Alghero
Il Lazzaretto
Tomba dei giganti

Chiunque arrivi in Sardegna per la prima volta ha la sensazione di essere “sbarcato” in un altro mondo, fatto di spazi infiniti e paesaggi maestosi. Circondata da un mare splendido, l’isola e’ una delle zone del Mediterraneo in cui le tradizioni popolari risultano meno contaminate dai rapporti esterni. Trovarsi di fronte ad un nuraghe, a un pozzo sacro, alle misteriose domus de janas o alle tombe dei giganti, o dentro una grotta scavata nei millenni dall’acqua, offre una esperienza unica.

La Costa Smeralda è senza dubbio la zona più famosa della Sardegna non solo per la sua mondanità generosa, sia di giorno che di notte, ma anche per la sua bellezza, ancora indimenticabile. Il nome della Costa è un omaggio ai colori verdi e turchesi dei suoi mari, abbracciati da spiagge di sabbia finissima e bianca, che lo proteggono e lo rassicurano, ricambiate dalle carezze delle dolci onde di un acqua limpida e trasparente. Un ambiente incantevole e contraddittorio, caratterizzato da una selvaggia e orgogliosa macchia mediterranea, che si sposa con rocce di candido granito, dalle forme imprevedibili e con spiagge, cale e insenature…

Il Golfo di Orosei è quasi certamente la zona più affascinante di tutta l’isola ed è pronta a regalarsi in tutto il suo splendore. Colori, profumi e sensazioni che pochi mari possono regalare. Lontani dalla mondanità sfarzosa e finto-vip, lontani dallo stress da ombrellone-selvaggio, lontani dai luoghi comuni e vicini al desiderio di regalare a occhi e emozioni uno spettacolo appagante…

Il clima è di tipo marittimo mediterraneo accentuato lungo la fascia costiera conseguente alla sua insularità e alla breve distanza dal mare di ogni punto del suo territorio. È temperato durante tutto l’anno, prevalentemente mite. Essendo quasi al centro del Mediterraneo, risente naturalmente della posizione geografica: infatti l’isola si trova nella traiettoria delle masse d’aria tropicali provenienti dalle coste africane da un lato e dalle masse d’aria recate dai venti occidentali di origine atlantica dall’altro, mentre sporadicamente viene investita da correnti d’aria fredda provenienti dall’Artico. Le piogge, che sono sporadiche e a carattere temporalesco, non sono un evento molto frequente, soprattutto nelle zone costiere. Normalmente piove più al nord dell’isola che al sud. La temperatura durante l’inverno è solitamente intorno ai 10° C per le città costiere e di poco inferiore nell’interno dell’isola, mentre durante l’estate può raggiungere e superare i 30°.

In Sardegna si possono scegliere itinerari per trekking lunghi e impegnativi; oppure anche bellissimi percorsi che non presentano alcuna difficoltà, adatti anche a principianti o alle persone che possono avere problemi ad affrontare dislivelli. In tutta l’isola si organizzano escursioni che possono durare da poche ore a tutta una giornata.

Indimenticabili sono le passeggiate nel Golfo di Orosei o le gite rilassanti nel centro Sardegna. Più impegnative, ma anche suggestive e avventurose, solo le escursioni alla Gola di Gorropu o nel supramonte di Baunei. Spazio alla cultura e all’ambiente, con la fantastica camminata verso Tiscali.

Una Sardegna da vivere con l’anima e con il corpo, per scoprirne i segreti di un ambiente aspro, ma ospitale. Un paradiso di natura e avventura che attraversa tutta l’isola, dal Nord-Ovest, con le arrampicate e le calate per le rocce del sassarese, al Nord-Est, con le rilassanti passeggiate nella Gallura, oppure nella zona di Oristano e in quella della Barbagia e dell’Ogliastra.

ARTE E ARCHEOLOGIA

L’archeologia in Sardegna non è conosciuta dalla gran parte dei turisti che associano la regione al mare e alle spiagge, ma una visita ai nuraghi farà scoprire una Sardegna diversa.

Tra il 2500 a. C. e il 1800 a. C. si diffonde sull’isola il fenomeno del megalitismo. Durante questo periodo si afferma la civiltà nuragica. Tra l’età del bronzo e quella del ferro (dal 1800 al 500 a.C.) si colloca il lungo periodo storico che vede protagonista la misteriosa civiltà nuragica. 8000 nuraghi, circa 400 tombe dei giganti e un numero ancora imprecisato di pozzi sacri sono la dimostrazione dell’imponenza della civiltà nuragica.

Il nuraghe è una costruzione megalitica ad una o più torri tronco coniali collegate tra loro tra gallerie e corridoi anulari, con una cella centrale con volta ad agiva e dotate di mensole e terrazzi difensivi. Altri elementi caratteristici della cultura nuragica sono poi le Tombe dei giganti, sepolture megalitiche collettive formate da un corridoio coperto con esedre delimitato da lastre levigate disposte a coltello, con stele centrale monolitica con una porticina centrale detta “delle anime”.

La religione si manifestava nel culto delle acque, in onore delle quali si elevavano templi a pozzo, o pozzi sacri. Queste costruzioni presentano una scala a soffitto gradinato che scende fino al livello della falda acquifera (pozzo), che è coperta da una struttura a falsa cupola. La tecnica di costruzione è più raffinata di quella utilizzata per i nuraghi, com’è evidente visitando il pozzo sacro di Santa Cristina, nella provincia di Oristano (ad ovest dell’isola).

I famosi bronzetti nuragici (che raffigurano anche navicelle molto evolute) e i ritrovamenti archeologici (come le raffigurazioni del popolo Shardana nel tempio egiziano di Medinet Abu) dimostrano come il popolo nuragico dominasse l’intero Mediterraneo.

Le teorie di Sergio Frau, giornalista e autore del libro “Le Colonne d’Ercole, un’inchiesta” hanno ipotizzato che la Sardegna fosse la potentissima isola di Atlante (diventata mitica con il nome di Atlantide). Teorie appoggiate da eminenti studiosi e archeologi di tutto il mondo.

La visita ad un nuraghe

Abbarbicato su un’altura dal quale si gode della vista dell’isola di Tavolara fino alle cime del Monte Limbara, si staglia il nuraghe Cabu Abbas. Il monumento archeologico è sito all’interno del territorio comunale di Olbia e fa parte di un itinerario archeologico mappato grazie all’opera di volontari e appassionati di archeologia che hanno dedicato il loro tempo libero nella ricerca di nuovi itinerari turistici di questa zona della Gallura.

Per arrivarvi il percorso è semplice: si arriva fino alla zona industriale di Olbia per poi seguire le indicazioni che portano all’agglomerato di Osseddu, zona di nuova espansione turistica della città, scelta da chi ha voluto intraprendere l’investimento di appartamenti in Sardegna. Percorsi pochi chilometri si seguono i caratteristici cartelli turistici di colore marrone che portano fino a sotto il nuraghe dove vi è uno spazio per posteggiare l’automobile.

Armati di macchina fotografica, bisogna prendere un piccolo sentiero dove vi è una piccola fontana dove potersi approvvigionare nel caso che l’escursione si svolga durante la canicola estiva.
Il tratto non presenta alcuna difficoltà, infatti, per arrivare al nuraghe sono stati posati dei blocchi squadrati di granito per vincere la pendenza che aumenta sotto il monumento.

Giunti quasi alla meta s’intravede in mezzo alla vegetazione l’entrata del nuraghe che presenta ancora le mura di cinta da superare passando sotto un architrave in granito.
Una volta dentro, il manufatto risulta parzialmente interrato, facile salirvi sopra da dove si nota che la cinta posta a difesa del nuraghe ha forma circolare.

I NURAGHI

  • La Reggia Nuragica: Su Nuraxi – Barumini
  • Complesso Nuragico di Cabu Abbas Riu Mulinu – Olbia
  • Il Nuraghe Losa – Abbasanta
  • Villaggio Nuragico di Serra Orrios – Dorgali
  • Villaggio Nuragico di Tiscali – Oliena

LE TOMBE DEI GIGANTI

  • Tomba dei Giganti di Su Monte e s’ape – Olbia
  • Tomba dei Giganti di S’Ena e Thomes – Dorgali

I POZZI SACRI

  • Pozzo Sacro di Sa Testa – Olbia
  • Pozzo Sacro di Santa Cristina – Paulilatino
  • Fonte Sacra di Su Tempiesu – Orune

SARDEGNA INSOLITA: CALASETTA E CARLOFORTE

Calasetta e Carloforte sono due piccoli comuni che si trovano sulla parte sud occidentale della costa sarda e si propongono quali mete turistiche insolite e fuori dagli schemi della tipica vacanza balneare. Sono due villaggi separati da un piccolo scorcio di mare che preservano da secoli immutati ritmi di vita, tradizioni e ambiente circostante.

Nascono entrambi come villaggi di pescatori, si affacciano direttamente sul mare e sono inseriti in territori che alternano zone ancora selvagge dove tratti rocciosi di costa sono interrotti da piccole cale di sabbia bianca. L’azione del vento ha modellato questo territorio creando talvolta sorprendenti sculture naturali nella roccia oppure dune di sabbia contornate dalla tipica vegetazione mediterranea. Calasetta e Carloforte offrono atmosfere molto mediterranee. Le case basse che costituiscono i centri storici ricordano quelle presenti nei piccoli villaggi della Tunisia e i legami tra i due paesi non si limitano all’architettura urbana.

Gli abitanti di Carloforte si trasferirono in questo angolo di Sardegna nella metà del’700. Per quanto originari di Pegli, in Lguria, esercitavano attività di pescatori nella città di Tabarka in Tunisia. A causa della penuria del pescato e del deterioramento dei rapporti con le popolazioni arabe si trasferirono sull’isola di San Pietro, su impulso dell’allora re di Sardegna Carlo Emanuele III di Savoia, fondando appunto il comune di Carloforte chiamato così in onore del sovrano.

Nella metà dell’800 vennero raggiunti dagli altri abitanti di Tabarka di comune origine nel frattempo ridotti in schiavitù. Nacque così la miscellanea culturale unica nel suo genere presente ancora oggi in quei territori che si manifesta nella lingua, nelle tradizioni culturali ed enogastronomiche. Il dialetto locale con evidenti influenze liguri, l’enogastronomia con piatti classici quali il cascà che è una variante del cous cous arabo, si fondono con la tradizione e la natura di Sardegna mare creando un ensemble affascinante di cultura, natura ed enogastronomia.

PORTO SAN PAOLO

Porto San Paolo è un piccolo borgo di pescatori situato lungo la costa orientale della Sardegna. Il paese offre tutti i servizi per trascorrere una vacanza in Sardegna a contatto con la natura. Si trova lungo la costa nord orientale della Sardegna a pochi chilometri da Olbia. Particolare che pone il paese in posizione baricentrica rispetto ad altri centri turistici della zona come San Teodoro e la Costa Smeralda. Il percorso di arrivo dal porto di Olbia è suggestivo, infatti, inaspettatamente dopo serie di curve in prossimità del paese, si apre uno stupendo panorama verso il mare e l’Isola di Tavolara.

Il centro si è sviluppato negli anni, partendo da una matrice storica composta dalle vecchie case dei pescatori che si trovano di fronte all’imbarcadero della marina militare ora utilizzato come approdo turistico. Oggi il paese si è evoluto verso le colline prospicienti nelle quali sono state costruite ville e case di lusso per godere di un panorama d’incomparabile bellezza racchiuso tra le isole di Tavolara e Molara. Negli anni poi il centro abitato è stato plasmato in funzione di un turismo sostenibile: è stata creata l’area marina protetta di Tavolara e Molara proprio per tutelare una porzione di territorio che ha caratteristiche uniche.

Le spiagge principali sono quelle di Costa Dorata, la più vicina al paese e Porto Taverna, un lungo arenile di sabbia bianca finissima adatta ai bambini in quanto i fondali sono bassi. Costa Corallina è la più bella, dove l’acqua ha un colore smeraldo ed una sabbia di tinta tendente al rosa.

A pochi chilometri da Porto San Paolo percorrendo la strada per Tempio si possono ammirare gli olivastri millenari di Luras che hanno un’età stimata in duemila anni. Proseguendo si arriva a Tempio, dove è possibile fare escursioni lungo il Monte Limbara per raggiungere la sommità ad un’altezza di 1350 metri, da dove si gode di un panorama che va dai monti del Gennargentu al mare della costa orientale.

Infine San Teodoro dista da Porto San Paolo solo otto chilometri: tanto divertimento, vita notturna e discoteche.

SPIAGGE DA SOGNO

La Sardegna è famosa per le sue bellissime spiagge, dai particolari colori turchese intenso e dalle acque limpidissime. Un paradiso incontaminato e a stretto contatto con la natura. Sabbiosa, rocciosa, grande o piccola… comunque la sogni, in Sardegna si trova sempre la spiaggia dei desideri. L’estate tende ad essere più o meno lunga a seconda delle annate, ma di solito è possibile trascorrere una piacevole giornata al mare (bagno compreso!) da Aprile fino ad Ottobre.

Le spiagge della Gallura sono incantevoli, si trovano lungo la costa orientale della Sardegna intervallate da piccole insenature nascoste tra le roccie di granito.

La spiaggia di Porto Taverna, lunga, sabbiosa e dall’acqua cristallina si trova in Sardegna, vicino ai centri di Porto San Paolo e Vaccileddi. Porto Taverna si trova in una delle baie più spettacolari della costa est della Sardegna. Si raggiunge uscendo da Olbia in direzione di Siniscola, prendendo la Ss 125 e dopo circa 15 Km svoltando a sinistra. La favolosa spiaggia si trova a 800 m, davanti alla frazione di Vaccileddi. Di fronte ad essa si potranno ammirare le maestose isole di Tavolara e Molara, territori facenti parte dell’ area marina protetta di Tavolara-Punta di Coda Cavallo.

La località è adatta per chi cerca una vacanza all’insegna del relax e della tranquillità, per chi desidera immergersi in ambientazioni naturali magiche, rimanendo lontano rispetto al caos della movida estiva isolana.

La macchia mediterranea, come in tutta la zona, è la vegetazione caratteristica mentre i numerosi cespugli di ginepro incorniciano gli scorci sul mare delle cartoline immaginarie che ogni turista scatta con la propria memoria. A ridosso della spiaggia vi è una zona umida popolata da varie specie di uccelli, una sorta di laguna dove si sono avvistati spesso magnifici esemplari di fenicottero rosa.

Il mare è limpido e dai colori incantevoli, la sabbia finissima e chiara, i fondali bassi perciò è una spiaggia adatta ai bambini e alle famiglie. Spesso all’orizzonte si potranno osservare i battelli che, partendo da Porto S. Paolo, organizzano gite panoramiche lungo la baia. Porto Taverna offre i servizi di noleggio di pedalò, surf e gommoni oltre alla comodità di un accogliente bar sulla spiaggia.

Una delle spiagge della Sardegna che meritano di essere visitate, è senza dubbio la splendida Cala Girgolu. Vi si arriva facilmente, SS 125.

Lo scenario che si presenta davanti agli occhi è mozzafiato, si potrà ammirare un vero paradiso. Di fronte si ha l’isola di Tavolara, costituita da candida roccia calcarea che spicca tra i graniti galluresi, immersa in un mare dai toni turchesi, dove il riverbero del sole fa brillare in lontananza una piccola insenatura. Nessun suono oltre il richiamo dei gabbiani che si librano leggeri… in Sardegna il mare, il silenzio sanno essere la migliore compagnia. La sabbia è chiara e lo sguardo si allunga.

Intorno vi è una ricca vegetazione, la famosa “macchia mediterranea” e ai lati pareti rocciose che amplificano ancor di più la sensazione di incontaminatezza. Spesso lo stupore che tale scenario evoca è simile a un brivido, la sensazione d’essere quasi un intruso in questo mondo esterno rispetto a quello delle cartoline patinate e della mondanità estiva sarda.

Soffermandosi ad osservare le rocce che trasmettono la forza e la perfezione della natura, si comprenderà perché, per molti, il meglio della Cala è dato dalle sue insenature modellate dal vento; il lungo lavoro di uno scultore certosino che regala all’uomo momenti di stupore ed incanto,soprattutto osservando la famosa “roccia della tartaruga”, piacevole sorpresa per chi si avventura in una camminata di venti minuti circa, lungo la costa destra della Cala.

ARCIPELAGHI ED AREE MARINE PROTETTE

Fra le maggiori attrazioni che la Sardegna offre ai propri visitatori vi sono i parchi marini protetti del nord ovest e nord est. La Sardegna ospita lungo le sue coste numerosi arcipelaghi ed aree marine protette di rara bellezza. Fra le più importanti segnaliamo l’arcipelago di La Maddalena, l’Asinara e l’isola di Tavolara.

L’Arcipelago di La Maddalena si trova nel nord est Sardegna e si affaccia sulla cittadina di Palau. Comprende sette isole maggiori che sono La Maddalena, Caprera, Santo Stefano, Spargi, Budelli, Santa Maria e Razzoli. Si raggiunge agevolmente con un brevissimo tragitto in traghetto dal Porto di Palau. Il Comune di La Maddalena, composto da poco più di 11.000 abitanti, si caratterizza per il bel centro storico di origine settecentesca. E’ gemellato con le città francesi di Ajaccio (in Corsica) e Nizza. Con la penultima condivide contaminazioni culturali che si manifestano soprattutto nella lingua (o dialetto) locale con evidenti influenze corse.
Ha ospitato per diversi anni una base militare americana ora totalmente dismessa e, forse anche per questo motivo, preserva intere zone completamente incontaminate e selvagge.

Tra le curiosità di rilievo storico va segnalato che l’isola di Caprera è stata lungamente residenza di Giuseppe Garibaldi, l’eroe italiano della riunificazione, che in questo isolotto vi ha costituito una dimora mai abbandonata fino agli ultimi giorni di vita. Ora la casa è stata trasformata in museo ed è visitabile per rivivere uno spaccato ancora intatto di vita ottocentesca e per conoscere meglio il principale personaggio storico del risorgimento italiano nella sua veste privata.

Altra curiosità da segnalare è che sulla spiaggia rosa nell’isola di Budelli il registra Michelangelo Antonioni vi ha girato il celeberrimo film Il Deserto Rosso.

L’isola dell’Asinara si trova invece nella parte nord occidentale ed appartiene al comune di Porto Torres. Un piccolo e stretto canale la separa dalla punta Falcone. La storia di questo piccolo angolo di Sardegna, iniziata sin dal periodo neolitico come testimoniano alcuni resti, è proseguita con numerose dominazioni finchè nel 1885 divenne colonia penale agricola. Dal 1885 sino al 1999 è rimasta totalmente chiusa al pubblico e dagli anni sessanta sino alla riapertura come parco nazionale ed area protetta, ha ospitato un carcere di massima sicurezza nel quale sono stati confinati brigatisti rossi come Raffaele Cutolo e mafiosi come Salvatore Riina. Si presenta oggi come una delle più belle zone di Sardegna per essere ancora totalmente incontaminata grazie alla sua prolungata inaccessibilità. Tra le cose curiose da segnalare vi è l’origine del suo nome, derivato dalla presenza degli asinelli albini che vivono allo stato brado e rappresentano un sicuro richiamo per i turisti.

L’arcipelago dell’isola di Tavolara si trova invece vicino ad Olbia e si compone di tre piccole isole. Tavolara, la più grande nonché la principale, Molara e Molarotto. Fa parte del parco marino protetto di Tavolara e Capo Coda Cavallo che è considerato uno dei più bei tratti di costa di tutto il mar Mediterraneo. Il Parco Marino di Tavolara è un’oasi di pace, sabbia bianca, mare cristallino e dalle fantastiche trasparenze; l’unico segno di civiltà un locale panoramico situato sopra la spiaggia. Le foto del paesaggio potrebbero essere splendide cartoline, soprattutto se si ha la fortuna di trovare una giornata tersa e dal cielo azzurro pastello.

Proprio l’isola di Tavolara è stata protagonista di una storia ottocentesca affascinante e per certi versi ancora misteriosa. Fu la dimora di un personaggio ligure, tal Giuseppe Bertoleoni, giunto in Sardegna con la famiglia alla fine del 700 e che si stabilii sull’isola, a quel tempo disabitata, autoproclamandosi sovrano del Regno di Tavolara nei primi anni dell’800. Si è venuto a costituire negli anni e con i discendenti del primo sovrano, un micro regno che nel massimo momento di splendore ha raggiunto 55 abitanti e che ha persino ricevuto il riconoscimento ufficiale della Regina d’Inghilterra che inviò degli emissari alla fine dell’ottocento a fotografare i regnanti. Tale foto è ancora oggi conservata nella collezione reale di Buckingham Palace. La piccola isola riannessa nel ‘900 al territorio italiano, senza peraltro atti ufficiali, ospita i i lontani discendenti del primo regnante che gestiscono gli unici due ristoranti presenti e un servizio di collegamento via mare con la terra ferma.