Il patrimonio artistico di una città e di un territorio non è circoscrivibile unicamente ai capolavori comunemente riconosciuti ma comprende tutto un contesto di testimonianze che documentano una presenza radicale della cultura artistica nella nostra comunità. E testimone di tale cultura è l’artigianato artistico, che in una mostra intitolata “Artiarte 2007”, promossa dall’Assessorato provinciale all’artigianato e cooperazione ed ospitata nella Sala di rappresentanza del Palazzo della Regione, presenta il meglio di un settore che è sì in difficoltà ma che crede in se stesso, che è consapevole di rappresentare anch’esso un elemento costitutivo dell’identità del territorio e che ha voglia di giocare un proprio ruolo nella promozione del Trentino.

Artiarte 2007 è stata inaugurata poco fa – di fronte ad un numeroso pubblico desideroso di scoprire la bellezza e le novità degli oggetti realizzati dai migliori artigiani artisti trentini – dai vertici dell’Associazione Artigiani della Provincia di Trento, la vicepresidente comprensoriale Ivana Bridi, il presidente del Consorzio artigianato artistico e di qualità Marco Sala, il presidente vicario Tullio Uez, il responsabile dell’Ufficio studi Franco Grasselli, e dall’assessore provinciale all’artigianato e cooperazione Franco Panizza.

Il percorso espositivo di Artiarte 2007 si snoda all’interno della Sala di rappresentanza del Palazzo della Regione in Piazza Dante a Trento, e rimarrà aperto fino 9 giugno con orario continuato 10-19. Un percorso concepito e voluto per mostrare la qualità raggiunta dagli artigiani artisti trentini ma anche per favorire l’incontro tra gli stessi artigiani, quelli che aderiscono al Consorzio artigianato artistico di qualità (24 quelli presenti in mostra) e quelli esterni al consorzio. La mostra è divisa in dieci sezioni: scultura, sacro, ferro, rame, oro e argento, ceramica, vetro, arredo e complementi, tessili e abbigliamento e illustrazione, decorazione. La commissione che ha scelto le opere, presieduta da Anna Maria Marchionne, ha individuato 54 artigiani/artisti sui 61 candidati. Le 110 opere scelte per l’esposizione tra le 185 candidate sono rappresentate in un catalogo della mostra.

“L’artigianato artistico trentino – ha sottolineato l’assessore Panizza – vanta una lunga tradizione e presenta una realtà eterogenea, costruita da molteplici ambiti produttivi nei quali spiccano qualità professionali, creatività, originalità, imprenditorialità, capacità di trasformazione e flessibilità aziendale. E’ un settore che sta dimostrando di saper mettere in atto le sinergie necessarie per innovare, con testimonianze e segni della contemporaneità, la grande eredità della nostra cultura e della nostra storia. Con questa mostra vogliamo dimostrare che l’artigianato artistico trentino è di valore e rivendicare per questo settore il diritto ad essere riconosciuto e valorizzato come elemento d’eccellenza nella promozione del nostro territorio”. L’artigianato nel suo insieme e particolarmente quello caratterizzato da una sensibile vocazione artistica, rappresenta un fattore di continuità e di crescita economica e culturale nella storia e nel costume della nostra terra. In specifico, per quanto riguarda l’aspetto economico, la bottega artigiana e i suoi prodotti sembrano acquistare un valore ancora più significativo in una società che sempre più propone un modello di larghe produzioni e distribuzioni.

“Gli organizzatori di Artiarte2007 – ha aggiunto il presidente del Consorzio Marco Sala – hanno saputo cogliere il valore di un importante momento in cui offrire la possibilità ad un vasto pubblico – basti pensare che parte dell’esposizione potrà essere visitata per alcuni giorni anche dagli ospiti del Festival dell’Economia 2007 – di avere una lettura estesa e approfondita di quanto nel nostro territorio viene proposto nel settore dell’artigianato artistico”. La mostra vuole essere da una parte, una vetrina dei prodotti artistici trentini dove qualità e tradizione sono gli elementi caratterizzanti, dall’altra, un’occasione per un’analisi delle tendenze della produzione settoriale, delle sue innovazioni linguistiche e dello sviluppo di nuove idee.