittori indigenti o disagiati, così come ad artisti appartenenti alla comunità lituana o provenienti dall’Albania, dal Vietnam e da paesi fortemente disagiati.

“Oggigiorno – ha detto Alberto Vespaziani, Presidente dell’Associazione Cento Pittori Via Margutta – si tende a vivere il Natale all’insegna della frenesia, del consumismo e, spesso, solo in apparenza, della gioia, fingendo che non esistano tutte quelle situazioni di drammatica emergenza nelle quali vivono tante persone e alle quali, anche grazie ai mass media, assistiamo quotidianamente. Il gesto di solidarietà che gli artisti di Via Margutta hanno compiuto è, a mio avviso, doppiamente prezioso, in quanto dimostra che fare qualcosa per alleviare la sofferenza di chi è meno fortunato non giova solo a lui, ma dona un senso più autentico e umano anche al Natale di chi lo compie”.

All’inaugurazione della kermesse natalizia dei Cento Pittori, in programma il prossimo 4 dicembre prossimo alle 17.00, sono stati inviati a partecipare il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, l’Assessore capitolino alle Politiche Culturali, Umberto Croppi, il Presidente del I municipio, Orlando Corsetti, il Presidente della Commissione Cultura del Campidoglio, Federico Mollicone e il Presidente dell’Associazione Culturale ASI CIAO (Coordinamento Imprese sociali Associazioni Organizzazioni no profit), Francesco Antonelli.

In occasione della manifestazione, che proseguirà fino al prossimo 8 dicembre, saranno presenti circa 120 tra pittori e scultori, tutti caratterizzati da un proprio linguaggio espressivo e da una propria tecnica artistica, che va dalla figurazione all’astrattismo, passando anche per la ritrattistica, il paesaggismo, il simbolismo e il surrealismo. Molti gli artisti provenienti da paesi europei ed extraeuropei, richiamati dalla storica mostra. Tra questi il pittore peruviano Freddy Toledo, l’olandese Paul Nieuwenhof e la pittrice mozambicana Farida Abdul Rasaque, alla quale è stato riservato un posto d’onore in Via Alibert, nella parte iniziale della mostra.

Accanto a loro numerosi nomi noti della pittura che hanno fatto la storia di Via Margutta e dell’Associazione e che, dal 1950, con instancabile entusiasmo, calcano i sampietrini di questa celebre strada. Sarà anche grazie ai cavalletti di questi ultimi che Via Margutta si trasformerà in un immenso e colorato ambiente espositivo in cui sarà possibile ammirare oltre 3.000 opere tra cui dipinti a olio, disegni, acquerelli, lavori di grafica e sculture, rese ancora più suggestive dalle luci, dai suoni e dagli addobbi che caratterizzano il Natale.

Nutrita anche la schiera di talenti in erba, affascinati dalla strada e dall’Associazione. Tra i tanti il diciassettenne romano Andrea Martinucci, che usa la pittura come sfogo emozionale e, nonostante la giovane età, ha già individuato un proprio percorso artistico in cui figurativo e astratto informale si affiancano.

“Sapere che tra le aspirazioni della maggior parte degli artisti emergenti c’è quella di esporre con la nostra associazione ci spingerà ad incrementare il nostro impegno anche affinché lo spazio a loro disposizione possa aumentare sensibilmente fin dalle prossime edizioni”, ha detto Vespaziani, che sempre a proposito della presenza dei colleghi più giovani ha aggiunto: “Incentivare la partecipazione di questi ragazzi a esposizioni come quelle promosse dalla nostra associazione significa valorizzare il potenziale creativo dei talenti in erba e spingerli a proseguire il proprio percorso, ma anche far sì che l’arte possa ricevere da loro quell’indispensabile linfa vitale e quella voglia continua di sperimentare senza la quale rischia di morire”.

“Sono fiero di poter dire – ha concluso Vespaziani, che da oltre 35 anni presiede questa storica associazione – che grazie al costante impegno dei Cento Pittori la prosecuzione dell’esposizione e la diffusione del significato della stessa continua ad essere garantita, nonostante i continui tentativi da parte di quanti cercano di frapporre ostacoli di natura diversa alla tradizione che la stessa rappresenta e che, invece, finiscono solo con l’offendere la dignità degli artisti e quella di quanti, romani e stranieri, riconoscono nell’associazione e nelle sue attività un momento significativo della storia e della cultura della nostra città”.

La rassegna – patrocinata come di consueto dal Comune di Roma, dalla Provincia di Roma e dalla Regione Lazio e divenuta ormai da tempo irrinunciabile appuntamento per appassionati d’arte, romani e stranieri – oltre a permettere come di consueto, soprattutto ai meno noti, di uscire allo scoperto per affermarsi, sarà ancora una volta occasione per analizzare e studiare i fermenti artistici che si sviluppano di continuo, per avvicinare alcuni tra i maggiori talenti del pennello attualmente presenti sul mercato e per raccogliere i diversi messaggi che ogni espositore intende “consegnare” alla collettività.

La mostra rimarrà aperta tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 21.00 (ingresso gratuito).

Cento Pittori Via Margutta: un po’ di storia

Nel 1953, nel pieno della “Dolce Vita” celebrata da Federico Fellini, il circolo di artisti raccolti attorno a Gino Zocchi, Giovanni Omiccioli, Angelo Urbani Del Fabretto e altri decise di dare vita e colore a Via Margutta, una strada che, da sempre, era stata, oltre che culla di pittori e poeti, scultori e musicisti, il loro rifugio naturale.
In questo clima di grande fermento artistico prese il via la prima edizione della rassegna “Fiera d’arte in Via Margutta”, una delle poche esposizioni su strada destinata a diventare, col tempo, un appuntamento fisso sia per gli appassionati e critici d’arte che per i romani e gli stranieri. Già questa prima edizione fu un successo, decretato anche, stando a quanto scrisse allora il RadioGiornale, “dal livello veramente eccezionale delle opere presentate, policrome negli stili e nelle concezioni, che una schiera di artisti di ogni tendenza ed età, di provata esperienza o di coraggioso tentativo, di fama già acquisita o di anonimata firma, hanno affidato al vaglio della critica e dell’opinione pubblica”.
La mostra, allestita dal Comune di Roma, arrivò a registrare negli anni un’ingente presenza di pittori (circa 600) e divenne presto una delle poche esposizioni su strada destinata a risultare, col tempo, un appuntamento fisso sia per gli appassionati e i critici d’arte che per i romani e gli stranieri.
Quando – alla fine degli anni ’60 – il Comune smise di occuparsi dell’organizzazione della Fiera, la tradizione fu ripresa da un gruppo di pittori che, risoluti a promuovere ulteriormente sia Via Margutta sia il dialogo cosciente tra artisti e pubblico, si riunì nell’associazione che appunto prende il nome dalla strada: nacque così l’ “Associazione Cento Pittori Via Margutta”.
Protagonista della vita culturale e artistica della Capitale, l’associazione continua a presentare a critici d’arte e pubblico una nutrita schiera di pittori, oltre cento artisti rigorosamente selezionati, ciascuno dei quali caratterizzato da un proprio linguaggio espressivo, una propria tecnica, un proprio messaggio da “consegnare” alla collettività, e più di 3000 lavori – tra dipinti a olio, disegni, tele, acquerelli, sculture di genere e materiale diverso – di indiscutibile livello. Il desiderio di “parlare” attraverso le proprie opere e trasmettere al pubblico le proprie emozioni fa sì che gli artisti, provenienti da ogni parte del mondo, trascorrano la maggior parte delle giornate di mostra a illustrare i lavori ai visitatori, a commentare con gli interessati ritratti e paesaggi, a discutere sulle tonalità dei colori usati o sulle scelte di tecniche e soggetti, da sempre rimasti liberi.

Oltre ai due appuntamenti ormai classici, l’associazione ha organizzato e continua ad organizzare mostre a Piazza Mignanelli, Palazzo Valentini, Piazza del Popolo, Galleria Colonna e, di recente, ha inaugurato il progetto “Via Margutta in periferia”, grazie al quale tanti cittadini che non abitano nel cuore di Roma potranno assaporare l’atmosfera che si respira in Via Margutta e vivere la piacevole emozione di sentirsi circondati dai cavalletti degli artisti. I Cento Pittori hanno, inoltre, più volte portato la loro arte a Fiuggi, Guidonia, Mentana, Cerreto Laziale e dato vita a “Via Margutta a Bolzano”, “Via Margutta a Città della Pieve” e così via in Italia. Sia nel nostro paese che all’estero sono anche sorte, sulla base dell’esperienza dei Cento Pittori, associazioni e iniziative analoghe.

Da qualche anno l’associazione è in esposizione permanente a Piazza San Callistio in Trastevere dove una cospicua donazione di opere arreda i locali del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, presieduto dal Cardinale Renato Raffaele Martino.

Un ‘Associazione artistica che conosce il valore del sociale
L’ “Associazione Cento Pittori Via Margutta” ha sempre dimostrato interesse per le problematiche legate al mondo del sociale e rivolto la propria attenzione agli anziani, agli handicappati o agli artisti indigenti.
Così, in passato, fu data occasione ai disabili di esporre le proprie opere all’interno della storica manifestazione. Qualche edizione più tardi stessa possibilità fu offerta pure a pittori disagiati e, ancora, a “colleghi” provenienti dai Paesi dell’Est europeo.
Nelle manifestazioni successive, l’attenzione dell’ “Associazione Cento Pittori Via Margutta” si rivolse al popolo somalo e agli aiuti che gli erano necessari. Nel 1992 e nel 1993, infatti, l’Associazione mise a disposizione della Croce Rossa Italiana (CRI) centoventi opere da cui fu ricavata una considerevole cifra, poi impiegata in favore della popolazione della Somalia e di famiglie italiane bisognose.
Recentemente, “Cento Pittori Via Margutta” ha organizzato una mostra all’Ospedale Fatebenefratelli (Isola Tiberina) il cui ricavato è stato interamente devoluto a un’associazione interna alla stessa struttura sanitaria e utilizzato a favore delle “genti lontane”.

In occasione delle prossime festività natalizie, l’Associazione offrirà oltre 100 pezzi realizzati dai Cento Pittori, che saranno conservati temporaneamente presso i locali della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli di Piazza del Popolo e successivamente esposti in una mostra solidale organizzata in collaborazione con la Scuola Ugo Bartolomei di Roma e con i Missionari dell’omonima Chiesa di Piazza del Popolo. Il devoluto di questa iniziativa, che fa parte del più ampio progetto “Una mano per l’altro: Missioni nel Mondo”, ha come unico obiettivo una raccolta di fondi finalizzata a sostenere le opere dei Missionari nel Mondo, impegnati tra l’altro nella realizzazione di “scuole di villaggio” in paesi dell’Africa centrale, dell’Asia e del Sud America, e ancora a contribuire al restauro di due opere d’arte risalenti al 1800 e presenti nella Chiesa romana di Santa Maria dei Miracoli di Piazza del Popolo.