Arroccato su uno sperone carsico a picco sul mare, con un panorama mozzafiato su tutto il golfo di Trieste, il Castello di Duino, testimone di gloriosi eventi e di visite di personaggi illustri, meta turistica legata ad antiche e suggestive leggende sempre più “gettonata” da turisti italiani e stranieri, dal 20 marzo, per tutta la stagione estiva e fino a primi di novembre è aperto al pubblico tutti i giorni (tranne il martedì, giorno di chiusura).

Il Castello, nel quale sono conservate numerose opere d’arte e raffinati cimeli di grande interesse e di inestimabile valore artistico sopravvissuti ai saccheggi avvenuti durante le ultime guerre, si presenta ai visitatori non con la fredda austerità museale, bensì con la calda atmosfera della dimora storica abitata ancora oggi, dopo secoli, dai suoi proprietari di un tempo, i principi della Torre e Tasso (von Thurn und Taxis): il Principe Carlo Alessandro, la moglie Veronique Lantz e i figli Dimitri, Massimiliano e Costanza, già imparentati, in passato, con i casati dei Bonaparte, degli Hofer-Valsassina, degli Hohenlohe e dei reali di Grecia e di Danimarca, i della Torre e Tasso sono passati alla storia come gli inventori del servizio postale moderno.

Incastonato nel verde, il Castello di Duino è al centro di un’area strategica che comprende le principali città e capitali della nuova Europa, facilmente raggiungibile in auto, in treno, in aereo, via mare: sorge, infatti, a soli 500 metri dall’uscita dell’autostrada Venezia-Trieste, a 20 chilometri da Trieste, a 15 chilometri dall’aeroporto di Ronchi dei Legionari e a meno di un’ora di macchina dall’aeroporto internazionale di Venezia.

La visita al Castello

Il percorso turistico comprende più di 18 sale del Castello ricche di testimonianze che raccontano la lunga storia della mobile famiglia dei della Torre e Tasso e dei loro ospiti più illustri (da Elisabetta d’Austria (Sissi), all’arciduca Francesco Ferdinando, dal grande compositore Listz del quale è conservato il forte-piano con il quale musicò alcune poesie di Maria von Thurn und Taxis, al poeta tedesco Rainer maria Rilke che proprio a Duino scrisse le sue famose “Elegie Duinesi”).

La visita si estende al magnifico parco che con l’arrivo della bella stagione è tornato a risplendere con le fioriture stagionali e il cui fascino è arricchito dai suoi viali romantici, pieni di statue e reperti archeologici, dalle terrazze e dagli spalti aperti sull’immensità del mare.

Il bunker

Da quattro anni è inclusa anche la visita bunker costruito durante la seconda guerra mondiale nella roccia, a 18 metri di profondità, proprio sotto il parco del Castello e che, grazie a pazienti e delicati lavori di recupero e di restauro conservativo, è stato trasformato in un suggestivo mini-museo con cimeli d’epoca che sono esposti in una grande sala di ben 400 metri quadrati.

I ruderi del castello vecchio

Dal 2010 per la prima volta dopo 25 anni, i turisti possono raggiungere e visitare anche i ruderi del Castello Vecchio che si ergono sugli scogli a livello del mare e le cui origini risalgono addirittura all’epoca celtica, romana e medioevale.

Le prime citazioni storiche del vecchio maniero legato fra l’altro alla leggenda della “dama bianca” sono di Plinio il Vecchio che menziona la costruzione originaria, nominata Castellum Pucinum, eretta sull’aspro promontorio tra Monfalcone e Trieste, dove precedentemente – secondo la tradizione – si trovava un luogo di culto druidico dedicato al Dio Sole.

Mostre temporanee

L’incremento del numero dei visitatori di tutto il mondo che scelgono il Castello di Duino come mèta turistica è dovuto sia all’intramontabile fascino del vecchio maniero e del suo suggestivo percorso espositivo ma anche al susseguirsi di importanti manifestazioni culturali (soprattutto mostre e concerti) e sagre popolari per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici locali che sempre più frequentemente vengono organizzate dal Comune di Duino Aurisina.

Dal 20 marzo al 1 novembre 2010, per esempio, il Castello di Duino ospita la “Mostra Orpheon di strumenti musicali storici al servizio di una tradizione vivente” della prestigiosa collezione di strumenti musicali antichi del professor José Vázquez dell’Università di Musica di Vienna, che è inserita senza aumento di prezzo lungo il normale percorso turistico, ed è stata realizzata dal Comune di Duino-Aurisina con la collaborazione dei principi della Torre e Tasso e con il contributo della Fondazione CRTrieste.

Nella rassegna (richiesta dai maggiori musei di tutto il mondo), si possono ammirare nella loro museale fierezza e nella loro spettacolare musicalità più di 120 strumenti costruiti tra il 1560 e il 1780, quali violoni, viole da gamba, baryton, violini, viole, viole d’amore e violoncelli, archi, stampe e quadri antichi.

Tutti accuratamente restaurati e riportati allo stato originale, gli strumenti sono perfettamente funzionanti e vengono messi a disposizione di professionisti e studenti di conservatorio che eseguono – sotto la guida e la supervisione del maestro José Vázquez – concerti, registrazioni, audizioni e concorsi in tutta Europa e nel mondo.

Informazioni utili

Il Castello di Duino è visitabile dai primi di aprile fino a settembre tutti i giorni tranne il martedì dalle ore 9,30 alle 17,30 e nel mese di ottobre dalle 9,30 alle 16.
Il biglietto intero costa 7 Euro ma sono previsti sconti per gruppi, bambini e over 65.
Su prenotazione si possono organizzare visite guidate in diverse lingue.

L’accesso ai ruderi del Castello Vecchio per motivi di sicurezza avviene per gruppi, su prenotazione e in orari prestabiliti al prezzo individuale di 3 Euro. L’accesso avviene per gruppi, su prenotazione e in orari prestabiliti al prezzo individuale di 5 Euro se si visitano entrambi i castelli.

Per una pausa corroborante, all’interno del parco del Castello i visitatori possono usufruire di un accogliente snack-bar nel quale si possono gustare pranzi caldi, panini, insalate, salumi e formaggi di produzione locale; il tutto accompagnato da una originale birra pilsener “Thurn und Taxis” o da un calice di Chardonnay o Cabernet doc provenienti dai migliori vigneti della zona e imbottigliati appositamente per i Principi della Torre e Tasso.

Per un souvenir, infine, nel fornitissimo book-shop, non c’è che l’imbarazzo della scelta fra cartoline, t-shirts, piccoli album del Castello e di Trieste tradotti in otto lingue, foto-poster, libri e guide turistiche, cd rom e simpatici oggetti artigianali.

Per ogni informazione:
Castello di Duino Tel. 0039 040 20 81 20
www.castellodiduino.it