• 400 grammi di trippa
  • 400 grammi di porri
  • 200 grammi di patate
  • 200 grammi di ceci secchi
  • 2 gambi di sedano
  • mezzo cavolo
  • 1 cipolla bianca
  • sale, pepe nero
  • rosmarino
  • olio extravergine di oliva q.b.

La pietanza è un piatto povero della tradizione, realizzato con ceci, trippa, cotenna, rape, carote, sedano, cipolla, aglio, cavolo, salvia e rosmarino, il cui sapore e la cui semplicità sintetizzano una cultura gastronomica che introduce allo spirito più autentico della gente Doglianese (CN)

Preparazione del giorno prima

Mettete i ceci in una terrina con acqua a temperatura ambiente e un cucchiaino di bicarbonato per una notte.

PROCEDIMENTO

Imbiondite nell’olio la cipolla precedentemente tritata, quindi aggiungete i porri, le patate, il sedano ed il cavolo, il tutto tagliato finemente. Fate soffriggere per 5 minuti, quindi aggiungete la trippa tagliata a pezzi ed i ceci lasciati ad ammorbidire in acqua nella notte e poi scolati. Coprite il tutto d’acqua, salate, pepate e aggiungete un pizzico di rosmarino tritato, quindi portate a bollore. A questo punto, riducete la fiamma e cuocete per almeno 3 ore su fuoco moderato, mescolando di tanto in tanto.

Come si serve: Portate in tavola in scodelle individuali oppure direttamente nella pentola di coccio.

CURIOSITA’

Anticamente, secondo la tradizione, si usavano dei piccoli ceci della varietà più scura, quasi neri, originari dei paesi del Medioriente. Oggi si preferiscono i ceci nostrani, molto più gustosi.