Per la prima volta, il 19 novembre, apre le porte il Cra-Api di Bologna. Per capire perché la nostra città può essere detta capitale del miele e della seta.

Quanti sono i mieli d’Italia e come si riconoscono? Perché è a Bologna che si difendono le api del nostro Paese? E’ vero che senza le api il mondo avrebbe solo quattro anni di vita? E perché la nuova seta non serve più a tessere vestiti e veli? Per rispondere a queste e ad altre domande, a Bologna il 19 novembre apre ai cittadini per tutto il giorno il CRA-API, l’unità di scienziati che si occupano dell’apicoltura e della bachicoltura italiana. Con incontri scientifici, osservazioni di animali dal vivo. E assaggi dei mieli italiani.

L’incontro si inserisce nei CRA-DAYs, una serie di giornate di porte aperte in cui il CRA – la più grande istituzione che in Italia si occupa di ricerca in agricoltura e che raggruppa quasi 50 centri ed unità – ha deciso di celebrare i 150 anni d’Italia raccontandone la sua natura agricola. I CRA-DAys sono un grande tour in cui gli italiani (fino al 10 dicembre 2011) potranno conoscere gli scienziati che ogni giorno si prendono cura dei nostri campi e di ciò che arriva nel nostro cibo.
E il 19 novembre il CRA-DAY arriva anche a Bologna. Qui saranno mostrati alla città i suoi tesori fatti di miele e seta. L’incontro è strutturato in turni di 1h dalla mattina (ore 10:30) fino al pomeriggio di sabato 19 novembre con una pausa dalle 12:30 alle 15:30.
Il programma prevede innanzitutto la scoperta del baco da seta, un insetto che fa parte della nostra storia, eppure ci è ancora sconosciuto. Qui, osservando dal vivo gli animali in varie fasi della loro vita, i cittadini potranno conoscere gli scienziati che in Italia si occupano di bachicoltura. Bologna, che dal 1300 al 1600 era considerata la capitale europea della seta, da qualche anno infatti è tornata ad occuparsi di bachi, portando il nostro Paese a ricavare un nuovo e sorprendente ruolo nel settore.
Dopo la dimostrazione, i cittadini inizieranno a conoscere le api, un altro insetto che appartiene alla storia dell’Emilia-Romagna, prima regione in Italia ad avviare un apicoltura professionale e a commercializzare api in tutto il mondo, facendo diventare l’ape italiana (Apis mellifera ligustica) la razza maggiormente allevata sul pianeta. Si potrà dunque dare virtualmente un’occhiata dentro l’alveare per capire l’ancora, per certi versi, misteriosa vita delle api. L’incontro sarà condotto dagli scienziati impegnati a tutelare l’ape italiana (tramite un apposito Albo ministeriale) e consentirà di capire come funzioni la società a caste, cosa sia un super-organismo e se ci sia qualcosa di vero nella profezia che attribuisce solo 4 anni di vita all’umanità senza api.
Infine a tutti i visitatori sarà data l’occasione di conoscere il prodotto per eccellenza dell’alveare. L’assaggio di miele è curato dell’Albo Nazionale Esperti in Analisi Sensoriale del Miele, gruppo di professionisti in grado di discernere tutte le tipologie di mieli usando i sensi. Trasformati in tanti sommelier, i cittadini potranno quindi apprezzare tutta la “biodiversità” dei mieli italiani e per conoscere da un punto di vista inedito tutte le loro differenze.

L’incontro è totalmente gratuito e si svolge presso la sede del CRA-API in via Saliceto 80.
I tour (massimo 20 persone) iniziano alle 10:30, alle 11:30, alle 15:30, 16:30 e 17:30.
Per partecipare è necessario prenotarsi entro il 14 novembre, telefonando allo 051-353103 (Maria Teresa D’Amato) o scrivendo a [email protected]