Le vacanze sono solo un ricordo, si avvicina l’autunno, è tempo di castagne, riaprono le scuole e… ricominciano le “lotte” per i compiti!
Ma quest’anno non sarà così… o almeno questo è quello che ci (e vi) auguriamo, ecco alcuni consigli, alcune idee per rendere lo studio piacevole, interessante e soprattutto divertente! Non ci credete? Allora continuate a leggere.

I COMPITI NOIOSI…

La cosa più importante è evitare che i bambini vedano i compiti come qualcosa di faticoso, noioso e inutile, per fare questo è indispensabile che i genitori la pensino diversamente…
Provate a rispondere sinceramente a queste domande:

  • Quando vostro figlio sbuffa nel fare i compiti voi gli ricordate che quello è il suo lavoro e che quindi lo deve fare anche se non gli piace?
  • Avete mai detto a vostro figlio che voi avevate molti più compiti di lui?
  • Quante volte gli avete ricordato che andare a scuola è un dovere e non un piacere?
  • Vi siete mai lamentati perché ha troppi compiti o perché perdete un mucchio di tempo nel farglieli fare?

Se la risposta è si, non potete poi pretendere che lui faccia i compiti volentieri, no?
Pensateci un attimo ma come si può sentire un bambino dopo aver ascoltato frasi del genere? La cosa più logica che gli possa succedere è che gli passi la voglia di studiare no?
Allora se non ha voglia di fare i compiti non è proprio solo colpa sua.

ECCO ALLORA I NOSTRI CONSIGLI

Il momento migliore per fare i compiti è il primo pomeriggio (dalle 3 in poi) così il bimbo ha tutto il tempo per farli con calma ma ha anche il tempo per giocare. Fare i compiti la sera è molto più faticoso, si impiega il doppio del tempo e spesso si è troppo stanchi per farli bene. Se i genitori lavorano e non possono seguire i figli nel momento dei compiti dovrebbero trovare il tempo al loro rientro per guardare insieme i quaderni, commentare quello che è stato fatto a scuola, mostrarsi sinceramente interessati e incuriositi dalle novità.
I bambini raccontano volentieri quello che hanno fatto a scuola ma lo vorrebbero fare immediatamente, perciò se si pranza tutti insieme è bello dar loro modo di raccontare la loro mattinata a tutta la famiglia.
Interessarsi a quello che studiano, lodarli per i progressi, meravigliarsi per qualcosa che hanno imparato e soprattutto dimostrare con la pratica che quello che si impara a scuola non è fine a se stesso ma serve tutti i giorni questo è il modo migliore per fare amare la scuola ai propri figli.

GIOCHIAMO CON QUANTO HA IMPARATO

Se ha appena imparato a scrivere potete chiedergli di fare la lista della spesa insieme a voi ringraziandolo poi per l’aiuto che vi ha dato, se sta imparando a contare fatevi aiutare nel fare i conti di quante persone ci saranno a pranzo dalla nonna o al compleanno del cuginetto.
Un modo divertente per ripassare numeri e parole è fare insieme un cruciverba o un gioco di quelli in cui si devono unire i puntini, ma anche i giochi di carte sono un buon allenamento per le operazioni (scopa e rubamazzo per i più piccoli, Scala Quaranta e Pinnacolo per i bimbi più grandi).

L’IMPORTANZA DELLA LETTURA

Il messaggio che i genitori devono trasmettere ai propri figli è che imparare cose nuove è uno dei giochi più belli e che non è legato solo alla scuola ma a qualunque momento della propria vita.
Molto importante è la lettura, sia individuale che ad alta voce, a tutti i bambini delle elementari piace ascoltare un genitore che legge loro una fiaba, perciò anche se i vostri figli leggono da soli trovate un momento ogni tanto per leggere loro qualcosa e vedrete che successo!

GIOCHIAMO A STUDIARE?

Sono tanti i giochi che si possono inventare per rendere più divertente lo studio. Se il problema sono le tabelline può essere utile preparare tanti foglietti piegati in due, nella parte esterna ci sarà scritta l’operazione, in quella interna il risultato. Tutti i foglietti si metteranno dentro ad un sacchetto (simile a quelli della tombola) e poi si procederà al sorteggio: ogni volta il bimbo leggerà l’operazione, proverà a dire il risultato e poi controllerà aprendo il foglietto. E’ un metodo divertente per imparare le tabelline “a salti”.
Con lo stesso sistema si possono imparare le parole in inglese (all’esterno si scriverà il termine in italiano e dentro quello in inglese).
Per ripassare storia e geografia potrebbe essere bello un gioco a quiz, l’ideale sarebbe prepararlo “ad hoc” spulciando nei libri del bimbo, magari si potrebbe preparare un gioco a squadre… ci vuole un po’ di tempo ma il risultato è garantito!

Un gioco molto utile per ripassare aritmetica è Jazzi.

L’IMPORTANZA DI GITE E VIAGGI

Portare i bimbi fin da piccoli (2 – 3 anni) ad una mostra, a visitare un museo, un castello è un modo per fargli amare l’arte, la storia, la geografia, la cultura. Vivere immersi nell’amore per la conoscenza è qualcosa che rende migliori, che fa crescere e che non si dimentica più!

Angela