Il Festival, che si svolge dal 15 al 26 aprile 2009, è un’iniziativa promossa e organizzata dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus e dalle Compagnie del Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte ( Assemblea Teatro, Unoteatro/Stilema – Unoteatro/Il Dottor Bostik, Onda Teatro, Nonsoloteatro, Coltelleria Einstein, Il Melarancio, Grilli Spettacolo Torino), con la collaborazione del Centro “Torino e la sua Cultura” – Centro Studi Teatro Ragazzi “G.R. Morteo” di ITER, Casa del Teatro Ragazzi e Giovani ed è sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino, dal Sistema Teatro Torino.

La sede principale della tredicesima edizione è la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. A tre anni dalla sua inaugurazione, la Casa ospita una vera comunità teatrale formata dalla Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus, incaricata della gestione e della programmazione delle attività, dalla compagnia Onda Teatro e dalla compagnia Unoteatro (Stilema e Il Dottor Bostik). Al progetto della Casa del Teatro è inoltre associata Assemblea Teatro.

La Casa è anche sede di molteplici iniziative:
Progetto Teatro Ragazzi e Giovani Piemonte
Assitej Italia-sezione italiana dell’Associazione Mondiale del Teatro per l’Infanzia e la Gioventù
Ass. Osservatorio dell’Immaginario
Piccola Accademia del Teatro Ragazzi e dell’Animazione
Festival delle Colline Torinesi
Festival di Teatro di Figura Incanti

La Casa del Teatro Ragazzi e Giovani rappresenta dunque uno dei poli nevralgici e pulsanti del teatro a livello torinese, nazionale ed internazionale.

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Il Festival, da sempre portatore di cultura teatrale di alto livello nazionale e internazionale, in questa tredicesima edizione approfondisce i linguaggi della scena nel senso della contaminazione tra le forme espressive, nella convinzione che solo dalla contaminazione e dal sincretismo artistico si genera la possibilità di una visione alternativa rispetto alla norma.
Per aprire gli occhi sulla realtà sotto altri punti di vista, guardando oltre la consuetudine cui siamo abituati e scoprire così significati diversi.
L’arte permette di pensare l’impensabile, ciò che mai avremmo immaginato di poter concepire nella mente perché mescola le carte in gioco, stravolge la versione comune delle cose.
Il Festival GiocaTeatro Torino ospita spettacoli che percorrono strade differenti per dire della contemporaneità e affermare che è necessario scavare oltre il conosciuto per trovare, insieme alla comunità raccolta intorno all’evento, nuove possibilità di espressione e dunque di cambiamento.
La manifestazione accoglie artisti che si interrogano sul senso e sul significato del fare teatro oggi e che nei loro spettacoli portano l’urgenza di comunicare e di trasformare la realtà per restare in contatto diretto con la società, con il mondo intorno a loro. Perché il teatro non si chiuda nei teatri, ma li apra. Perché, anche di fronte ad una quarta parete, il teatro parli a chi è raccolto in platea.
E proprio il teatro per l’infanzia e la gioventù è uno spazio privilegiato di sperimentazione per la sua spontanea vicinanza all’origine delle cose del mondo, per la vitalità dello sguardo di chi “vive” (e non assiste) allo spettacolo, perché mette l’artista di fronte alla necessità di cercare un linguaggio primario e insieme raffinato.

GiocaTeatro Torino, in questa tredicesima edizione, palesa con forza sempre maggiore la sua vocazione multidisciplinare: le tecnologie si intrecciano con la danza e la narrazione; il nuovo circo si confronta con il teatro d’attore; la drammaturgia trae spunto dalla letteratura; i burattini e le marionette rinnovano antiche tradizioni; la video creazione affianca i narratori.

Una pluralità di linguaggi che si esprime in una pluralità di spazi: un tendone che è un piccolo circo; un teatro che è una casa, dove trovare la propria dimensione; una città è un territorio aperto e attivo.

Un festival lungo 12 giorni, con un fulcro tra il 21 e il 24 aprile, per recuperare il rapporto quotidiano con le arti, quel momento di aggregazione attorno ad un sentire e un percepire comune.

Momento per ripensare l’essenziale guardando non solo all’Italia. L’edizione 2009 del GiocaTeatro Torino ospita il Comitato esecutivo dell’Assitej/Association International Théâtre Enfance et Jeunesse, vale a dire l’associazione mondiale del teatro per l’infanzia e la gioventù che riunisce centinaia di teatri ed organizzazioni artistiche e culturali di 65 paesi: il punto di vista si allarga sul mondo, per un confronto con culture altre, sempre più vicine e reciprocamente influenzate.
La mescolanza eterogenea delle società contemporanee non può essere ignorata. Le nuove generazioni, spontaneamente aperte all’altro e alla conoscenza del nuovo, sono una guida preziosa per il futuro.

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21 spettacoli che formano un percorso di visioni molteplici, sfaccettate, policrome e poliformi.
L’incredibile storia dell’incredibile barone (Fondazione TRG onlus), liberamente ispirata a “Il Barone Rampante” di Italo Calvino, sceglie lo sguardo dell’immaginario bambino per ritrovare l’essenzialità del rapporto col teatro.
Favolosofia n.2 – la favola delle occasioni (Fondazione TRG onlus), in una sala d’aspetto ricorda allo spettatore il suo importante ruolo di sintesi, perché il teatro è anche esercizio di riflessione e pensiero comune.
Tre fiabe dei fratelli Grimm Il pescatore e sua moglie, Hänsel e Gretel e I Musicanti di Brema vengono narrate nel piccolo grande circo bianco di Nicole & Martin.
Rosaria y Maria (Teatro d’Aosta), storia di un viaggio come quello di tanti emigranti in cerca di fortuna negli anni ’40, e di un’amicizia nelle terre delle speranze e del cioccolato
Moschettieri (Associazione Crab), utilizza lo sguardo ingenuo e diretto del clown per dare vita ai personaggi del famoso romanzo di Dumas.
La danza si declina in tre spettacoli diversissimi tra loro. Il teatro-danza di Fiocco di nube (Onda Teatro) racconta di una minuscola nuvola, dall’apparente fragilità, seguendo il tempo del gioco della piccola infanzia. Gymnasium (Tecnologia Filosofica), mostra l’adolescenza come luogo della trasformazione del corpo e della mente, in un incontro tra coreografia parola e musica. Zerogrammi (Teatrofficina Zerogrammi) cerca la contaminazione tra la figura del clown e la danza contemporanea per giocare seriamente.
La Costituzione in dieci colori (Assemblea Teatro) ci mostra come la costituzione possa diventare un testo vivo e molto interessante, in cui domande e risposte si avvicendano con curiosità e voglia di confronto.
Il teatro di figura trova spazio in tanti spettacoli.
Pupazzi di animali in un mondo dalle caratteristiche umane per Storia di una pennuta (Che animale sei?) (Liberipensatori “Paul Valery”), che trae spunto dal romanzo della scrittrice torinese Paola Mastrocola.
Il libro teatro Stranianimali (Compagnia Aldabra) ci mostra le nuvole che si rincorrono nel cielo e le forme che si creano e si disfano col vento e l’immaginazione.
I burattini di Al Paese di Pocapaglia (Oltreilponte Teatro) raccontano di Masino e della Masca Micillina, aiutati da un narratore fisarmonicista, dentro e fuori la Baracca.
Le marionette del Dottor Bostik/Unoteatro danno vita a Bòmbolo un bambino che si avventura alla scoperta del mondo fuori dalla sua stanza, dalla sua casa, dal palazzo, appena lasciata la mano del proprio genitore.
I burattini della tradizione in Il Medico di matrimoni – da le 99 disgrazie di Gianduja
(Grilli Spettacoli Torino) mettono in scena una classica commedia degli equivoci che il burattino Gianduja riuscirà a risolvere.
I burattini di Famelico Lupo! Ovvero come ti mangio i tre porcelli (Compagnia Il Melarancio) ripercorrono la celebre fiaba dal punto di vista del lupo.
La narrazione sperimenta molte strade. Cappuccetto Rosso e il Lupo Solitario (Coltelleria Einstein) ci mostra la celebre bambina ormai cresciuta che diventa amica del sensibile lupo. Bit (Giallo Mare Minimal Teatro) è un attore con il corpo fatto di pixel, animato grazie ad un guanto-mouse che gli conferisce il movimento: le nuove tecnologie si confrontano col teatro di narrazione. La “macchina teatrale del tempo” di Filastrocche e Storie Sciocche (Nonsoloteatro) permette all’attore di portare il pubblico nella dimensione fantastica e surreale del maestro Severino.
Evento speciale con Milo e Olivia, coppia rivelazione del circo-teatro italiano, reduce da una tournée internazionale che presenterà due spettacoli: Kolòk – I terribili vicini di casa alla Casa del Teatro Ragazzi e Giovani e Klinke – giochi di sca(to)le presso il Mirafiori Motor Village.

I numeri del Festival GIOCATEATRO TORINO
Oltre 100 organizzatori teatrali italiani e stranieri
20 rappresentanti internazionali del Comitato Esecutivo Assitej/International
47 Recite
22 Spettacoli
18 Compagnie
6 spazi teatrali
6 eventi collaterali

Biglietti:
Posto unico € 6 – Recite scolastiche € 5

INFO:
Giocateatro Torino
c/o Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus
Corso Galileo Ferraris, 266 – 10134 Torino
tel +39 011 19740292
fax +30 011 3043755
www.casateatroragazzi.it