Sabato 8 e domenica 9 ottobre.

La fiera ha assunto nel corso degli anni un ruolo centrale e un rilevante significato simbolico poiché fissa l’attenzione non solo sul mondo dei prodotti caseari locali e sul principio di qualità ma anche sulla necessità irrinunciabile di conservare e valorizzare il patrimonio culturale, economico e sociale rappresentato dall’agricoltura e dall’allevamento. Sulla montagna condovese sono presenti numerose aziende agricole zootecniche stabili e sono una trentina i malgari che vi alpeggiano. Inoltre, in località “Tomba di Matolda”, presso il Collombardo, ha sede un alpeggio di proprietà comunale.

L’apertura della fiera e del mercatino dell’usato è fissata per le 9 di sabato 8 ottobre, mentre dalle 10 è possibile visitare le mostre allestite nella chiesa di San Rocco e nella scuola primaria “Bertacchi”. Nel pomeriggio, a partire dalle 15, animazione e musica sul palco centrale. Alle 21 il salone parrocchiale ospita le rassegna di teatro dialettale “Fervaje ‘d bonimor”. Domenica 9 alle 9 riaprono la fiera e il mercatino dell’usato. Alle 10 in Piazza Martiri della Libertà apertura del concorso della toma con degustazioni e votazioni presso lo stand della Coldiretti. In Piazza Bugnone, apertura de “’l Cantun d’la Patata ‘d Moce”: antichi mestieri e musica tradizionale. Parte, invece, da Piazza Martiri alle 10 e alle 14.30 la navetta gratuita per la visita alle cascine, nell’ambito dell’iniziativa “Cascine aperte”. Alle 13, nell’area del mercato coperto in Piazza I Maggio, pranzo rustico. Dalle 15.30 sul palco centrale intrattenimenti per tutti con animazione, musica e danza. Infine, alle 18 saluto delle autorità e premiazione dei concorsi.

Cosa vedere nei dintorni: a Condove, museo etnografico “Gente di Montagna”, cappella della Rocca, castello del Conte Verde e chiesa di San Rocco. A Chiusa di San Michele, le chiuse e la cappella di San Giuseppe