“Una vacanza in questo periodo??? Di nuovo per mercatini??” Sono le domande degli amici quando vengono a sapere che approfittiamo di alcuni giorni liberi per andare di nuovo per mercatini di Natale. E già, la prima visita ci è piaciuta talmente che vogliamo ripetere l’esperienza, questa volta con i mercatini alsaziani e quelli disseminati lungo la Romantische Strasse.

Con la speranza di incontrare anche questa volta la neve, che dà un’atmosfera magica a paesi e mercatini, carichiamo in camper abiti caldi e scarponi doposci, oltre alle scorte alimentari per il viaggio di avvicinamento (il resto preferiamo comprarlo sul posto, per immergerci anche gastronomicamente negli ambienti che andiamo a visitare) e partiamo lungo la Statale Aurelia, facendo la prima tappa nella comoda area di sosta di Rosignano Solvay.

La mattina dopo ci vede in autostrada direzione Genova da dove deviamo per Milano e da qui ci dirigiamo verso il confine, superandolo a Chiasso. Acquisto della Vignette “01” e di nuovo in marcia lungo l’autostrada svizzera. La giornata è splendida e possiamo dire che fa addirittura caldo. Cominciamo ad essere scettici e formuliamo la fatidica domanda: troveremo la neve?? Essa è una componente essenziale per un viaggio del genere. La risposta arriva poco prima dell’imbocco del tunnel del San Gottardo, dove la incontriamo, e soddisfatti ci fermiamo per la sosta pranzo appena all’uscita, in un paesaggio innevato, degna cornice per questo viaggio pre-natalizio. Prosegue il nostro attraversamento della Svizzera e la constatazione che purtroppo ad altitudini inferiori di neve nemmeno l’ombra. Arrivati a Basilea mettiamo ai voti il dilemma: andiamo verso Friburgo, e quindi proseguiamo il viaggio lungo l’autostrada tedesca, o tiriamo dritto per Colmar e quindi deviamo a sinistra per imboccare l’autostrada francese? Vince l’Alsazia, e ci incanaliamo nella trafficatissima autostrada che supera Mulhouse e ci porta a finire la giornata nell’ottimo parcheggio in Rue de l’Est proprio a ridosso del centro storico di Colmar.

Ed eccoci subito a spasso per questo presepe vivente. Colmar è deliziosa, è un posto magnifico tutto l’anno, e per le feste l’hanno addobbata come meglio non si poteva, manca solo la neve, se ci fosse stata sarebbe il massimo, la classica ciliegina sopra la torta. Tutte le case sono decorate ed illuminate ad arte, e al calar della sera le luci creano degli effetti particolari: molti hanno appeso fuori delle finestre dei fantocci a grandezza naturale travestiti da Babbo Natale nell’atto di scalare idealmente la casa per entrare dalla finestra col suo sacco di doni. Visti di sera, debbo dire che creano molto “atmosfera”, al punto di sembrare quasi veri. Non potevamo scegliere sosta migliore.

Il giorno dopo visitiamo con dovizia il magnifico centro storico di Colmar, i bellissimi negozi addobbati per l’occasione e i diversi mercatini dove tra oggetti per decorare l’albero e la casa e i prodotti regionali tipici non c’è che l’imbarazzo della scelta. Naturalmente acquistiamo subito la tazza decorata nella quale si usa sorseggiare il vin brûlé. In città sono stati allestiti tre mercatini tradizionali ed il mercatino dei bambini. Pannelli esplicativi in vari punti della città indicano il percorso da seguire per visitarli tutti. Il mercatino dei bambini si trova vicino alla “Petit Venise”, ed è specializzato naturalmente in giocattoli e dolciumi (tra i banchetti gira un bel Babbo Natale in carne ed ossa con tanto di asino al seguito), gli altri sono sparsi in altre zone della città. Molto bello quello degli artigiani, ospitato in Place de l’Ancienne Douane e all’interno del bell’edificio della Koïfhus.

Il giorno seguente ci spostiamo a Sélestat, il paese che la tradizione vuole sia la patria storica dell’albero di Natale. E’ in corso una interessantissima mostra che presenta l’evoluzione della decorazione dell’abete natalizio, dalle origini ai nostri giorni e abbiamo intenzione di visitarla. Parcheggiamo nel piazzale dell’Ente del Turismo dove ci informano che oggi ci sarà il passaggio del Corteo di San Nicola. In città, proprio per il suo carattere di patria dell’abete natalizio, sono allestiti otto abeti giganti decorati, posizionati in otto punti del centro storico, oltre naturalmente ad un mercatino di una trentina di casupole di legno aperto tutti i giorni fino alla sera. Dopo la visita alla mostra sugli alberi di natale ci rechiamo alla “Maison du Pain“, dove assistiamo in diretta alla preparazione dei famosi dolci natalizi alsaziani. I maestri pasticceri lavorano con un’abilità incredibile e si rimane estasiati a vedere i prodotti che escono dalle loro mani. Si potrebbe stare a guardarli per ore, tante sono le varietà di pani e dolci che preparano, usando attrezzi e macchine di svariati tipi. Oggi stanno preparando anche dei dolci dalla forma di pupazzi particolari: è San Nicola ed è tradizione in questo giorno donare ai bambini questi pupazzi dolci. Poi tutti in piazza per assistere al passaggio del corteo di questo vecchio buono vestito da vescovo che nell’antica tradizione viene ad annunciare il Natale distribuendo doni ai bambini. Arriva accompagnato dai piccoli angeli e dall’alto del suo carro saluta la folla mentre gli angeli provvedono alla distribuzione di caramelle e dolciumi ai bambini presenti.

Passato il corteo lasciamo Sélestat e ci incamminiamo verso Strasburgo dove arriviamo in breve tempo. Parcheggiamo nel solito grande parcheggio di Place Mendes France, da dove in pochi minuti si può arrivare a piedi al centro cittadino. E’ già sera quindi uno sfolgorio di luci illumina la città, che è stata addobbata ad arte, si vede proprio che da queste parti il Natale è una tradizione veramente sentita. Il mercatino natalizio è uno dei più antichi ed è molto grande, tantissime bancarelle che occupano tutta la piazza della Cattedrale e le vie adiacenti, luci, suoni, gente che va e viene, alcuni sgranocchiando dolci o sorseggiando vin brûlé. Facciamo il giro di tutte le bancarelle, alcune delle quali vendono oggetti veramente deliziosi, e acquistiamo dolci natalizi e pan d’epices, e naturalmente la tazza ricordo del mercatino. Poi ci spostiamo in Piazza Kleber per assistere all’accensione della piccola lanterna giornaliera del grande calendario dell’Avvento.

Il giorno dopo è dedicato alla visita della città, della magnifica cattedrale e dei vari mercatini: bazar orientale, mercatino dell’artigianato, vetrina di Natale, mercato di Bredle dove comprare i dolcetti e le specialità alsaziane. Ce n’è veramente per tutti i gusti.

Ci rimettiamo in marcia verso la frontiera ed entrati in Germania tiriamo dritto per Rothemburg o.d.T. dove abbiamo appuntamento con alcuni amici. Rothemburg è bellissima e ci si torna sempre volentieri. E’ incredibile come questa città abbia saputo conservare integro il suo carattere medioevale, ma tant’è, superata la cinta muraria si torna davvero indietro di cinquecento anni. Dedichiamo il pomeriggio ad una visita accurata del magnifico Kathe Wohlfahrt, il negozio di articoli natalizi più famoso del mondo. Il suo interno per Natale viene decorato in un modo che chiunque vi entri, grande o piccino, non può che rimanerne estasiato. E’ impossibile descrivere tutte le decorazioni e l’ambientazione che si trovano all’interno del locale, basti pensare che per ammirarle e osservarle tutte per bene non bastano un paio d’ore. Dopo gli inevitabili acquisti, imballati con cura dai solerti commessi del negozio, con i nostri pacchettini ci rechiamo al mercatino dove passeggiamo sorseggiando vin brulè. In serata ci avviciniamo a Norimberga, dove contiamo di andare l’indomani.

La mattina seguente parcheggiamo i camper a Röthenbach e da qui prendiamo la comodissima metropolitana che ci lascia proprio a St. Lorenzen, nel centro di Norimberga e a pochi passi dal mercatino. La città, oltre ad essere la capitale del giocattolo, ospita anche uno dei più grandi mercatini della Germania, tanto è vero che esso attira ogni anno circa 2 milioni di visitatori. Girovaghiamo per un bel po’ tra soldatini di stagno, giocattoli in legno, decorazioni in rafia, vetro, legno, dolciumi e profumi di spezie, würstel e vin brûlé. Dedichiamo poi il resto della giornata ad una full immersion nei vari grandi magazzini del centro della città dove ci sbizzarriamo a fare altri acquisti.

Finiti i nostri giri di shopping è ormai sera e ripresi i nostri mezzi ci spostiamo a Dinkelsbühl, alla cui visita dedichiamo l’indomani. Certo che dopo il grande mercato di Norimberga quello di Dinkelsbühl ci sembra veramente poca cosa, ma ha comunque il suo fascino. Anche perché è molto bella anche tutta la cittadina, che ha saputo mantenere anch’essa il suo carattere medioevale. Molte sono infatti le case antiche e tante anche le belle insegne in ferro battuto.

Nel pomeriggio salutiamo gli amici, con i quali abbiamo condiviso piacevolmente una parte del viaggio, e partiamo per Nördlingen, dove è allestito un bel mercatino medioevale. Facciamo il nostro solito giro con una tazza di vin brûlé in mano tra musiche natalizie e profumi speziati. Certo che con la neve sarebbe stata tutta un’altra cosa, ma pazienza! Effettuati gli ultimi acquisti ci apprestiamo a riprendere la via del ritorno, e imboccata l’autostrada in direzione Ulm arriviamo a Bregenz. Di qui ci dirigiamo verso il Passo di San Bernardino e sostiamo per la notte nel tranquillo parcheggio di Zillis, dove un leggero strato di neve comincia a fare la sua comparsa.

La mattina dopo superiamo il passo tra montagne innevate, ci fermiamo a Sufers a scattare le ultime foto e ci ripresentiamo alla frontiera di Chiasso. E’ passata una settimana, la vacanza è finita, ce la ricorderanno gli addobbi acquistati, i dolci speziati, le musiche natalizie dei cd e le tazze dei mercatini che andranno ad aggiungersi alla collezione.

Testo e foto di Marina Greco:
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