Gemona del Friuli – “Partecipo molto volentieri a questa inaugurazione per una semplice ragione: la vostra iniziativa è controcorrente. Oggi, infatti, il presepio è visto nella società come elemento di divisione tra coloro che credono e quelli che non credono nel pensiero cristiano. Voi, invece, state dimostrando che il presepio è una grande occasione d´incontro. Il fatto che moltissime statue qui presenti siano state fatte da laici, testimonia che ci può essere l´incontro”. Lo ha affermato l´assessore regionale alla Cultura, Roberto Molinaro, nel corso dell´ inaugurazione, svoltasi il 22 novembre a Gemona del Friuli del “Progetto presepio 2008”.

Il progetto, nato 12 anni fa come iniziativa di solidarietà presso la scuola paritaria elementare e media S. Maria degli Angeli, é frutto della collaborazione tra i genitori e gli alunni, che realizzano una mostra di diversi tipi di presepi. In tale occasione vengono create ben 10 mila statuette di gesso, che gli organizzatori inviano a vari personaggi famosi in Italia ed all´estero, i quali poi le rendono alla città friulana decorate. Tra quelle esposte quest´anno risultano le statue, che sono state realizzate, ad esempio, dallo stilista Giorgio Armani, dal giornalista Piero Angela, dall´arcivescovo Pietro Brollo, dalla sciatrice Manuela di Centa, dal politico Gianfranco Fini, dall´astronoma Margherita Hack, dal comico Enzo Iacchetti e dai detenuti nella Casa circondariale di Tolmezzo.

Il messaggio del presepio è – Davanti a Dio, siamo tutti eguali. L´inaugurazione ha offerto alle autorità civili (il sindaco ed il vicesindaco di Gemona del Friuli, Marini Gabriele e Patat Mariolina) e religiose presenti occasione di riflessione sul significato profondo che il Natale ha nella cultura europea. L´assessore Molinaro, ricordando il proprio recente viaggio di lavoro in Cina, (“dove in ogni scuola viene dato ampio spazio alla creatività, alla musica ed all´arte”), ha sottolineato come anche il Trattato di Lisbona indichi, in modo inequivocabile, il sostegno alla cultura ed alla creatività, l´elemento necessario per lo sviluppo della competitività dei Paesi europei.

Nel corso della solenne presentazione è stato evidenziato come le Suore francescane di Gemona, che gestiscono l´istituto scolastico nel quale viene allestito il presepio, siano da sempre state attente “al confronto con tutto il mondo, senza dimenticare le radici della propria identità culturale”: la congregazione, infatti, ha già nel 1870 aperto ad Istanbul nell´impero ottomano una scuola con classi miste, che venivano frequentate da ragazzi e ragazze cattolici, mussulmani e greco-ortodossi. “Si tratta di un´iniziativa che va oltre i propri confini. È una testimonianza concreta di ciò che la scuola può fare per il dialogo e la cultura. In un tempo di segni, questo è un segno positivo”, ha commentato l´assessore Molinaro nel corso della visita alla mostra del presepio.