Si intitola Fili magici-Ricami del Piemonte e d’Italia la mostra che sarà allestita dal 23 al 25 maggio al Castello di Vinovo (in piazza Luigi Rey) per iniziativa del Comune, della Pro Loco, delle Scuole Tecniche San Carlo e dell’associazione Il Quadrifoglio.

Sarà possibile ammirare ricami e merletti eseguiti da alcune delle migliori scuole e artiste italiane. Passeggiando tra ricami e merletti, il pubblico potrà inoltre incontrare le nobili donne sabaude e… il loro tempo, ammirando costumi (e altri oggetti) del Settecento, proposti dall’associazione “Campo dell’Arte” di Rivoli in vere e proprie scene di vita a corte. Il tutto sarà poi abbellito da decorazioni floreali e bonsai (a cura del maestro Giovanni Genotti) e decorazioni “bricofleur” (curate dalla maestra Delfina Borgo).

Gli allievi della Sezione Moda delle Scuole Tecniche San Carlo presenteranno abiti del ‘900. “Negli ultimi anni la Provincia di Torino ha censito le scuole e le associazioni che sul nostro territorio si dedicano alla valorizzazione degli antichi ricami. – spiega il Presidente, Antonio Saitta – Da Torino a Susa, da Chieri a Collegno, è tutto un fiorire di gruppi, di persone appassionate e competenti, a cui va il merito di conservare la memoria e riproporre all’attenzione del pubblico tecniche, materiali e abilità artistiche che hanno reso famoso in tutta Europa il Piemonte.

La manifestazione, a cui diamo un notevole sostegno organizzativo, offre l’occasione per un incontro tra le associazioni del Torinese e quelle del resto d’Italia. Saranno presenti gruppi provenienti da 11 regioni italiane e avremo anche due gradite ospiti francesi”. Gli appuntamenti – venerdì 23 maggio inaugurazione alle 18 – sabato 24 maggio alle 14,30 il pianoforte di Lilly Franzolini e l’arpa di Michela Marcacci tracciano un filo melodico tra i saloni del Castello, che accompagna i visitatori in un percorso storico-stilistico alla scoperta delle origini del ricamo -domenica 25 maggio alle 16 nella Sala della Biblioteca conferenza della contessa Consolata Beraudo di Pralormo sul tema “Origini storiche e recupero di un ricamo piemontese settecentesco: il Bandera”. Sarà presente l’Assessore provinciale alle Pari Opportunità e Relazioni internazionali, Aurora Tesio. L’associazione “Campo dell’Arte” propone danza, canto, teatro e animazione in stile settecentesco.

Le Scuole e associazioni censite dalla Provincia di Torino “Amici del ricamo Bandera” di Chieri, “Tradizioni piemontesi” di Collegno, Università della Terza Età di Collegno, “Giaveno Ricama”, “Ricamare a Lanzo”, “Dipingere con l’ago” di Moncalieri, “Il Quadrifoglio” di Pino Torinese, “Castellinaria” di Porte, “Scuola Italiana di ricamo Bandera” di Pralormo, Università della Terza Età di Sant’antonino di Susa, “Ricami d’arte Bandera Valle di Susa” di San Giorio, “Artes” di Santena, “Centro Adelaide Studi Arti Femminili” di Susa, “Scuola di Margherita Goglino” di Torino. Altre scuole, associazioni e singoli artigiani presenti al Castello di Vinovo Sig. Fusetti di Angrogna, sig. Martin di Asti, sig. Corradini e Capone di Borgosesia (Vc), sig. Ballesio di Buttigliera Alta, “Il laboratorio di Nonna Ada” di Carmagnola, “Dronero ricama” di Dronero e Caraglio (Cn), “Torri, torcetti e trine” di Rivarolo, “I passatempi di Griselda” di Saluzzo (Cn), sig. Lanfranco, Niccolai e Tolstokoulakova di Torino, “Magia di punti” di Sanremo (Im), “Point de Marque” e sig. Piacitelli di Milano, sig. Pettazzi di Robecco sul Naviglio (Mi), “Pordenone ricama”, “Trieste ricama”, “Filofilò” di Verona, “I merletti di Antonella Cantelli” di San Marino di Bentivoglio (Bo), sig. Paola Negri di Parma, “Reggio ricama” di Reggio Emilia, “Club Ricamo di Casale” di Casalguidi (Pt), “Il laboratorio tessile di Alice” di Castiglion Fiorentino (Ar), “Il club del punto in croce” di Firenze, “Trasimeno ricama” di Corciano (Pg), “Ars Duemme” di Orvieto (Tr), “Merletto di Orvieto”, sig. Oreglia e sig. Iannini di L’aquila, sig. Argese di Mentana (Rm), “Cbc Needlepoint” di Roma, sig. Perreca di Bacoli (Na), sig. Gurrieri di Ragusa. Ospiti francesi Madame Bernadette Baldelli e Madame Magalì Lafond.