Si chiama Slapanuval la prima festa del dialetto nelle Arti, che si terrà a Migliarino dal 22 marzo al 5 aprile. L’iniziativa, promossa dall’assessorato alla Cultura del Comune, realizzata da associazione Cantieri Creativi, Tréb dal Tridel, cooperativa Artmosfera e Coordinamento Cucina di Palestra Living in collaborazione con Gruppo Sagra della Lumaca di Casumaro, è un omaggio alle differenti espressioni della cultura dilettale e della tradizione gastronomica della nostra provincia.

Gli appuntamenti in programma sono cinque, dedicati al teatro, alla musica, alla letteratura e alle ospitate di artisti di altri dialetti. Negli ultimi tre giorni di Slapanuval, dal 3 al 5 aprile, gli spettacoli saranno abbinati alla gastronomia per sottolineare i sapori della nostra terra, poveri e forti, ma ricchi di gustose sfumature create dai tanti abbinamenti e contrasti delle differenti ricette. Gli appassionati di fotografia potranno visitare la mostra curata da Sergio Stignani, che propone le poetiche immagini di un territorio dove il dialetto è una lingua viva, diversa da paese a frazione e carica di storia.

La manifestazione si aprirà domenica 22 marzo con la rappresentazione di “Un marì ad scorta” della compagnia Teatro Minore, che si esibirà alle ore 16.30 sul palco del Centro Polifunzionale (ingresso gratuito). La domenica successiva, 29 marzo, alle 15.30, la Compagnia Briciole di Teatro del Centro Rivana, proporrà lo spettacolo musicale “La bicicletta nella sua storia”, al termine del quale il centro sociale Il Volano offrirà un rinfresco agli spettatori.

Da venerdì 3 aprile fino a domenica 5, si susseguiranno le cene spettacolo a partire dalle 19.30 (per chi cena la prenotazione è obbligatoria, contattare i numeri 329 0569645 o 0533 640330). Gli ospiti della prima serata saranno il cantante e showman Alfio Finetti, il Coro delle Mondine di Porporana e i M.O.F quintet, che attingendo alla letteratura musicale ferrarese hanno arrangiato alcuni brani popolari trasformandoli in raffinati e divertenti pezzi jazz. Il sabato sarà dedicato al teatro dialettale: la Compagnia Gad di Ostellato metterà in scena “Do’ vcèti par ben”. L’ultima giornata, domenica 5 aprile, a dominare la serata sarà la letteratura nel dialetto: per l’occasione saranno presenti il Gal di Lagosanto e il Tréb dal Tridel. La prima edizione di Slapanuval si chiuderà con i commenti e gli interventi musicali in bolognese di Fabio Koryu Calabrò, in ferrarese di Romano Sgarzi e in milanese di Beppe Boron.

L’iniziativa vuole trasformarsi con il tempo in una vera e propria festa dei dialetti aperta ad artisti di altre regioni, con l’obiettivo di mantenere vive tradizioni popolari, che molti giovani rivisitano dando vita a proposte culturali moderne e calate nell’attualità. Solo a Ferrara e nella sua provincia sono 46 i gruppi artistici, tra musicali e teatrali, che lavorano con e sul dialetto. Esiste inoltre una letteratura in vernacolo molto ricca e corredata da ben due dizionari, quello storico etimologico del dialetto ferrarese a cura di Romano Baialini e Floriana Guidetti e il vocabolario ferrarese di Luigi Vincenzi; Floriana Guidetti e Alberto Ridolfi. Non mancano antologie di poesia, racconti e riflessioni a cui si affiancano una sezione di Google dedicata al dialetto locale e un sito www.dialetto.comune.fe.it curato dalla Biblioteca Bassani. Senza contare l’originale riduzione teatrale in vernacolo dei Menecmi di Plauto dello scrittore ferrarese Diego Marani.