Potremmo iniziare con “C’era una volta…”, poiché ciò che c’è da raccontare sembrerebbe appartenere ad una fiaba. Gli elementi da sottolineare, per seguire un filo conduttore sono: un borgo medievale, dominato da Santa Maria della Consolazione, un esempio di chiesa gotica tra i più belli esistenti in meridione, incastonato alle pendici del Pollino calabrese, a guardia della piana di Sibari, al centro fra i mari tirreno e ionio; una civiltà contadina che popola un territorio ricco di storia, artigianato, tradizioni ed agricoltura; una tavola addobbata con cibi e pietanze che sono espressione e condensato di tutto ciò.

Poi, in ogni storia che si rispetti, ci vuole un re, capace di governare mettendo d’accordo tutti accontentando ogni desiderio, che rappresenti degnamente il suo popolo e che riesca a mantenere ed assicurare la PACE: si tratta di sua maestà il PANE.

Utilizzando metaforicamente un tono fiabesco abbiamo voluto rappresentare ciò che è si è voluto realizzare ad Altomonte (CS), per iniziativa dell’Assessore al Turismo, cav. Vincenzo Barbieri, e del dr Walter Cricrì, agronomo esperto dell’arte panaria. Utilizzando il favoloso scenario del borgo medievale, mantenuto in perfetta efficienza dagli amministratori del territorio, si è voluto dare il doveroso riconoscimento, con la Gran Festa del Pane, alla Panificazione Tradizionale, come spunto rappresentativo della rinomata gastronomia Altomontese, fondata su prodotti tipici e tradizionali.

I numerosi forni a legna, distribuiti nel borgo, sono stati messi a disposizione per rappresentare al meglio ogni espressione gastronomica legata all’arte bianca, con la collaborazione del Richemont Club che ha coordinato panettieri regionali, nazionali ed internazionali.

Il tema conduttore prescelto in quest’ultima edizione (maggio 2009) ha voluto caratterizzarsi, legandosi all’argomento Pace, coinvolgendo a vario titolo, diverse figure rappresentative, tra cui il vino di Cormons, prodotto da Luigi Soini, che con la “Vigna del Mondo” da anni affronta questo tema, producendo ed inviando ai Capi di Stato di tutto il mondo, il famoso Vino della Pace.

Davvero significativa è stata la partecipazione all’evento da parte di israeliani, arabi, cristiani, musulmani ed ebrei, che oltre a farsi portatori di svariate tipologie di pane, tipiche delle varie etnie, insieme, e non solo simbolicamente, lo hanno impastato e cotto, nei forni a legna tradizionali, offrendolo ai numerosissimi visitatori entusiasti; oltre a ciò questi graditi ospiti si sono anche fatti portavoce di un importante progetto, nato in Medio Oriente, chiamato “Bread for Peace”. La “Fondazione Beresheet la Shalom”, con il loro spettacolo (che ha accolto, tra l’altro, il Santo Padre nella Sua ultima visita a Gerusalemme) hanno animato il borgo, durante le giornate, con canti danze ed animazioni, ma soprattutto hanno commosso il pubblico dell’anfiteatro, durante la loro rappresentazione, lanciando, con questo mezzo, un significativo, pacifico messaggio di Speranza e di Pace, di Fratellanza ed Unione tra i popoli.

Anche dal lontano Perù, una rappresentanza, con a capo Mario Yañez Samanez, l’Alcalde (sindaco) della città di Oropesa, capitale del Pane Peruviano, ci ha raggiunto con in dono il pane andino, (il 90% degli abitanti di quel territorio produce pane e lo esporta anche all’estero) con l’intento di stringere un patto di amicizia che suggellerà, nel prossimo autunno, un gemellaggio da celebrare alle falde di Machu Picchu, la celebre città perduta degli Incas.

Ma a conclusione della nostra fiaba non poteva mancare il lieto fine: il Pane della Pace incontra il Vino della Pace; ancora una volta, la forte simbologia, espressa in ogni cultura da questi due protagonisti, porterà a sottolineare la necessità di far parlare i cuori dei popoli, di farli comunicare con rinnovato entusiasmo, in occasione dell’evento “Il Pane della Pace ed il Vino della Pace s’incontrano a Cormòns”, cittadina cuore della vitivinicoltura friulana, sabato 5 Settembre 2009, Piazza XXIV Maggio.

In tale occasione verrà presentata l’annata 2008 del vino della pace le cui etichette sono state dipinte dagli artisti Bruno Ceccobelli, Philip Corner e Omar Galliani ed impreziosite dai versi dei poeti Sebastiano Grasso, Pier Paolo Pasolini e Saint-John Perse.

Alla presentazione seguirà l’evento più importante che è il brindisi con il vino della pace questo brindisi unito al gesto quotidiano dello spezzare il pane vuole essere un invito alla collettività a partecipare e comunicare con rinnovato entusiasmo.
Staff GFdP