La città di Porto è inscindibile dal Douro, legata naturalmente da una relazione di amorosi sensi al vino omonimo ricavato dai preziosi chicchi d’uva che maturano sulle pendici della vallata bagnata dal fiume d’oro.

Questa indissolubile triade – città, fiume, vino – si concretizza per il visitatore a Vila Nova de Gaia, il distretto situato sulla riva destra del celebre rio portoghese che fronteggia l’antico quartiere di Porto chiamato Ribeira.

A Vila Nova de Gaia infatti si concentrano ben 36 marchi di vinho do porto. In questo felice angolo di terra lusitana confluisce tutta la produzione nazionale per la stagionatura (favorita dalla particolarità del clima), l’imbottigliamento e la commercializzazione.

Camminare lungo questo tratto della riva del fiume permette di vivere un’esperienza unica: passare in rassegna senza soluzione di continuità le sedi di case vinicole mito come Calem (www.calem.pt), Sandeman (www.sandeman.com), Ramos Pinto (www.ramospinto.pt), Ferreira (www.sogrape.pt)… Quasi tutti i produttori offrono la possibilità di prendere parte a interessanti visite guidate e programmi di degustazione per assaporare proprio dove nasce la complessità aromatica di uno dei vini più apprezzati del mondo.

Calem, casa vinicola fondata nel 1859 che vanta uno stock di otto milioni di litri e che dopo il processo di rinnovamento delle cantine ha ricevuto il premio “Best of Wine Tourism Awards 2006” per la migliore realizzazione architettonica del mondo nell’ambito dell’enoturismo, ospita un museo dedicato alla Regione del Doro e alla storia del vino di Porto. Anche Sandeman, Ramos Pinto e Ferreira hanno creato a Vila Nova de Gaia alcune interessanti aree museali. Chi intende inoltre approfittare della visita per fare shopping – e in vista del Natale, regali! – può farsi recapitare comodamente a casa le bottiglie acquistate. Cantine e rivenditori, infatti, per una modica cifra si fanno carica dell’imballaggio e della spedizione.

Per ammirare da un particolare punto di vista la parata dei blasonati marchi enologici portoghesi e il colorato mosaico creato dalle case della Ribeira si può salire a bordo di un rabelo, tipica imbarcazione utilizzata fino a poco tempo fa per trasportare il vino giovane dalla valle del Douro (prima zona vinicola del mondo, risalente al 1756) fino alle cantine.

Dopo essersi lasciati sedurre dai nettari a Vila Nova de Gaia, ci si può dedicare alla scoperta della città. Trasformatasi, a partire dal XVIII e XIX secolo, tanto da un punto di vista economico quanto sociale, a causa della commercializzazione dell’omonimo vino, offre monumenti che testimoniano la prosperità e la ricchezza dell’epoca, come l’Igreja de São Francisco, il Palácio da Bolsa e molti altri.

Da non perdere, anche per sperimentare un interessante contrasto tra l’antico e il moderno, una visita alla Casa da Musica, auditorium ultimato a fine 2005 – divenuto in pochissimo tempo uno dei simboli della città – che ha sede in un’avveniristica costruzione progettata dall’architetto olandese Rem Koolhaas.

Per concludere la giornata, l’ideale è prendere posto in una delle terrazze che animano la Ribeira per meditare in compagnia di una coppa di Vintage. Non sarà difficile capire perché viene considerato divino.

Informazioni:
Comissão Municipal de Turismo do Porto – www.portoturismo.pt
Região de Turismo do Douro Sul – www.douro-turismo.pt
Instituto dos Vinhos do Douro e do Porto – www.ivp.pt
Rota do Vinho do Porto – www.rvp.pt