“L’opera d’arte è sempre una confessione” scriveva Umberto Saba. Quale modo migliore, allora, per comprendere il significato dell’arte se non quello di parlarne con gli stessi autori, seduti con loro in giardino?
Debutta proprio con un weekend dedicato al tema dell’arte e dell’architettura l’edizione 2008 di “Oltre i Giardini”, la rassegna culturale modenese che a partire da giovedì 26 giugno fino al 20 luglio animerà l’estate modenese. Questi argomenti verranno approfonditi da giovedì 26 a domenica 29 giugno presso i Giardini Ducali di Modena in collaborazione con la Galleria Civica, lo studio Ma.Ri e la rivista Abitare: qui saranno ospitati 20 eventi e oltre 30 personaggi legati al mondo dell’arte. Non mancheranno, sempre sullo stesso tema, appuntamenti dedicati ai più piccoli.

Per tutti e quattro i giorni della rassegna sarà possibile visitare gratuitamente la mostra fotografica allestita nell’atrio della Palazzina dei Giardini: si tratta di 20 scatti di Stefano Graziani che catturano le stanze e le originali caratteristiche dell’appartamento parigino di Yona Friedman, importante architetto franco-ungherese. Un luogo segreto colmo di una grande quantità di oggetti che colpiscono il visitatore direzionandone lo sguardo fin quasi a far sparire la forma pura delle stanze. L’apparente disordine della composizione di souvenir, oggetti d’artigianato, plastici, disegni elementari e piccoli rifiuti trasformati in oggetti ready-made è però in linea con la ricerca teorica dell’architetto. Yona Friedman dispone la sua «stanza» come «grembo» della sua intera opera: questo il messaggio delle foto di Graziani.

Giovedì 26 giugno
Giovedì si comincia alle 19.30 a parlare di arte cinematografica con la presentazione del libro “Quentin Tarantino. Pulp Fiction” (Edizioni Lindau) di Alberto Morsiani, critico e saggista, direttore artistico dell’Associazione Circuito Cinema di Modena. All’incontro intervengono anche Bruno Fornara, critico cinematografico, direttore della rivista “Cineforum” e docente della Scuola Holden di Torino e Franco Vaccari, fotografo e poliedrico artista modenese. Il testo di Morsiani è un vero e proprio trattato di estetica del cinema di Quentin Tarantino, analizzato attraverso una lettura delle 75 sequenze del film più famoso e caratteristico del grande regista. Morsiani accompagna il lettore sul set, spiega come pensa Tarantino, cosa gli piace, addirittura qual è la sua marca preferita di cornflakes: ogni dettaglio del quotidiano del regista, infatti, entra nei suoi film. Alle 21.30 si prosegue con un omaggio al documentarista Werner Herzog con la proiezione del suo film “La ruota del tempo” (Wheel of Time). Qui il regista tedesco racconta a modo suo il Buddismo, descrivendo il pellegrinaggio dei fedeli attraverso le pianure coperte di neve oltre il monte Kailash in Tibet e la realizzazione, da parte di alcuni monaci, di uno spettacolare “mandala”, un dipinto realizzato con granelli di sabbia colorata, che rappresenta la “ruota del tempo” e serve a visualizzare la meditazione interiore.

Venerdì 27 giugno
Gli appuntamenti del venerdì si aprono con una riflessione sul design. Alle 19.30 Marzia Corraini e Michele Calzavara presentano il loro volume “Restart: un progetto di Maurizio Navone” (Corraini), partendo dal quesito: “Perché si producono ancora mobili nuovi se ce ne sono tanti, funzionalissimi, già esistenti?”. Dalla produzione di lusso in ogni ambito, agli oggetti di “design anonimo”, Restart è l’illustrazione di questo progetto e della ricerca che lo ha guidato. Si prosegue, alle 20.30 con un incontro tra Angela Vettese, direttrice della Galleria Civica di Modena, il curatore di mostre Hans Ulrick Obrist e il pittore Enzo Mari. Contemporaneamente, a cura della Galleria Civica, vengono proiettate fino alle 22 le immagini di “Balkan Erotic Epic”, opera dell’artista jugoslava Marina Abramovic, considerata dalla critica internazionale tra i nomi più autorevoli della nostra epoca. Il suo lavoro è ispirato agli antichi rituali di fertilità dei contadini balcanici ed all’utilizzo dell’erotismo come forma propiziatoria. L’artista, che ha scelto i suoi attori per le vie e le campagne di Belgrado, ne presenta una rilettura filtrata dalla sua sensibilità contemporanea: immagini evocative a volte forti, crude, ma sempre cariche di spiritualità. Infine, alle 21.30, il saggista americano Lawrence Weschler, tra le firme più importanti del New Yorker, presenterà al pubblico proiezioni tratte dal suo recente libro “A book of convergences”.

Sabato 28 giugno
Anche l’architettura è un’espressione artistica. Per questo la serata di sabato si apre alle 19.30 con un’incontro con la redazione di “Abitare”, la rivista di architettura, interni e design internazionalmente più nota e diffusa: intervengono Stefano Boeri, Fabrizio Gallanti, Gianluigi Ricuperati, Matteo Poli. Attraverso la sua filosofia editoriale, Abitare comunica un modo di vivere molto internazionale, pubblicando architetture, progetti, case, oggetti e materiali provenienti da tutto il mondo. Durante l’incontro Ugo Cornia, scrittore carpigiano e Alina Marazzi, regista di documentari a carattere sociale, leggeranno i loro racconti.
Alle 20 è la volta di un ospite attesissimo: Gillo Dorfles presenta il suo ultimo libro “Horror Pleni. La (in)civiltà del rumore” (Castelvecchi), dove il grande critico e filosofo denuncia gli “orrori” di una realtà satura di segnali che ostacolano una reale comunicazione estetica, culturale, politica. Viviamo – sostiene Dorfles – in una “civiltà del rumore” dove la prevalenza del corto-circuito massmediatico ha completamente soppiantato le attività culturali. La moltiplicazione degli oggetti, delle informazioni, delle sollecitazioni sensoriali – visive, auditive, tattili – lo fa parlare di “horror pleni”. Il volume è una sorta di “taccuino critico” che, partendo dal concetto di bellezza e dai vari linguaggi, dialetti, stili, gesti, arriva a riflettere sui videogames, sui piercing e sulla moda, fino all’informazione-spettacolo e alla pornografia.
Alle 20.30 Angela Vettese incontra Maurizio Bortolotti critico d’arte e curatore, e l’architetto franco-ungherese Yona Friedman fra i più originali teorici dell’architettura mobile o provvisoria. Friedman è autore di diversi libri: quello che meglio lo rappresenta è “Utopie realizzabili” – pubblicato in Francia nel 1975, tradotto anche in italiano (Quodlibet) – nel quale è sviluppata un’idea di ristrutturazione della società in senso democratico, volta a fuggire ogni elitarismo. Le foto del suo originale appartamento parigino, immortalato dalla macchina di Stefano Graziani, verranno esposte alla Palazzina Vigarani già da giovedì, inoltre sarà proiettato un raro film-documentario sulla vita e le opere di Louise Bourgeois.
Protagonista della serata è il regista Gianni Zanasi, originario di Vignola. A partire dalle 21.30 Edmondo Berselli, editorialista de la Stampa e l’editor modenese Beppe Cottafavi intervistano il regista e, a seguire, viene proiettato il suo ultimo film “Non pensarci”. A Rimini, la famiglia Nardini è in fermento per il ritorno di Stefano (Valerio Mastandrea), il secondogenito di 36 anni, scapestrato e ribelle, che ha lasciato la casa e l’azienda di famiglia per andare a Roma nella speranza di far fortuna come chitarrista punk-rock… Si tratta di una divertente commedia dai toni generazionali sotto cui si cela un ritratto impietoso del nostro Paese. Per chiudere la serata “in bellezza” alla proiezione del film sarà presente anche Anita Caprioli, una delle attrici protagoniste.

Domenica 29 giugno
Multiculturalità, nella società così come nell’arte, è la parola d’ordine degli appuntamenti di domenica 29 giugno. Alle 19.00 viene affrontato il tema “Persone, case, quartieri, città”: Francesca Maletti, Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Modena, si confronta con l’economista e antropologo Dipak Ray Pant, l’architetto Mario Cucinella e l’antropologo e urbanista Franco La Cecla. I più golosi non possono perdersi, alle 20.00, l’aperitivo a base di ananas con Ghana Coop, seguito dal break musicale di Grenouille: dalla Costa d’Avorio a ItaliaWave, la world music incontra gli anni ’80. A partire dalle 20.30 è possibile assistere alla videoproiezione di Nan Goldin “I’ll be your mirror”, fino alle 22.00, a cura della Galleria Civica di Modena. Nan Goldin ha poco più di cinquant’anni ed è già considerata una pietra miliare della fotografia a livello internazionale. “I’ll Be Your Mirror” è un ritratto intimo della vita e dell’opera della fotografa americana, dalla periferia di Washington D.C. in cui è nata, ai party selvaggi degli anni ’70 e ’80 a New York, all’impatto devastante dell’AIDS sulla sua comunità. Attraverso le interviste ai suoi amici più cari, e combinando riprese in video e fotografie, la Goldin ricostruisce la sua vita straordinaria e il ritratto della sua generazione. Da David – che la chiamò Nan e che la introdusse ai drag clubs di Boston, a Sharon – che accudì la sua migliore amica Cookie Mueller nelle fasi terminali dell’AIDS, a Bruce – che stava vivendo con la sua sieropositività – gli amici di Nan rivelano le loro esperienze con una sincerità e un’umanità sorprendente.
Etno-jazz, world, sperimentazione: un crocevia di suoni allieta la serata dalle 21.30, con il concerto “Desert Contemporain” di Nour Eddine, con la partecipazione di Jamal Ouassini e Banda Larga. Il risultato è una musica senza confini, al tempo stesso antica e contemporanea; le tensioni avant del gruppo vengono accolte e “contaminate” dal caldo abbraccio dell’energia “ritual” e nello stesso tempo estremamente lirica della musica nord africana: un segno importante anche di dialettica multiculturale e multietnica.

Dedicato ai più piccoli
Nel corso di questo e dei weekend successivi non mancano appuntamenti pensati appositamente per i bambini. Si comincia giovedì 26 giugno alle 18.30 con “Un fiore con Amore”, un laboratorio ispirato all’omonimo libro di Bruno Munari. Qualche filo d’erba, un fiore giallo, un rametto, una ciotolina, una conchiglia possono dare vita a una personalissima composizione. Quello che conta, però, è l’amore col quale si sceglie una margherita, un rametto di lavanda, un po’ di muschio per farne un omaggio a chi si vuol bene. Venerdì 27 giugno, sempre alle 18.30, tocca a “Fogli e foglie dall’orto”: i ragazzi entreranno all’Orto Botanico insieme all’artista Marco Pellizzola e accompagnati dal suo sguardo particolarissimo costruiranno un inventario “fantastico” delle piante e delle erbe che troveranno lungo la loro passeggiata. Sabato 28 giugno (alle 18.30) è sempre all’insegna della natura, con il laboratorio “Giocare, fare, scoprire il bosco con il Wwf”, a cura di Franco Cosimo Panini Editore, in collaborazione con Wwf e Gamedit. Domenica 29 giugno Modena Medina presenta “Alla faccia tua!” (ore 18.30): un metissage creativo a cura di Marcela Barros, tra arte e narrazione, per ascoltare le storie con le orecchie aperte, guardare i volti con occhi nuovi e usare le mani per realizzare ritratti con materiali stravaganti.

Per informazioni: Sosia & Pistoia, tel. 051.343830