Veroli (FR) 13 e 14 marzo 2010

Si festeggia ogni anno nella frazione di Santa Francesca di Veroli, la prima domenica del mese di marzo, dal 9 (compreso) a seguire, qualora la ricorrenza ricada in mezzo alla settimana.

Nella frazione che porta il nome della Santa Francesca Romana, in ogni famiglia è consuetudine da secoli allietare la giornata, preparando gustose crespelle.

Due abitanti della frazione, trovandosi in una località sull’Adriatico, furono spettatori di una sagra, che consisteva nel friggere il pesce dentro enormi padelle, offrendolo poi gratuitamente ai presenti. Tornati in paese ne parlarono con altri amici, così in prossimità della ricorrenza di Santa Francesca Romana, iniziarono a chiedere alle famiglie del posto, olio e farina per farne crespelle da friggere in piazza. Due sacerdoti bergamaschi don Giuseppe Ferrari (parroco) e don Carmelo Pelaratti (viceparroco), sfruttando la tradizione dei parrocchiani e con il suggerimento di alcuni di essi di inserire dei carri allegorici e con il coinvolgimento di tutti gli abitanti della frazione, nel 1964 istituirono la “Sagra della Crespella”.

La sagra è una festa folcloristica, che nel tempo ha assunto una propria configurazione e la kermesse prevede la sfilata dei carri folcloristici rigorosamente trainati da animali, che offrono uno spettacolo originale, con la rappresentazione di momenti di vita della comunità dell’ottocento, articolati in quadretti di vita vissuta della civiltà contadina, nei quali il dialetto è la riproposizione principale. Durante la sfilata tutti indossano i tradizionali abiti ciociari, dai variegati colori e dalle vezzose rifiniture ed ininterrottamente gli organetti, si sfidano con maestria a suon di note di ballarella, accompagnati da canti popolari in stretto vernacolo verolano. Durante la sfilata dei carri ogni gruppo ha la sua banda folk, con organetto, cutocuto e martelletto che si sfidano ininterrottamente per tutta la giornata della sagra e sino a tarda notte, accompagnati con stornelli a dispetto. L’organetto è lo strumento principe, che per tradizione viene regalato dai nonni ai nipoti ancora infanti e durante l’anno, le sue note riecheggiano da tutte le contrade.

Nel contempo le nostre donne ciociare, con maestria friggono le gustose crespelle nell’olio di oliva, che danno alla sagra sapore e profumo per soddisfare il palato dei tanti turisti che ogni anno sempre più numerosi, da ogni parete d’Italia scelgono di passare una giornata alla Sagra della Crespella, all’insegna dell’allegria.

Info: www.sagradellacrespella.it