Cortile dei Leoni di palazzo Nazaries
Cortile dei Leoni di palazzo Nazaries
Alhambra
Alhambra
Perto-marina-Benalmadena
Ponte di Ronda

Siamo partiti in aereo destinazione Malaga e da lì con 20 minuti d’auto, siamo arrivati nell’albergo che avevamo prenotato a Torremolinos, una nota località della costa.
Certo in aprile, essendo fuori stagione, è un po’ addormentata come lo è anche Riccione in questa stagione, tuttavia si nota che è una città molto viva, piena di ristorantini, chiringuitos, che sono dei barettini sulla spiaggia con musica, drink e stuzzichini, tanti locali e negozietti.

Cosa vedere
Torremolinos è un ottima base per raggiungere un sacco di belle località dell’Andalusia riuscendo a fare andata e ritorno in giornata.
Vi consigliamo di fare una bella passeggiata a Puerto Marina, che è il porto turistico di Benalmadena, il paesino successivo a Torremolinos, pieno di discoteche negozi, e barche bellissime circondate da una serie di costruzioni simili a minareti che fanno parte di un residence esclusivo.
Malaga è la città più vicina, è collegata con autobus che vanno e tornano ogni mezz’ora e un trenino che somiglia molto ad una metropolitana, infatti, il suo percorso è in parte sotterraneo e raggiunge Fungirola.

Come spostarsi
I biglietti si possono fare anche alle macchinette automatiche, cosa che ora è molto agevole per via dell’euro che ci accomuna con la Spagna, per i bus invece i biglietti si fanno in vettura dall’autista. La fermata più comoda del trenino della Cercanias, è al centro del paesino di Torremolinos e passa ai 04 e 34 d’ogni ora e in 20 minuti vi porta alla fermata della stazione di Malaga che si chiama MALAGA RENFE. Se non si vuole noleggiare un auto per girare, in treno si possono raggiungere tutte le località molto agevolmente, per darvi un idea Granada è a 138 km da Torremolinos, Cordoba è a 192 km., Siviglia a 217 km.

Cosa vedere a Malaga
Malaga è la città natale di Picasso e qui c’è la possibilità di visitare la sua casa, da vedere la Cattedrale che è particolarmente bella anche se la sua facciata è incompiuta manca, infatti, una delle torri laterali. Da vedere l’anfiteatro e l’Alcazar e il castello, per raggiungere quest’ultimo se non avete voglia di fare una lunga passeggiata, c’è il bus.

Granada e la sua meravigliosa Alhambra
Granada
non ha certo bisogno di presentazioni, basti pensare all’Alhambra. Per accedere all’Alhambra il biglietto costa 8€, vi consiglio se non partite con un viaggio organizzato, di acquistarlo alla banca BBVA che ha filiali in tutta la Spagna, infatti, questa banca gestisce le entrate a questo complesso monumentale per evitare il sovraffollamento e la conseguente possibilità di danneggiare lo stesso. Se non riuscite ad acquistare il biglietto con almeno una settimana d’anticipo, noi di martedì abbiamo chiesto alla banca per il venerdì successivo e c’era disponibilità solo per le 22,00 di sera, non disperate, infatti, il venerdì mattina molto caparbiamente alle 11,00 siamo arrivati alla biglietteria e abbiamo comprato l’ingresso per le 14,00 con visita al Palazzo Nazaries (quello col famoso cortile dei leoni) dalle 15,00 alle 15,30. C’è da premettere che noi in aprile eravamo fuori stagione turistica e che quel giorno diluviava, non so dirvi con sicurezza se in agosto riuscirete a comprare il biglietto in loco senza prenotare.

Mi soffermo a spiegare una cosa che è noiosa ma importante per non perder l’opportunità di visitare questo bellissimo posto.
Il complesso è formato di quattro parti Alcazaba, Palazzo Nazaries, Partal y Medina e Generalife e il biglietto va conservato perchè in ogni parte verrà richiesto e strappato. La limitazione d’ingresso al Palazzo Nazaries è molto importante, poiché se noi non avessimo effettuato l’ingresso a quella parte del complesso tra le 15,00 e 15,30 avremmo perso il diritto di accedervi. Per chi non è in auto, a Plaza Nueva in centro città c’è la fermata del microbus che sale fino all’Alhambra. L’Alhambra è una reggia-fortezza unica nel suo genere, è così bella che va vista, non si può descrivere a cominciare dagli stucchi che sembrano merletti, ai giardini con le fontane con una bellissima vista sulla città.

La città di Ronda e dintorni
Ronda, da non perdere assolutamente, è una città costruita su uno sperone roccioso, tagliata in due dal Tajo, una fenditura di circa 150 metri di profondità attraversata da due ponti, uno vecchio e uno nuovo. C’è una lunga passeggiata per scendere in fondo alla gola e poter vedere lo spettacolare ponte da sotto, o una altrettanto emozionante scorciatoia alla quale si accede dalla Casa del Rey Moro e la Mina de Agua, un percorso scavato nella roccia che scende nella gola tramite una lunga scala a chiocciola con finestre che si affacciano sulla gola e stanze che intervallano la discesa e che fungevano da sala delle armi, sala dei segreti …. Era, infatti, una struttura militare segreta quando Ronda era in posizione strategica nel controllo del regno Nazarì de Granata.
Se vi muoverete in auto, prima di arrivare a Ronda fermate al paesino di Mijas che è famoso per i suoi muli, ma è anche molto grazioso con tutte le sue casine bianche che lo rende il tipico pueblo espanol. Un particolare che ci ha colpito sulla strada di montagna che si arrampica verso Ronda e Mijas sono i bellissimi ed enormi alberi di mimosa profumatissima che la costeggiano.

Cordoba
Cordoba l’abbiamo raggiunta in treno che è stato di una puntualità sorprendente, due ore di viaggio comodissimo dove dal finestrino si ammira una campagna bellissima piena di colline verdi punteggiate d’ulivi e d’agrumeti che emanano un profumo intensissimo.
La città è davvero bella e merita di essere vista la Mezquita Catedral, una delle cattedrali più grandi dopo S. Pietro a Roma, moto curiosa poiché l’interno è decisamente orientale, ma al centro di questa struttura, a sorpresa ci si trova dentro ad una cattedrale di gusto rinascimentale con un enorme coro ligneo. Da visitare anche l’Alcazar de los Reyes Cristianos con il suo bellissimo giardino e il quartiere detto Juderia dichiarato Patrimonio dell umanità dall’Unesco.

Naturalmente ci sono Siviglia, Gibilterra, Jerez de la Frontiera… ma noi come ho premesso all’inizio, volevamo anche riposare, prendere una bell’abbronzatura per far diventare blu dalla rabbia i colleghi, quindi abbiamo dedicato un po’ di tempo al sole alla piscina, sauna, bagno turco e idromassaggio.
Sarà per un’altra volta…un altro viaggio.