Bologna – Da vent´anni le arti e le culture si fondono nell´ambito del “Tratti´n Festival”. Un´iniziativa che è stata tra le prime in Italia a mettere in stretta relazione musica, letteratura e teatro. La manifestazione si svolgerà dal 10 al 26 ottobre e toccherà Bologna, Faenza, Forlì, Cesena e Ferrara. Il Festival, dedicato ogni anno a un Paese, quest´anno è rivolto all´Irlanda, esattamente come nella prima edizione di vent’anni fa, a chiudere un cerchio che si era aperto con i Chieftains e i Dubliners per la parte musicale, e con i migliori scrittori e traduttori dell’epoca. Inoltre, Tratti’n propone un argomento forte che caratterizza molti degli interventi artistici: il sottotitolo della manifestazione è “Una modesta proposta per l´uso di barriere e confini”, intendendo la necessità del superamento delle staccionate geografiche ma anche di quelle socio-culturali. Il tema è condiviso da realtà come la Cooperativa in Cammino di Faenza, da anni impegnata a promuovere attivamente una “cultura del disagio”. Uno degli eventi clou – previsto per il 16 ottobre alla Fabbrica delle Candele di Forlì – è la prima nazionale della lettura/concerto “Frammenti” (per i trent´anni della legge Basaglia), con la straordinaria Elena Bucci a interpretare le toccanti pagine tratte dal libro di Barbara Garlaschelli, nato dalle interviste nel Centro Psico-sociale milanese dove lavora Massimo Cirri, sulle note del Faxtet, quintetto jazz non nuovo alla commistione di note e parole (ha inciso con Rigosi, Lucarelli, Nori, Nadiani . ).

La vocazione multimediale dell’iniziativa è riassunta al meglio dagli audio-libri della collana “Carta da Musica”, realizzati da tre lustri da Mobydick, costola editoriale della cooperativa Tratti che organizza la manifestazione itinerante. E inoltre, grazie alla collaborazione tra Cooperativa Tratti e Teatro Due Mondi di Faenza, le ultime edizioni hanno visto l’ulteriore sviluppo e l’approfondimento di questa preziosa interazione. “Tratti’n Festival” è stato presentato oggi nella sede della Regione Emilia-romagna, nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato l’assessore regionale alla Cultura, Alberto Ronchi, il direttore artistico della manifestazione Guido Leotta e Laura Villanova del Centro Natura di Bologna, partner dell’iniziativa. Ronchi ha sottolineato come la stessa struttura del festival, per la sua diffusione in varie città dell’Emilia-romagna e la multidisciplinarietà, sia coerente con gli indirizzi regionali di politica culturale. “Ci piace inoltre contribuire a questa manifestazione – ha aggiunto l’assessore – perché riteniamo opportuno sostenere iniziative che si occupano di letteratura”. Il direttore artistico Leotta ha quindi illustrato il programma, ma ha soprattutto voluto mettere l’accento sul fatto che “questo festival, tra mille difficoltà, vuole continuare a proporre al pubblico le cose migliori che normalmente non si vedono”. L´irlanda farà dunque la parte del leone: oltre ai poeti William Wall, Pat Boran e Padraig O’ Snodaigh, oltre al cantautore Tony Maude (ospite a Bologna, Faenza e Forlì per presentare in anteprima il suo nuovo album), il Festival offrirà la prima mondiale della “Cantata per Hiroshima” del pianista e compositore Tom Cullivan (inaugurando la stagione del Teatro Bonci di Cesena, il 25 ottobre).

La Cantata, strutturata seguendo lo schema della Messa dei Defunti, ispirata alle liriche del poeta Eoghan O’ Tuarish, e affidata ai 40 elementi dell´Orchestra del Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara, reduce dalla realizzazione della colonna sonora per lo “spot” d’apertura del Festival del Cinema di Venezia, oltre a un coro gaelico (presente in Italia grazie alla collaborazione con il National Theatre for the Irish Language di Galway), rappresenta anche una testimonianza artistica per ribadire l’urgenza di una presa di posizione contro tutte le guerre. Un ventaglio di proposte di altissimo livello per un Festival che, oltre al patrocinio della Regione Emilia-romagna, della Provincia di Ravenna, dei Comuni di Faenza e di Forlì e di Terre di Faenza, ha il riconoscimento di Enti governativi irlandesi quali Culture Ireland, Ambasciata d’Irlanda di Roma e Bord Bia. Quest’ultima è una collaborazione che si prospetta particolarmente “gustosa”, visto che il Bord Bia si occupa di promuovere all’estero cibo e bevande irlandesi e, nel corso della mattinata del 26 ottobre presso il Museo delle Ceramiche di Faenza, ci sarà la possibilità di degustare sfiziose specialità irish. Il Festival vedrà – nel corso di due fittissime settimane di appuntamenti – anche interventi del poeta-rocker Massimo Bubola (con i suoi “Cieli d´Irlanda”) presso la Casa del Teatro di Faenza, il 19 ottobre, nonché di decine di giovani musicisti, traduttori e scrittori italiani con un tributo alla cultura dell´isola di smeraldo.