Ogni anno a Nocera Umbra, durante la prima settimana di agosto, si svolge il suggestivo Palio dei Quartieri. Noto anche come “Palio della rinascita”, l’evento richiama nella città delle acque migliaia di persone e dal 2008, a più di dieci anni dal terremoto che ha costretto gli abitanti all’esodo in periferia, torna finalmente nel suo palcoscenico naturale, il centro storico. L’appuntamento per il 2008 è dal 4 al 10 agosto. Il Palio viene disputato con sfide di abilità sportiva come la corsa equestre e la corsa a piedi, tra Borgo S. Martino – che ambienta la sua storia nel periodo compreso tra Xiv e Xv secolo – e il Borgo S. Croce che invece trae spunto dal Xix e Xx secolo.

A confronto due epoche (1350-1450 e 1820-1920) e due coppie simboliche di colori: il giallo dei campi di grano e il blu delle fresche acque di Nocera per il quartiere Borgo San Martino; il rosso, simbolo del coraggio e il verde della speranza che non muore in nessun momento della storia per il quartiere Porta Santa Croce. Durante tutta la settimana, i due Quartieri che si contendono il Palio si danno battaglia lungo le vie della città nelle sfilate storiche, nella riproduzione storica figurata di momenti di vita quotidiana del passato e nelle taverne per la realizzazione di antiche ricette, fino agli attesi giochi sportivi della domenica (gare equestri e podistiche). Tutte le sere la città si trasforma con ambientazioni e rievocazioni storiche nelle antiche botteghe di arti e mestieri, i cortei e le sfilate in abiti d’epoca, le mostre d’arte e di fotografia. Alle figurazioni teatrali che rivivono lungo le vie del centro storico si aggiunge anche la rinascita di sapori antichi e dimenticati, oggetto di una vera e propria disfida culinaria nelle taverne. Il giorno più sentito da tutti i contradaioli di ogni età è la domenica, quando si disputa ´Il Roccio´, gara equestre a cui partecipano cinque contendenti di ciascun Quartiere, che premia tanto la velocità dei cavalli quanto l´abilità dei cavalieri nell´infilare con una lancia il “roccio”, un anello di circa 30 cm. di diametro, posto a 3 metri di altezza. Segue la sfida più attesa e significativa del Palio, quella della “Dama infedele”, ispirata ad un fatto di sangue del 1421. In quell´anno, infatti, Orsolina, moglie de castellano della Rocca di Nocera Ser Pietro di Rasiglia, fu accusata di aver commesso adulterio con Nicolò Trinci, della nobile famiglia folignate. Accecato dall’ira Ser Pietro invita i Trinci a Nocera e li uccide nel sonno; si salva dalla strage solo Corrado Trinci che, per vendicare la morte dei suoi familiari, metterà a ferro e fuoco tutta la città. La gara si disputa la sera e consiste in una corsa a piedi con quattro tratti di staffetta podistica e tre di corse della portantina lungo le vie del centro cittadino.

Unica nel suo genere, la competizione della portantina è particolarmente suggestiva: quattro atleti per ogni quartiere portano sulle spalle una pesante portantina su cui è seduto il cosiddetto “priore” Le due gare si basano sulla velocità, sulla potenza e sulla resistenza degli atleti, ma elementi fondamentali per la vittoria sono i possibili tradimenti delle dame, fatalità che possono determinare la vittoria finale del palio conteso. Infatti il quartiere che vince ogni frazione di gara ha il diritto di rompere una delle due brocche in mano alle due dame presenti su ogni tratto di gara, che contengono un fazzoletto con i colori dei due quartieri: se si rompe la brocca con il fazzoletto dai colori dell’altro quartiere il punto verrà assegnato all’avversario.