spiaggia principale ayia napa
nissi beach
monastsero Agia Napa
siccomoro monastero ayia napa
teatro antica kourion
rocce di Afrodite
Tombe dei Re
porto di pafos
mosaici a Pafos
arcivescovado con statua
icona
casa tipica a nicosia
moschea a nicosia
band turca e turco cipriota
Chiesa Agia Sofia
spezie a nicosia
narghilè
zona nord vicino famagusta
ginnasio a Salamina
latrine a Salamina
terme a Salamina
torre di Otello Famagusta
famagusta centro
famagusta
Moschea Famagusta
moschea Famagusta
venditore a Famagusta

Il nostro volo arriva a Larnaka alle 22 circa del 14 agosto 2005, ci trasferiscono subito ad Agia Napa una cittadina ad est dell’isola.
Il giorno dopo iniziamo a perlustrare la zona: Agia Napa era un piccolo villaggio di pescatori ora è una delle mete più turistiche e più importanti dell’isola. L’unica costruzioni storica che ha resistito nel tempo è un bellissimo monastero costruito nel 1570 e rimasto in uso fino al 1790. All’esterno c’è un enorme sicomoro di circa 600 anni.

SPIAGGE

La città di Agia Napa si estende molto, quindi c’è la possibilità di trovare diverse spiagge per girarle si può prendere a noleggio un motorino (facendo molta attenzione visto che si guida all’inglese), oppure si possono utilizzare bus di linea.

Le più belle (secondo me) partendo da ovest verso est:
Macronissos e Landa ( poco frequentate perché lontano dal centro);
Nissi beach (la più conosciuta e popolata);
Pantacu (quella principale che si estende dal porto per oltre un km);
Konnos beach (graziosa baietta vicino a Capo Greco).

Sempre con il pullman ci si può trasferire verso il paese vicino di Protaras dove anche qui ci sono diverse spiagge: le più frequentate sono quelle di Protaras in centro e la Green Bay beach.

Tutte le spiagge sono pubbliche e attrezzate: due straio e un ombrellone costano 3,75 Lire cipriote pari a circa 7 Euro. Per il resto i prezzi sono piuttosto alti per il nostro portafoglio italiano.

Vi consiglio comunque di recarvi all’ufficio turistico di Agia Napa e di prendere cartine e deplian della zona.

DIVERTIMENTI

Agia Napa è un paese totalmente turistico. Qui troverete pub e discoteche gestite dagli inglesi dove potrete divertirVi fino all’alba.

GITE

Ci sono diverse agenzie di viaggio nel centro del paese che organizzano gite nei luoghi più significativi dell’isola, ma la guida che Vi accompagnerà parla solo inglese. Noi abbiamo scelto di fare le gite organizzate dal nostro tour operator con la guida in italiano.

Prima di descriverVi le gite effettuate Vi devo dare alcune informazioni su Cipro: quest’isola è stata occupata nel 1974 dai turchi e da allora 30% del territorio è nelle loro mani, nel 1983 fu proclamata la Repubblica Turca di Cipro Nord, ma non fu riconosciuta da nessuna nazione.
Da allora c’è stata una divisione etnica e i greco- ciprioti si sono spostati a sud e i turchi-ciprioti a nord.

PRIMA GITA: PAFOS

Siamo partiti di direzione di Lanarka, dopo aver passato il lungomare di Lemesos ci siamo fermati a visitare gli scavi archeologici dell’antica Kourion qui abbiamo visitato la villa di Eustolio, residenza privata del V secolo d.c. e il teatro, in parte ricostruito.

Ripartiamo verso Pafos per fermarci a metà strada a visitare il luogo dove la leggenda narra sia nata Afrodite dalla spuma del mare.

Dopo altra sosta per la visita alle Tombe dei Re: chiamate così non perché i defunti sepolti fossero reali ma per la loro sontuosità, questa necropoli fu utilizzata dal III secolo a.c. al III secolo d.c.

Ultima sosta al porto di Pafos e per poi recarci a visitare un altro sito archeologico dove abbiamo potuto ammirare dei magnifici mosaici nella casa di Dionisio che risalgono ad un periodo dal III al V secolo d.c.

SECONDA GITA: NICOSIA

Nicosia è l’ultima città divisa al mondo da quando i turchi hanno occupato parte dell’isola.

Abbiamo iniziato la nostra visita dal museo dell’artigianato locale dove abbiamo potuto osservare i vari metodi di lavorazione per i pizzi, tessuti, legno, ceramica e mosaici.

Dopo ci siamo spostati verso le mura veneziane: erette tra il 1567 e 1570 per tenere lontani gli invasori ottomani, ma fallirono nel loro compito dato che nel luglio 1570 quest’ultimi sbarcarono a Lanarka e dopo tre mesi attaccarono Nicosia.

Non lontano dalle mura si trova il Palazzo dell’Arcivescovo, con l’imponente statua dell’arcivescovo Makarious III e a fianco la Fondazione Culturale Makarious con la più grande mostra di icone cipriote.

Da qui ci si può spostare verso il centro storico, arrivando al Bastione Costanza si potrà notare il moschea Bayraktar: questa indica il luogo dove gli ottomani aprirono una breccia nelle mura veneziane nel 1570.

Proseguendo ci si potrà trovare nel quartiere di Laiki Yitonia: un dedalo di viuzze piene di negozietti per turisti ed infine sulla via Lidras si raggiungerà il posto di attraversamento del Ledra Palace Hotel: punto di frontiera tra la zona turco-cipriota e quella greco-cipriota, mostrando il passaporto o la carta d’identità si potrà passare di là per confrontare le due parti della città.

RicordateVi che sulla zona cuscinetto non si possono fare fotografie.

Sempre su questa via c’è un grande centro commerciale dove all’11° piano si potrà ammirare la città dall’alto e anche la parte occupata. Da qui potrete vedere anche le montagne e le due bandiere dipinte dai turchi: una per l’appunto turca e una turco-cipriota con su scritto: “siamo lieti di essere turchi” e la chiesa di S. Sofia ora trasformata in moschea.

A questo punto Vi consiglio di visitare il bellissimo museo archeologico, per ammirare la migliore collezione di reperti archeologici tra cui la mitica statua dell’Afrodite di Soli.

TERZA GITA: FAMAGUSTA

Con il tour operator siamo andati nella zona ancora in mano ai turchi, abbiamo attraversato la base militare inglese e poi alla frontiera turca abbiamo dovuto caricare sul pullman un osservatore turco che doveva scortarci per tutto il tragitto: non ci sono pericoli, ma è solo una prassi.

Dopo esserci fermati in un paesino a bere il caffè turco, ci siamo diretti verso l’antica Salamis. Questa era una delle dieci città stato di Cipro, qui potrete ammirare le rovine del teatro che poteva contenere fino a 15.000 spettatori, il ginnasio e le terme con ancora bel visibili le piscine.

Non lontano sorge la necropoli di Salamis e vicino la chiesa dedicata a San Barnaba, amico di San Paolo che si dedicò all’evangelizzazione di Cipro. La chiesa oggi ospita un museo di icone.

Famagusta

Anche Famagusta come Nicosia è circondata dalle mura veneziane e anche qui non furono sufficienti per fermare l’avanzata degli ottomani nel 1571. Da allora i turchi hanno sempre mantenuto il possesso della città.

Ci sono due accessi per la parte vecchia: la Porta della Terra e la Porta del Mare, per proteggere quest’ultima nel XII secolo fu eretta una cittadella con diverse torri tra cui la famosa torre di Otello chiamata così perché pare che Shakespeare abbia preso spunto da una vicenda accaduta qui a Cipro sotto il dominio veneziano.

Dalla parte più alta della torre si può ammirare la città e l’imponente moschea di Lala Mustafa Pasa, questa è nata trasformando la cattedrale gotica di San Nicola: durante l’assedio furono distrutte le torri gemelle, dopo di che venne eretto il minareto e privato la chiesa di tutte le decorazioni cristiane.

Si può visitare quando non sono in corso le preghiere, a patto di togliere le scarpe ed aver un abbigliamento non troppo scollato.
La città offre poco e dai negozi si può notare la differenza con la parte greco-cipriota.

Nella parte meridionale di Famagusta c’è il quartiere fantasma di Maras: prima del 1974 questa zona era abitata dai greco-ciprioti che gestivano gli alberghi della città, ma nel luglio ’74 di fronte all’avanzata dei turchi, fuggirono pensando di poter poi tornare quando l’emergenza fosse terminata, invece non fu così, i turchi occuparono il quartiere e ora si può solo vedere dall’esterno delle recinzioni di filo spinato.
RicordateVi di non fotografare!
Da qui potrete dare una sbirciata alla bella spiaggia di fronte al Palm Beach Hotel.

La zona nord si può visitare solo in una giornata e prima della 17.00 bisogna rientrare nella zona greco-cipriota, comunque informateVi direttamente all’ente turistico di Cipro per eventuali orari di rientro, può darsi che con il tempo la situazione cambi e ci sia maggiore libertà di circolazione.

Vi consiglio anche di farVi inviare depliant e cartine (gratuite) molto utili.

Se invece siete entrati nell’isola di Cipro dal Nord, per nessun motivo potrete spostarVi nella Repubblica di Cipro, a meno che non torniate in Grecia ed entriate da lì.

Vi auguro una buona permanenza in questa bella isola, scaldateVi per bene le ossa perché il rientro nella nostra terra umida e piovosa è sempre drammatico (a Cipro non piove quasi mai e in inverno le temperature non scendono sotto i 17 gradi e in estate superano i 30 gradi).

Buon Viaggio, Giulia.

Siti da visitare:
www.visitcyprus.org.cy (sito ufficiale ente turismo Cipro)
e www.cipro.org