La mostra si inserisce nell’ambito delle iniziative dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, delle cui celebrazioni, che si concluderanno nel 2011, si fa promotore il Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Fino a domenica 15 agosto 2010 l’esposizione ruota intorno al capolavoro del pittore Francesco Hayez (1791-1882), indiscusso caposcuola del romanticismo italiano: “Il bacio”.

L’opera, che più di ogni altra in Italia rappresenta gli ideali dell’epopea risorgimentale, raffigura con particolare realismo una scena interpretata già all’epoca come “il bacio del volontario”, costretto a scegliere tra l’amor di patria e l’amore individuale. Di questo celeberrimo dipinto si presenta al pubblico la versione che Hayez realizzò nel 1861, quale dichiarato omaggio all’appena costituita Unità italiana, allusa nel tricolore scelto per le vesti dei due amanti che si baciano appassionatamente. Preludio dell’atto politico da cui nacque l’Italia, l’opera nella versione del 1861 divenne il simbolo delle lotte risorgimentali, essendo sintesi formale delle istanze patriottiche di Hayez e di un preciso momento storico. Hayez si trovò a operare proprio quando la pittura, alla stregua del romanzo storico a sfondo patriottico, divenne un mezzo per diffondere nell’animo degli italiani una comune coscienza di nazione e libertà.

Il quadro presente in mostra, successivo di due anni alla nota versione della Pinacoteca di Brera, è di collezione privata come lo sono i tre rari acquarelli di Hayez che i visitatori potranno inoltre ammirare: “L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta” (1830 ca. ), “Un pensiero malinconico” (1842), “Il bacio” (1859). Il capolavoro viene esposto in una residenza asburgica, importante vetrina della città di Trieste e sito romantico per eccellenza, luogo ideale per accogliere l’opera più popolare di Hayez, divenuta icona del Romanticismo italiano. A completare l’esposizione saranno presenti pannelli esplicativi in italiano e inglese e la proiezione di un video che ripercorre la storia dei più famosi baci della cinematografia italiana.

Informazioni: www.castello-miramare.it