Per tutto il mese di luglio Grado ospita l’annuale rassegna gastronomica dedicata al pesce azzurro. La scelta è più vasta di quanto si pensi: dall´acciuga all’aguglia, dall’alosa alla cheppia, dal lanzardo alla palamita, dalla sarda allo sgombro fino al tonno.

Il pesce azzurro del Golfo di Trieste, considerato in assoluto il più buono e saporito per l’elevata salinità e la relativa profondità delle acque, diventa il protagonista delle creazioni degli chef dei migliori ristoranti della città vecchia, che creano delizie per gourmet accompagnate a ottimi vini. Riuniti sotto il marchio “Ristoranti del Castrum”, i sei ristoranti più famosi del centro si propongono di salvaguardare la tradizione dei cibi dell’isola, puntando sull’ottima qualità degli ingredienti e rivalutando anche i prodotti meno pregiati del pescato. Questi locali, ubicati tutti tra calli e campielli del centro storico, nella loro carta dei vini privilegiano soprattutto i bianchi del Friuli Venezia Giulia senza trascurare le migliori etichette nazionali e internazionali.

Ogni anno la Festa del pesce azzurro si intreccia con i festeggiamenti dei S. S. Patroni Ermacora e Fortunato (12 luglio). Per l’occasione l’associazione dei “Portatori della Madonna di Barbana” organizza nel centro storico di Grado la tradizionale “Sardelada”, una vera e propria festa ai piedi del campanile del Duomo per immergersi nella tradizione musicale locale e apprezzare le pietanze più semplici e gustose, come i sardoni (alici) e le sardelle: il prelibato pesce azzurro pescato a Grado. “Sardele roste” e “sardele in savòr”, piatti semplici e della tradizione, vengono degustate in una cornice storica di grande effetto: quella del Castrum gradense (V sec. D. C. ), l’antica fortificazione che in tempi lontani proteggeva l’abitato dagli attacchi esterni.

Per scoprire in prima persona la vera anima di Grado e assistere alla pesca del pesce azzurro in Laguna a bardo delle batele, le tipiche imbarcazioni lagunari, basta prenotare un’uscita in barca contattando il Sig.Zuliani allo 0431 83651.

Prezzi bassi, alta cucina: la “bistromonie” sbarca a Grado
La magnifica ristrutturazione di piazza Duca d’Aosta e delle vie del centro storico ha stimolato l’apertura di nuovi di locali che puntano su una nuova formula di servizio: quello veloce del bistrot senza trascurare la qualità del grande ristorante, declinando tradizione e innovazione. Questo nuova idea di cucina si chiama “bistromonie”, perché unisce due termini: “bistrot” e “gastronomie”. Il concetto si basa su un servizio in sala ridotto all’osso (niente maître né sommelier), carta dei vini breve ma sapiente, tecnica elevata in cucina, grande qualità degli ingredienti. Si pranza e si cena all’aperto, nella cornice del centro storico in perfetta armonia con l’ambiente, anche fuori dagli orari consueti. I nuovi locali hanno nomi legati alla tradizione. www.grado.info