Mostra: La conservazione della memoria nell’arte della ceramica
Sede: Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza
Via Baccarini, 19 – Faenza
Periodo: 22 dicembre 2007 – 20 gennaio 2008
Inaugurazione: venerdì 21 dicembre ore 17
Orari mostra: dal martedì al giovedì 9,30-13,30
dal venerdì alla domenica e festivi 9,30-17,30 lunedì: chiuso

Sulla produzione ceramica si sono misurati tutti i popoli fin dalle origini, tanto da rendere quest’arte un linguaggio espressivo-funzionale di valore e diffusione universale. Il bacino Adriatico, nella sua dimensione sociale, storica e artistica ha costituito una storia nella storia e continua ancora oggi il suo ruolo di “contenitore privilegiato” di siti dedicati alla ceramica, con punte di produzione di elevatissima qualità artistica, conservate in raccolte pubbliche e private, diffuse a livello urbano o inserite nell’edilizia monumentale, espresse nell’oggettistica più varia fino all’uso della materia costitutiva ceramica nelle più avanzate tecnologie.

Centro documentativo e attivo laboratorio sotto ogni aspetto della ceramica è il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, luogo di conservazione di manufatti e indicatore di valori connessi ad ogni esperienza ceramica. Fanno parte del Museo gli archivi interni (catalografico, bibliografico, iconografico e conservativo) storicamente supportati da ricerche e costanti rilevazioni, basilari per la costituzione di un ambizioso Archivio internazionale della Ceramica da incentivare con importanti linee di lavoro. Una di queste è rappresentata dalla realizzazione del progetto Sistema Ceramico Adriatico (S.C.A.), parte del Nuovo Programma di Prossimità Adriatico INTERREG/CARDS-PHARE, il cui momento conclusivo a dimostrazione delle attività svolte è la mostra La conservazione della memoria nell’arte della ceramica, allestita al MIC di Faenza dal 22 dicembre al 20 gennaio 2008. L’inaugurazione aperta al pubblico è fissata per le ore 17 di venerdì 21 dicembre.
All’inaugurazione saranno presenti i rappresentanti dei soggetti partner del progetto che coinvolge, oltre al museo manfredo: Museum of Applied Arts di Belgrado (Serbia), Museum of Art and Crafts di Zagabria (Croazia), Museo di Grottaglie, Accademia delle Arti – Facoltà di Arti Figurative di Tirana (Albania), Provincia di Ravenna, Museo d’Arte della città di Ravenna, Facoltà di Archeologia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Dipartimento di Economia Istituzioni Territorio dell’Università di Ferrara, Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Soprintendenza di Bologna.

Il percorso espositivo della mostra – che sarà itinerante e verrà successivamente ospitata anche a Belgrado dal 12 febbraio al 12 marzo, a Zagabria dall’8 al 28 aprile e a Grottaglie dal 15 maggio al 30 giugno – è costituito da una ventina di pannelli didattici che illustrano sinteticamente e spiegano il progetto e gli obiettivi raggiunti, e da una selezione di materiali ceramici (circa una cinquantina di opere) provenienti, oltre cha dal MIC, anche dagli altri Paesi partecipanti al progetto a testimonianza della specificità delle singole aree geografico-culturali e delle differenti collezioni musueali. Visibili: piatti, anfore, coppe, mattonelle, sculture, istallazioni, vasi datati fra il XIV° e il XX° Secolo.

La mostra è corredata da un catalogo realizzato in quattro lingue (italiano, serbo, croato, inglese) che raccoglie tutti i risultati del progetto. La diffusione dei dati è affidata ad un sito internet (http://www.micfaenza.org/interreg_sca) in via di progressiva implementazione.

Il Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, titolare e presentatore del progetto Sistema Ceramico Adriatico, ha assunto le funzioni di coordinamento generale con la costituzione di un tavolo di pilotaggio, composto dai rappresentanti delle istituzioni e dei musei coinvolti nel progetto, e di un gruppo tecnico di coordinamento, formato dai responsabili tecnici.
Con il progetto, che si è attuato attraverso lo scambio di operatori, l’organizzazione di incontri, l’aggiornamento professionale e l’attività di catalogazione informatizzata, si è inteso favorire: la valorizzazione dei patrimoni artistici di ogni paese coinvolto, la loro qualificazione attraverso lo studio dei materiali e delle tecniche di produzione, lo scambio delle conoscenze reciproche, l’aggiornamento in campo conservativo e gestionale e il rafforzamento delle attività della ricerca sulla ceramica quale denominatore comune della storia di quest’arte specifica e dell’artigianato ad essa legato.

Beneficiari diretti del progetto sono risultati tutti i partner coinvolti ed i paesi di appartenenza, così come le intere reti museali nazionali hanno usufruito in forma indiretta dei risultati, anche attraverso un accrescimento delle conoscenze nell’intero campo ceramico.

Tre dossier, a carattere propositivo e normativo, completano i risultati raggiunti dal progetto: si tratta di un manuale della conoscenza e della gestione ceramica all’interno dei musei curato dal MIC, un dossier concernente le ricomposizioni e restauri di oggetti ceramici curato dall’Università Cà Foscari di Venezia e di un ultimo prodotto che verte sui sistemi di gestione aziendale dei musei della ceramica a cura della Facoltà di Economia dell’Università di Ferrara.

Per informazioni: MIC Faenza Tel. 0546 697311 [email protected]