Ancora una volta, domenica 29 aprile, la Compagnia di San Giorgio e il Drago con i suoi attori e figuranti farà vivere a grandi e bambini una giornata di grande fascino, riportando fra le antiche mura del castello, in un’atmosfera tipicamente da Medioevo, le antiche gesta del Signore degli anelli, ispirate alla trilogia dello scrittore inglese J. R. R. Tolkien.

Gli appassionati del fantastico sono sempre più in Italia e si aggirano intorno ai 5 milioni di persone; quelli che seguono in particolare i libri di Tolkien sono 2 milioni. Alla Rocca di Angera, in uno scenario naturale suggestivo, intere famiglie potranno partecipare e interpretare la saga in prima persona, vestendosi con costumi preparati per l’occasione e seguiti da personale specializzato. Frodo Baggins e i suoi amici Gandalf, Merry, Pipino e tutti gli altri della compagnia rivivranno per l’occasione garantendo una giornata di grande divertimento.

Apertura ore 9, ultimo ingresso ore 17,30. Per informazioni: tel. 0331.931300

I GLICINI ALL’ISOLA MADRE BORROMEO – Fino al 6 maggio i visitatori che giungono numerosi all’Isola Madre potranno ammirare l’eccezionale fioritura di glicini, favorita anche dal bel tempo. La collezione è la prima creata in Italia e ha ben 25 anni: la sua particolarità è la ricerca di nuances particolarmente delicate nei colori, che sfumano dal bianco al rosa pallido, al rosa più intenso, al porpora al lilla. Una dalle maggiori curiosità del glicine è che in alcune specie i rami si avvolgono in senso orario, in altre all’opposto. Per spiegare questa curiosità bisogna ricordare che le piante originarie dell’emisfero boreale (a nord dell’Equatore) si avvolgono tutte in senso antiorario mentre quelle originarie dell’emisfero australe (a sud dell’Equatore) in senso orario.

Ci si potrebbe pertanto chiedere per quale motivo la W. Floribunda e la Millettia japonica si avvolgono in senso orario pur trovandosi in Giappone nell’emisfero boreale. Il motivo va ricercato nel fatto che milioni di anni fa il Giappone si trovava nell’emisfero australe e nei secoli galleggiando sulla crosta terrestre si diresse progressivamente verso nord alla velocità di qualche centimetro all’anno, non dando quindi tempo alla sua flora di adattarsi alle mutate condizioni climatiche.

IL GIARDINO BOTANICO – Sta tornando a vivere il giardino botanico dell’Isola Madre, devastato parzialmente dalla tromba d’aria abbattutasi alla fine di giugno dell’anno scorso. Ricordiamo che un’intera porzione dell’isola ha subito una distruzione pressoché totale, che ha comportato lavori complessi di ricostruzione e un costo, da parte della famiglia Borromeo, di alcune centinaia di migliaia di euro. Perfino il cipresso del Cashmir, esemplare unico al mondo, era stato completamente sradicato ed è stato rimesso a dimora con una serie di tiranti, così come altre piante di alto fusto. Sono state inoltre sostituite oltre 200 piante che erano andate distrutte.

Informazioni: www.borromeoturismo.it