Percorso espositivo da sentire e toccare, nato da un’idea del dott. Giuseppe Rivalta e Lamberto Monti, dell’associazione Parco Museale della Val di Zena.

Siamo nel territorio del comune di Pianoro (Bologna), nella Val di Zena, località Tazzola, uno dei pochi luoghi in Emilia Romagna e in Italia ad aver mantenuto in gran parte conservata e tutelata la propria identità ambientale e storica.
Ancora oggi la Val di Zena permette di scoprire scenari aperti incontaminati, con la presenza di piccoli borghi antichi, come appunto il borgo medievale di Tazzola, di cui si hanno le prime notizie attorno all’anno 1000.

All’interno di un’antica stalla in sasso, restaurata con la terra cruda, si è ottenuto uno spazio dove conservare e far conoscere i sassi antropomorfi di arenaria, chiamati Botroidi. Questi reperti sono stati trovati negli anni ’60, lungo il torrente Zena, da Luigi Fantini, studioso della storia della terra e dell’uomo, e ritrovati nel 2006 nei sotterranei del Castello di Zena, durante il rilievo del sito grazie alla collaborazione del GSB.

Si tratta di un percorso per raccontare le particolarità ambientali e geologiche del territorio della Val di Zena e del Contrafforte Pliocenico, con richiami di storia, archeologia e scienze naturalistiche; in 10 metri si attraversano circa 60.000.000 di anni. Partendo dalle sabbie gialle del pliocene, si arriva alle argille, passando per le arenarie ed i gessi.

Il percorso ha la particolarità di dare l’opportunità di toccare con le mani i materiali, tra cui anche veri fossili di pesci (materiale in parte donato dalle persone del luogo, che negli anni lo avevano recuperato nei campi, e si sono sentiti partecipi del nostro progetto).
Inoltre per le scuole in particolare sono stati creati due brevi cartoni animati: uno racconta la vita sulla Terra e l’altro la scoperta della Balena della Val di Zena, fossile ritrovato nel 1965 e ora visibile al Museo Capellini di Bologna, oltre a manufatti preistorici a faciespaleolitica, preparati da uno studioso bolognese.

All’interno del Museo sono visibili anche Botroidi provenienti da altri paesi del mondo: Algeria – Libia ecc., ed abbiamo creato un “gemellaggio” con l’unico altro museo dei Botroidi al mondo, presente in Cile.

La visita è unita al percorso sul sentiero CAI 815, il quale rappresenta uno dei 100 percorsi più belli d’Italia, che passa dal borgo Tazzola affianco al museo e collega il Castello di Zena al Monte delle Formiche. Il percorso da noi riaperto nel 2014 e rinnovato nella segnaletica era in disuso dal 1984. Facciamo da supporto a guide o privati che sono interessati a percorrerlo e ne manteniamo l’accessibilità.

La nostra attività è collegata al territorio attraverso l’associazione “Parco Museale della Val di Zena” ed è accessibile al sito www.parcomusealedellavaldizena.it e alla pagina facebook Parco Museale della Val di Zena.

Il museo è segnalato grazie alla scritta dipinta all’esterno da parte di due ragazze dell’Accademia delle Belle Arti di Bologna, primo passo verso una parete dipinta al 100%!

La visita è adatta e stimolante per tutti, dai più piccoli ai più grandi. Il Museo è aperto tutto l’anno su prenotazione, mentre dal mese di maggio fino ad ottobre di sabato e domenica è sempre aperto. L’ingresso è a offerta libera.
Contatti: 3336124867 – [email protected]