Expo non solo non è stato un flop, ma al contrario il suo successo crescente è contagioso e meritato. Tanto che per organizzare una giornata e dare un senso alle ore passate tra cardo e decumano, è necessaria un pò di strategia.
Tutto quanto è necessario sapere per organizzare una giornata in Expo nel suo ultimo mese di apertura, e godersela!

Expo ottobre 2015

Partiamo dai mezzi per raggiungere il sito espositivo: il modo migliore è senz’altro la metropolitana o il treno, che conducono direttamente agli ingressi principali. Ma è possibile accedere anche dal retro, dall’ingresso di Roserio, arrivando in auto, oltre il quale vi sono svariati parcheggi comodi a pagamento.

Gli orari: giunti all’ultimo mese di esposizione, il sito espositivo apre tra le 9 e le 10 in base al flusso di persone, i padiglioni aprono invece alle 10. Trovarsi quindi agli ingressi già alle ore 9 è la miglior cosa per sfruttare il tempo a disposizione. Tra le 10,30 e le 12 c’è il picco di affluenza agli ingressi, con possibile code per i controlli. Da tenere conto che il momento migliore per apprezzare l’esposizione, quanto ad affluenza, per tutti i padiglioni è tra le 18 e le 20, ovvero quando chi è entrato dal mattino è ormai a fine giornata e ancora non è arrivato il massimo degli ingressi serali: chi entra con il serale, dalle 18, in genere si reca direttamente nei ristoranti.

Expo ottobre 2015

A tal proposito, se avete una sola giornata a disposizione, restate almeno fino alle 20,30 per vedere lo spettacolo in notturna dell’Albero della Vita; altrimenti è preferibile andare la sera prima per apprezzare lo spettacolo dell’Albero e una suggestiva passeggiata in notturna, e utilizzare il giorno successivo per la visita ai padiglioni.
I biglietti: si trovano svariate offerte online e persino nei supermercati, cosa che rende accessibile la visita ormai davvero a tutti. Anche i gestori telefonici hanno offerte a prezzi convenienti.

Il giorno: mercoledì e giovedì sono senz’altro i giorni più vivibili, bollino nero sui sabati rimasti!
Lo zaino: leggero ed essenziale. Portate una bottiglietta di acqua che potrete riempire nuovamente alle decine di case dell’acqua gratuite in giro per il sito espositivo, fresca naturale o frizzante; la macchina fotografica, lo smartphone (il wifi è gratuito) e gli effetti personali, non serve altro!

Expo ottobre 2015

Camminerete molto, quindi indossate scarpe più che comode e vestitevi “a cipolla”, ormai mattina e sera fa fresco ma di giorno può fare anche caldo, nelle giornate di sole. Se le previsioni danno pioggia è sufficiente una giacca impermeabile, un cappellino e al più un ombrello pieghevole. Con pioggia moderata è comunque possibile godere di una buona visita, essendo la gran parte del padiglioni al coperto e il decumano per lo più coperto.

Ma cosa fare una volta entrati?

La prima cosa da fare, se amate i souvenir, è acquistare il passaporto Expo. Non serve ad altro che a farsi apporre il timbro in ogni padiglione del paese visitato. Non si vince nulla, ma è un gran bel ricordo.
Poi guardatevi intorno e cercati i volontari, riconoscibili dalla maglietta e prendete una mappa gratuita dei padiglioni, con la quale orientarvi. Potete anche farla timbrare in ogni padiglione visitato, se la preferite al passaporto.

Il sito espositivo è composto da due assi principali che si incrociano tra loro. Il più lungo, il Decumano, misura 1,6 km, mentre il Cardo (qui la visita virtuale), che lo incrocia e lungo 350 metri, accoglie la proposta espositiva del Paese ospitante, l’Italia. In fondo al Cardo c’è l’Albero della Vita, accanto a Palazzo Italia, il padiglione tutto bianco intrecciato.

Expo ottobre 2015

Lungo il Decumano ci sono, numerati e riconoscibili dalla bandiera, i vari padiglioni degli oltre 130 Paesi ospitati da Expo. Oltre ai padiglioni dei singoli paesi troverete anche i Cluster: sono aree tematiche condivise da più nazioni, inerenti il tema del cluster. Cacao, riso, caffè sono alcuni dei cluster.

Oltre a cluster e padiglioni, lungo il Decumano si intervallano le “stecche”: edifici in legno con tutti i servizi, dai bagni ai bar ecc.
Infine vi sono aree e padiglioni dei partner Expo, dalla Kinder alla Coca Cola, che offrono anch’essi visite interessanti.

Mangiare: non è affatto vero che mangiare in Expo sia costoso, dipende sempre da cosa si sceglie. Le possibilità sono a decine, dalla pasta alla pizza, dai panini ai cibi orientali, piatti regionali e bio, vegan e pasti per celiaci. Si può mangiare nei ristoranti dei padiglioni piuttosto che negli street food, nei cluster o nei vari punti ristoro sparsi pressochè ovunque. Non mancano gelaterie e dolcetti qua e là! Inoltre vi sono ristoranti di chef stellati nonchè showcooking e degustazioni, verificate sull’App ufficiale tra gli eventi del giorno.
Non mancano aree picnic e aree relax, punti per ricaricare gli smartphone, sedute di ogni tipo da mollette giganti a cuscinoni, da gradinate sulle vie d’acqua a divanetti a forma di gianduiotto!
Non ripartite senza aver provato un te speziato, un cibo orientale e un dolce di un Paese che non conoscevate!
Expo è anche un percorso dei sensi: godetene.

Expo ottobre 2015

Veniamo ai padiglioni. Su quali puntare?

Giunti nei giorni di maggiore affluenza, è bene sapere su quali non puntare, pena almeno mezza giornata in coda. I padiglioni più gettonati sono Kazakhstan (20 minuti di visita), Giappone (50 minuti di visita) ed Emirati Arabi (circa 45 minuti di visita), oltre a Palazzo Italia. Se volete vedere questi rassegnatevi a un minimo di due ore ciascuno, se siete tra i primi ad arrivare! Altrimenti si arriva anche a 6/7 ore di coda. Il consiglio quindi è di evitare questi padiglioni e dedicarsi alla visita di paesi meno gettonati ma non per questo meno interessanti, e alla visita dei cluster.

Partite dal Padiglione Zero, la base del sapere. Non c’è mai fila in quanto è un flusso che scorre, ed è molto molto interessante. Sulla grande facciata principale si legge il motto in latino “Divinus halitus terrae”, ovvero Il respiro divino della terra. La sua copertura architettonica rappresenta idealmente delle porzioni di crosta terrestre. Quanto l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura e i rituali del consumo, sono il punto di partenza per qualsiasi progetto futuro. Partirete cosi dall’Archivio della Memoria: un grande archivio di legno con la struttura di un’antica biblioteca in stile rinascimentale. I tanti cassetti rappresentano la memoria conservata dei rituali e delle usanze alimentari che si sono susseguite nei millenni. E’ possibile fare un tour virtuale online.

Incamminiamoci adesso lungo il Decumano, per una visita tra i padiglioni con meno code.
Nella prima parte del Decumano segnaliamo l’Angola, con un percorso di attività interattive al suo interno e una bellissima terrazza panoramica; il Nepal è un viaggio tra le loro architetture tradizionali in legno, tutte scolpite a mano. Visitatele in silenzio, per goderne l’atmosfera.

Expo ottobre 2015

In Irlanda si può imparare molto su questa isola verde e scattare una foto con un grande trifoglio. In Belgio il viaggio è tra scintillanti diamanti e profumi di cioccolato, con un percorso semplice e ricco di spunti come la coltura idroponica e aquaponica; non manca al termine della visita uno spazio per chi desidera bere una buona birra d’abbazia.

Fermatevi a visitare il Regno Unito che ha un tema particolare: le api. Dopo un percorso tra prato e frutteto si entra in un alveare architettonico, realmente connesso con un reale alveare nel Regno Unito, il resto scopritelo voi!

Il bel padiglione dell’Ungheria presenta le virtù delle acque minerali, naturali e termali ungheresi, enfatizza il fatto che è un Paese Ogm-free, presenta un sofisticato sistema IT per la tracciabilità dei prodotti alimentari. In questo Padiglione, che si ispira nella parte centrale all’Arca di Noè, simbolo di salvezza degli esseri viventi, mentre le due estremità laterali richiamano i tamburi sciamanici, è disponibile per i musicisti un pianoforte ad alta ingegneria. E’ un luogo perfetto dove fermarsi a rilassarsi un pò! Se alzate lo sguardo al suo interno noterete migliaia di trecce di peperoncini appesi, come potevano apparire decorative nei giardini dei castelli dei nobili: la paprika polverizzata è una spezia fondamentale per la cucina ungherese, è una vera “Hungarikum”. Non esiste un piatto ungherese senza la paprika.

In Spagna è possibile partecipare alle degustazioni offerte dalle sue regioni che si alternano nelle varie settimane. In genere sono alle 13 e 15, ma andate, chiedete e prenotatevi. Il Padiglione, che a una visita distratta può sembrare deludente, inizia con un’istallazione a forma di valigia che rappresenta l’inizio del viaggio di un cuoco e degli alimenti fondamentali per la cultura culinaria spagnola. Per far riflettere sul viaggio che gli alimenti compiono prima di arrivare nel piatto, i visitatori nella sala del linguaggio di sapore iniziano il percorso immaginario di un cuoco e del suo quaderno degli appunti; una volta aperta la valigia gli appunti sono sparsi ovunque. La visita si conclude nella sala dei piatti che attraverso gli schermi riassume tutte le caratteristiche spagnole, con un elogio del tempo dedicato al mangiare insieme. Osservate la parete: il viaggio si conclude con la chiusura della valigia dello chef, dove rientrano tutti i suoi appunti.

Expo ottobre 2015

Oltrepassiamo il Cardo e nella seconda parte del Decumano fermatevi a visitare l’Austria dove è il fresco del bosco ad essere protagonista, con il tema dell’aria. Il Marocco offre invece una visita sensoriale, con il caldo vento del deserto, profumi di frutta e spezie; dietro il padiglione è stato creato un giardino con palme, olivi e aranci dove si possono assaggiare dolci tipici marocchini. E’ anche possibile acquistare prodotti tipici come l’olio di argan, l’olio d’oliva, lo zafferano, i vini locali e il miele.

Il Quatar è altrettanto interessante, con effetti spettacolari! Nello spazio del Padiglione, a forma di cesto, il jefeer, è possibile assistere a uno spettacolo interattivo. Il design richiama il mercato tradizionale, il souq, con i suoi percorsi interni dalle forme arabeggianti. Questo padiglione ha anche un vero e proprio spazio bambini con tante attività e offre tatuaggi gratuiti all’hennè, ma dovrete mettervi in fila!

In Turkmenistan c’è un piccolo cinema 5d al piano superiore: andate e prenotate la vostra esperienza, non è il Kazakhstan ma vale la pena! Inoltre sul tetto c’è anche un autentico yurta tradizionale, un’abitazione mobile adottata da molti popoli nomadi dell’Asia tra cui mongoli, kazaki e uzbeki.

In Indonesia, il più grande arcipelago del mondo con oltre 17.500 isole, che si estende per più di 5.000 miglia da ovest a est, si può imparare molto sul mondo delle spezie. La vita indonesiana si basa sull’armonia e sulla tolleranza e il motto nazionale è “Bhinneka Tunggal Ika”, cioè uniti nella diversità.

Expo ottobre 2015

Risaliamo il Decumano sull’altro lato.
L’Oman è rappresentato da una cittadina che richiama le architetture tipiche del sultanato, dove l’acqua è il bene più prezioso; ottimo anche il suo ristorante.
Passiamo a visitare la grande piccola Estonia con le sue altalene, un modo per trasformare l’energia cinetica creata al piano terra in energia elettrica utilizzando queste oscillazioni, comprendendo così quanta energia sia necessaria per le semplici azioni di ogni giorno, come ricaricare un telefono o accendere la luce. L’Estonia è un paese giovane e altamente informatizzato, molto attento al tema delle risorse. Al primo piano è allestita una mostra sui settori estoni più importanti, dove i visitatori possono scoprire tutto sui risultati raggiunti dal Paese; inoltre c’è un bar dedicato alla segale, alla birra artigianale e ai distillati locali. Il secondo piano mostra una parte della natura estone, comprese piante e alberi caratteristici dei Paesi nordici; i visitatori possono conoscere gli uccelli estoni e osservare la vita degli animali attraverso telecamere nascoste.

Entrate in Russia, non senza prima aver scattato una foto sul riflesso dello specchio in alto! Il percorso al suo interno è molto interessante e prevede degustazioni di cibi e bevande tipiche, che cambiano secondo il giorno e l’orario di visita.

In Slovacchia è possibile fare un viaggio con la realtà virtuale. E’ un luogo dove ricaricarsi: l’area relax esterna – composta da un cubo di listelli di legno con una cascata che alimenta un sistema di mulini – ospita delle sedie a sacco dove è possibile alimentare i propri smartphone e tablet.

Il Kuwait offre un padiglione molto interessante con un percorso particolare per i bambini. Al termine della visita c’è un grande spazio dedicato alla ristorazione che, circondato da colture idroponiche all’esterno (pomodori, fragole, insalate), è arricchito da elementi tipici dei souk arabi e da un grande focolare al centro, consentendo ai visitatori di rilassarsi e gustare i sapori della cucina tradizionale kuwaitiana. Da non perdere il te alla menta. E’ un padiglione bellissimo con le luci della sera.

Le risorse sono il tema della Svizzera (Ce n’è per tutti?) e se per le torri non trovate posto (la visita si prenota gratuitamente online), andate comunque a visitare le due mostre al piano terra: ci sono un bellissimo modello in granito del San Gottardo e un percorso espositivo interattivo sul rapporto tra alimentazione e cervello molto interessante. In alcuni giorni e orari è anche possibile partecipare a laboratori di cioccolato nel kids corner.

La visita del Padiglione della Francia è un giro tra i profumi di pane appena sfornato e spesso vi sono assaggi gratuiti. Entrando da un labirinto-giardino, che riproduce tre paesaggi agricoli, si arriva un’ampia grotta, che rende l’esposizione francese una sorta di percorso iniziatico. In una volta interamente ricoperta di vegetazione, prodotti tipici francesi e utensili per la cucina, sono mostrate le soluzioni per “Produrre di più e meglio”. L’ultima sezione è dedicata a “Piacere e salute”, e invita i partecipanti a riscoprire il piacere di cucinare e mangiare come ricompensa per gli sforzi sostenuti nel percorso, con una distesa di slogan che incoraggiano ad agire meglio per il futuro del cibo.

L’Olanda non ha un padiglione nel senso classico del termine: è un vero luna park all’aperto, con attrazioni come un percorso tra gli specchi, una ruota panoramica e street food da provare, tra cui le mitiche patatine che competono con quelle del Belgio. Condividere, sviluppare, crescere, vivere: questa è la giovane e creativa attitudine olandese, secondo Paese esportatore mondiale di cibo. Molte aziende olandesi e istituzioni della conoscenza sono leader mondiali in vari settori legati al cibo. La sera è un ritrovo imperdibile, anche per ballare con dj set!

La Polonia offre una visita in un “giardino magico” tra farfalle al piano superiore. Dal suo centro si sviluppa uno stretto e tortuoso sentiero intervallato da alberi di mele. Il riflesso degli alberi negli specchi crea l’illusione di uno spazio vasto e infinito e allo stesso tempo enfatizza l’atmosfera magica del luogo. Partendo dall’interno della “mela”, i visitatori sono guidati fino al piano terra del Padiglione, dove continua la storia dell’economia polacca con grafiche animate e proiezioni. Al piano inferiore tante attività: c’è un vero plastico ferroviario funzionante interamente di cioccolato con un vero trenino di cioccolato; un laboratorio di braccialetti di legno e possibilità di creare una tisana, nonchè un cinema dove sono proiettati video sulla storia del Paese.

Expo ottobre 2015

Nei cluster si impara molto!

Quello del Cacao è una immersione nella golosità, con una ricca fontana di cioccolato in Costa d’Avorio. Antistante il cluster del Riso cresce reale riso, nelle cui didascalie è possibile sapere tutto su ogni tipo differente di riso. Nel cluster dei Tuberi è possibile persino assaggiare il frutto del baobab, il vero albero della vita!
Il cluster del Caffè è una esperienza tra sapori e profumi. Provate quello del Kenya!
Il cluster del bio-mediterraneo vi sorprenderà e in Egitto, dopo un viaggio virtuale, potrete ritrovarvi vestiti da faraoni!

E’ solo qualche spunto per una visita che coinvolga in primo luogo da un punto di vista emozionale: non correte, soffermatevi, leggete, assaporate, ascoltate. Chiedete ai ragazzi e alle ragazze dei vari padiglioni, saranno lieti di darvi spiegazioni.

Vi sono poi moltissime altre cose da fare e scoprire: dal parco della biodiversità dove è possibile fare una visita con gli agronomi ( prenotando prima, online) al supermercato del futuro, dalla mostra “Il Tesoro d’Italia” a cura di Vittorio Sgarbi ai laboratori di Cascina Triulzia o gli spazi Slow food.

Non fermatevi quindi ai padiglioni più gettonati, andate a scoprire quanto di altro offre questa esposizione, e c’è davvero molto!

Kids friendly

Per i bambini da non perdere, oltre a quanto esposto, il percorso Kinder e soprattutto il Children’s park: qui son da visitare persino le toilettes! Non c’è mai troppa coda ed è molto bella la visita alla Unione Europea con tanto di cinema 4d, giochi interattivi e omaggio finale e la Fabfood sul cardo, con tanti giochi interattivi.
Le facilitazioni per chi arriva con bimbi piccoli sono tante e vanno da file riservate più rapide (solo per la famiglia e solo a chi ha bimbi molto piccoli), ai bagni Chicco con il necessario per il cambio a disposizione, al noleggio dei passeggini in loco. I punti di ristoro Eataly, Tracce, Chiccotosto, Viavai, Let’s a toast, Aroma prevedono un servizio “Baby Friendly”, provvisti di seggiolini, scalda biberon e scalda pappa.

Ricordiamo che l’ingresso sotto i tre anni è gratuito ma bisogna ritirare il biglietto omaggio disponibile solo in biglietteria (non è possibile online).
Negli info point è possibile ritirare il braccialetto anti smarrimento su cui scrivere il nome e il numero di telefono dei genitori nonchè una family map appositamente pensata per evidenziare quanto di più adatto ai bambini.

Restare informati

Sul sito e sull’App di Expo (Apple, Android) è possibile consultare gli eventi organizzati per ogni giorno, e sono davvero tanti!
C’è anche un servizio whatsapp: basta mandare un messaggio con scritto Go Expo al numero +39 3356709864 per ricevere informazioni in tempo reale su esibizioni, conferenze, national days e altro ancora.
Molti padiglioni hanno propri siti internet, pagine facebook, twitter e altri canali social per approfondire la conoscenza del paese e delle tematiche di Expo.

Probabilmente il vero tema di questa Expo non è tanto Nutrire il pianeta, ma prima ancora la conoscenza e la condivisione tra le persone, l’aspetto sociale ed emozionale che ci lega soprattutto quando ci sediamo a tavola insieme, in tutto il Mondo.

Buona visita e benvenuti a Milano Expo 2015!