Eccezionale ritrovamento a Scandiano (Reggio Emilia). Durante i lavori di restauro della Rocca dei Boiardo è stato riportato alla luce un dipinto murario ascrivibile a Nicolò dell’Abate.
Si tratta di un lacerto di un guerriero barbuto dalla corporatura massiccia, con elmo e scudo, visibile su una porzione di Rocca che si sapeva essere decorata ma che l’incuria e successive pose di intonaco avevano reso irriconoscibile.

L’immagine del guerriero è documentata nell’incisione pubblicata da Giambattista Venturi nella sua Storia di Scandiano del 1822, quando la Rocca, benché decaduta, ancora mostrava testimonianze significative della decorazione di Nicolò dell’Abate, tra le quali le pitture nella Sala del Paradiso, poi asportate da Giovanni Rizzoli nel 1847-48 su autorizzazione dell’ultimo duca di Modena, il giovane Francesco V, una scena di Concerto nel cortile e, subito sotto, questo soldato dipinto sul muro, posto alla guardia dell’ingresso.

Dopo questo altro sensazionale ritrovamento, che segue quello delle tracce pittoriche decorate da Nicolò dell’Abate attorno al 1540-43 nella saletta detta “Camera del Paradiso” con la raffigurazione delle Nozze di Psiche, c’è in progetto, da parte dell’Amministrazione comunale, di recuperare il dipinto e di esplorare i muri circostanti alla ricerca di altre presenze dell’artista rinascimentale.

Il piano nobile della Rocca sarà teatro, dal 10 maggio all’11 ottobre, della grande mostra Nicolò dell’Abate alla corte dei Boiardo. “il Paradiso ritrovato” che prevede l’esposizione di tutte le testimonianze pittoriche e decorative provenienti da quello storico edificio e nel contempo intende dare conto degli interventi di restauro recentemente effettuati sui brani di pittura superstiti.

Dopo oltre duecento anni di illustre storia collezionistica e museografica entro il sistema della Galleria Estense, i frammenti superstiti dei due camerini e altri brani di decorazione di analoga provenienza saranno esposti nella sede originaria a documentare uno dei momenti più alti della storia artistica, letteraria e culturale della città di Scandiano e dello stesso ducato estense, quello promosso dalla sensibilità umanistica della famiglia Boiardo tramite le figure di Matteo Maria Boiardo, autore dell’Orlando innamorato, e di Giulio Boiardo, committente delle pitture murali di Nicolò dell’Abate che circa dieci anni dopo assumerà ruolo di protagonista, al fianco di Primaticcio, nella decorazione del castello di Fontainebleau, residenza della corte di Enrico II re di Francia.

IL PARADISO RITROVATO: NICOLÒ DELL’ABATE ALLA CORTE DEI BOIARDO
Scandiano (RE), Rocca dei Boiardo (piazza Boiardo)
10 maggio – 11 ottobre 2009

INFO
Ufficio cultura Comune di Scandiano, tel: 0522.764257
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www.mostraabatescandiano.42019.it