I “Pugnaloni”, che vengono realizzati in onore della Madonna del Fiore, sono grandi mosaici di fiori e foglie (2.60 metri di larghezza per 3.60 metri di altezza), ideati da giovani appartenenti alle dodici contrade di Acquapendente (VT) 15 Maggio 2010

La ricorrenza, che si celebra annualmente la terza domenica di maggio, ha origine nel lontano 1166, quando la Madonna del Fiore apparve miracolosamente e diede al popolo acquesiano il coraggio di ribellarsi alla tirannia di Federico I Barbarossa, distruggendo il castello simbolo del potere imperiale.
La comunità decise quindi di ricordare ogni anno la riconquista della libertà, e nel corso dei secoli la rievocazione è divenuta la meravigliosa festa che è oggi.
Il nome Pugnalone deriva da “pungolo”, l’attrezzo di ferro simile ad una spatola infilato su un lungo bastone che gli fa da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi.
Anticamente era proprio il pungolo ad essere portato in processione ornato con rami di ginestra. Poi, con il passare dei secoli, sono nati i moderni Pugnaloni, realizzati da gruppi di giovani acquesiani che nei giorni precedenti, fino a notte tarda, lavorano alla creazione dei maestosi quadri.
In Piazza Fabrizio viene scelta la composizione più bella e la contrada che l’ha realizzata ha diritto ad esporre per un anno il proprio gonfalone nell’arcata del palazzo comunale. Banda musicale e bancarelle costituiscono il pittoresco, gradito contorno della festa.

Comune di Acquapendente
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