Dal 6 al 9 febbraio la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena apre le porte per spiegare tutti i segreti del prezioso nettare. Il primo corso sensoriale per conoscere gusti e tradizioni di un prodotto d’eccellenza

L’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena si racconta e svela i suoi segreti. Tutto in quattro giorni. Dalla storia del prodotto, alla densità dell’aspetto e alla persistenza dei profumi, per arrivare all’armonia dei sapori: è un viaggio alla scoperta delle straordinarie caratteristiche del Balsamico Tradizionale quello che propone la Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena dal 6 al 9 febbraio presso la sua sede di Spilamberto (Mo).

Si tratta di un corso per chi vuole conoscere tutto, ma proprio tutto del prezioso elisir: quattro giornate in cui i partecipanti possono toccare con mano le tecniche antichissime della produzione del re degli aceti. Maestri assaggiatori di grande esperienza spiegano come nasce il Balsamico Tradizionale, dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto, fino alla costruzione delle botti e alla conduzione dell’acetaia. Ma non solo: è prevista una vera e propria lezione di storia per spiegare l’evoluzione del prodotto da Apicio, cuoco della Roma imperiale, fino al raggiungimento della D.O.P. nel 2000 e una panoramica sulla legislazione vigente. Non mancano “dritte” e suggerimenti per il suo utilizzo in cucina fino ad arrivare all’attesissima prova sul campo: l’assaggio.

L’assaggio è un vero e proprio rito, eseguito con calma, in silenzio, con i giusti tempi e con gli strumenti appropriati. I partecipanti al corso vengono guidati nel riconoscere tutti i colori, gli odori e i sapori racchiusi nella complessa storia di ogni Balsamico. Scoprire l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi: il caratteristico colore “bruno scuro, carico e lucente”, esaltato dalla luce rossastra di una candela, l’odore intenso, che nasconde profumi d’uva e sentori leggeri di legni pregiati (da sempre rovere, castagno, gelso, ginepro) e infine il sapore dolce e agro, che si forma attraverso i passaggi nei diversi vaselli che compongono la batteria.

Il corso, a numero chiuso, è il primo di questo tipo. Rivolto a tutti gli appassionati che non risiedono in Emilia Romagna e ai cittadini stranieri intende dare la possiblità a chi non abita nei territori di produzione di conoscere il Balsamico Tradizionale. La prima iscrizione è arrivata addirittura da oltreoceano, da parte di una signora giapponese. La full immersion è consigliata in particolare agli studenti universitari che stanno svolgendo un percorso legato alle scienze enogastronomiche. Si tiene da venerdì 6 a lunedì 9 febbraio a Spilamberto (Mo) presso Villa Fabriani, sede della Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena e dell’omonimo Museo. Le lezioni si svolgono dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.00. Il costo è di 500 € a persona e al termine del corso viene rilasciato un attestato di partecipazione.

Infoline: Consorteria dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, tel. 059/785959