È suggestivo viaggio per montagne e vallate, il concerto di sabato 4 febbraio 2012, alle ore 20.30, al Teatro Regio di Parma, con il prestigioso coro della Sat, la Società degli Alpinisti Tridentini, diretto da Mauro Pedrotti. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, organizzato dal Coro Montecastello, diretto da Giacomo Monica, in collaborazione con il Teatro Regio di Parma; un viaggio tra gli amori e le storie semplici di paese, incastonate nei canti popolari, di cui il Coro della S.A.T. è universalmente primo interprete di riferimento.

“Se Brahms avesse potuto ascoltare il Coro della S.a.t. Lo avrebbe aggiunto nel numero delle gioie artistiche che gli dava l’Italia”, un’osservazione questa di Massimo Mila, sensibile come pochi nel cogliere la pregnanza del melos popolare nell’universo immaginativo del grande amburghese, – ricorda Gian Paolo Minardi – che sintetizza in maniera penetrante l’immagine che la compagine trentina è andata creando dal 25 maggio del 1926, inizio dell’appassionata impresa dei quattro fratelli Pedrotti, tutti impegnati nella pratica corale, tutti innamorati della loro montagna: un’immagine che fonde le tradizioni di una civiltà popolare fiorite attorno a quella montagna – un patrimonio fatto di piccole storie giocose e di amori paesani, ma pure segnato dai dolorosi ricordi della guerra – con una consuetudine polifonica che quella musicalità istintiva rinnova e protegge, nella sua ricchezza di espressione, attraverso il filtro delle armonizzazioni. Un filtro che, dopo i primi fondamentali apporti di Luigi Pigarelli e di Antonio Pedrotti, è andato arricchendosi via via grazie alla collaborazione di altri musicisti insigni, da Andrea Mascagni a Giorgio Federico Ghedini, da Bruno Bettinelli a Renato Dionisi, a Arturo Benedetti Michelangeli, (ma tra le più giovani leve anche il nostro concittadino Giovanni Veneri). Collaborazioni motivate non da convenienza o simpatia, ma da una immedesimazione con le ragioni poetiche racchiuse in quelle melodie originarie che, attraverso sempre nuove letture, prolungano la propria suggestione, svelando sempre nuovi scorci emozionali. E la cifra inconfondibile che i cantori trentini hanno coltivato nel conservare tale suggestione la possiamo riconoscere nella freschezza di un afflato musicale, la cui naturalezza, come ogni vero lavoro d’arte, sottende una cura infinita.

Era questo che affascinava un interprete come Benedetti Michelangeli, amante della montagna e della natura, il quale vedeva riflesso nella costanza con cui i cantori filtravano ogni sottigliezza armonica, graduando le dinamiche e l’emissione fino a limiti sorprendenti, il suo stesso impegno come interprete; due piani, quello dell’interprete e del ricreatore di melodie popolari che, benché naturalmente distanti, si intrecciavano più segretamente come svelano le armonizzazioni realizzate per la S.a.t. Dal grande pianista – un arco di diciannove melodie che attraversa quasi un trentennio – nella cui trasparente luminosità quel paesaggio sentimentale ricreato dal nostro immaginario sembra fondersi con il mondo circostante, quello dei folti boschi, delle vallate stupefatte, degli ampi spazi scanditi dalle sequenze sfumate dei profili delle montagne, in un’unica armonia”. La bela giardiniera, Siam prigionieri, La bella al mulino, Valsugana, Che fai bela pastora, In cil e je une stele sono alcuni tra i brani interpretati dal Coro della S.a.t., nelle armonizzazioni di Giovanni Veneri, Renato Dionisi, Luigi Pigarelli, Andrea Mascagni e Arturo Benedetti Michelangeli. Un ricco e suggestivo programma che si aprirà con tre brani dell’Appennino parmense, rielaborati da Giacomo Monica, con cui il Coro Montecastello darà il benvenuto agli amici della S.a.t. Il concerto è realizzato anche grazie al sostegno degli avvocati Maria Pia Pellegrino e Laura Acquistapace, la dottoressa Mariagiovanna Marinelli, Zurich Assicurazioni, Gallani Arredamenti, Panificio Forno 2000, Axa Assicurazioni e Reggi Snc. Sponsor tecnici Hotel Farnese e Banca Popolare di Lodi.

I biglietti sono ancora disponibili presso la biglietteria del Teatro Regio di Parma, aperta dal martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 14.00 e dalle ore 17.00 alle 19.00 e un’ora e mezza precedente lo spettacolo. Chiuso la domenica, il lunedì e i giorni festivi. Info: tel 0521 039399 – www.Teatroregioparma.org