La mostra “Genti nel Delta da Spina a Comacchio”, è un “libro del tempo” che va dal 2500 aC al 900 dC. La rassegna, realizzata dal Comune di Comacchio in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, rimarrà aperta dal 16 dicembre 2006 al 14 ottobre 2007, nel recuperato neoclassico Ospedale degli Infermi.
La prima sezione, “Uomini, territorio e culto dall´antichità all´alto medioevo”, ha per tema la realtà storica, archeologica, ambientale del territorio deltizio padano in un arco di tempo che comprende dalle ultime fasi dell´età del Bronzo a Spina, all´età romana, alla grande stagione alto-medievale di Comacchio. L´uomo, la natura, la produzione, i commerci e i trasporti marittimi e fluviali, la demografia e i flussi migratori, la società, la città etrusca di Spina, gli insediamenti sparsi di epoca romana, il sorgere di Comacchio, seguita fino alle soglie del Mille, sono i temi della sezione. Va aggiunto il culto dei morti, con la ricostruzione di alcune tombe delle necropoli di Spina e l´esposizione del corredo in esse rinvenuto. Tra le molte testimonianze, tutte egualmente di grande interesse, sono esposte il Cavaliere di Gavello – Rovigo (bronzetto di tipo etrusco di probabile produzione adriese, del sec. V a.C.), le stele funerarie dei Fadieni – Voghenza (Fe) – a testimonianza della romanizzazione del territorio deltizio (riferite al I e II sec. d.C.), le due lastre di bronzo del congedo di un veterano della flotta militare di Ravenna (100. d.C).

La posizione di Comacchio, le ha consentito di diventare capolinea della navigazione dall´Adriatico al vasto territorio cisalpino e città-emporio dei traffici commerciali, in particolare del sale e del pesce. É una città-emporio mediatrice, come l´antica Spina, tra oriente ed occidente. La sua fortuna continuò fino all´affermarsi della potenza veneziana. Non a caso questa sezione finisce con il ritratto del doge Giovanni II Partecipazio e con la scritta che l´accompagna (Comaclum senatui Veneto infestum subegi [=Ho sottomesso al Senato Veneziano la molesta Comacchio]): a lui si deve nell´881 la prima distruzione della città.
La seconda sezione “Divo Cassiano. Il culto del santo martire patrono di Comacchio, Imola e Bressanone” ha per oggetto il culto di s. Cassiano nei secoli con l´esposizione di opere d´arte (sculture, immagini nei disegni e nelle stampe dal XV al XX secolo) e suppellettili liturgiche (dipinti, reliquiari, busti, ceramiche devozionali, corredi da mensa, paramenti liturgici ecc.) provenienti da Imola, da Bressanone, da Comacchio (diocesi che hanno nel santo martire il comune patrono), da Ravenna, da musei e da raccolte e collezioni private, accanto a raffigurazioni modeste nelle forme e povere nei materiali.
L´esposizione si propone di illustrare, per la prima volta a Comacchio, gli articolati processi di espressione e di diffusione del culto del santo, vissuto tra il III e il IV secolo, di cui vi sono ampie testimonianze in tutta l´area centro settentrionale della penisola italiana, oltre che in Austria, Germania, Slovenia e Croazia.
Le opere in mostra coprono un ampio periodo che va dal tardo antico al XX secolo.

L’edificio – L’Ospedale degli Infermi è stato eretto tra il 1778 e il 1784 su volere del papa Clemente XIV, a spese della comunità comacchiese. Inaugurato nel 1814, l’ospedale termina la propria attività nel 1976. Sul lato sinistro dell’edificio sorge la piccola chiesa della Madonna di maggio o, più semplicemente, chiesa dell’ospedale: un autentico gioiello del Settecento.
Il restauro è avvenuto a cura del Comune di Comacchio, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali dell’Emilia Romagna e della Regione Emilia Romagna.
L’intervento è costato 10 miliardi delle vecchie lire e costituisce un passo avanti verso quel Museo delle Genti del Delta cui mira Comacchio.
La ristrutturazione di tipo conservativo, con cambio d’uso ha richiesto un adattamento complesso dell’impiantistica (dall’illuminazione alla climatizzazione, all’antincendio) per una così poderosa struttura. Importante è stato il riuso dei materiali originali. Durante i lavori si sono riscoperte e quindi riproposte le colorazioni del tempo, come gli azzurrini tipici del ‘700 e il bianco dello scalone con volte azzurro-grigio.

“Genti nel Delta da Spina a Comacchio”
Orario: feriali: 9.30-13 e 15-18.30 – domenica e festivi: 10-13 e 15-19 dal 16 dicembre 2006 al 14 ottobre 2007
Chiuso il lunedì
Visite guidate a gruppi – Biglietteria al Museo della Nave Romana
Ingresso: intero Euro 5,00 – ridotto Euro 2,50 (fino a 18 anni, gruppi da 20 persone, over 65) – gratuito ( fino a 11 anni accompagnati dai genitori)

Biglietto cumulativo per la visita alla Mostra e al Museo della Nave Romana – Ingresso: intero Euro 6,00 – ridotto Euro 3,00 (fino a 18 anni, gruppi da 20 persone, over 65) – gratuito (fino a 11 anni accompagnati dai genitori).

Info e prenotazioni: tel. 0533 311316 [email protected]