Da molti secoli la Valle Isarco, nell’attuale Alto Adige/südtirol, è la via di collegamento, culturale e fisica, tra nord e sud: il Brennero è il passaggio naturale più agevole di tutte le Alpi centro-orientali. E per questo, da sempre, la valle che scende da Colle Isarco a Bolzano, attraverso le antiche città di Vipiteno, Bressanone e Chiusa, è la più vocata all’accoglienza e all’ospitalità.

E’ oggi quasi un fatto naturale che questa antica vocazione trovi continuità e vigore attraverso il recupero di vie storiche e l’individuazione di sentieri ‘tematici’, attraverso esperienze che si rivelano tra le più significative delle Alpi, dove religiosità popolare, arte, architettura, cultura, agricoltura e natura si intrecciano a formare un mix di suggestioni.

Un esempio, proprio a tema religioso, è il Cammino di San Giacomo che conduceva i pellegrini dalla Val Pusteria, nella parte orientale dell’Alto Adige, in direzione ovest verso la Valle Isarco, per proseguire verso nord fino al Passo del Brennero.

Oggi questo percorso tematico viene riproposto per portare alla scoperta di variegati siti storici e particolarità culturali, immerse nel paesaggio verdissimo costellato di segni della devozione popolare, chiese, cappelle, vie crucis.

Nel tratto che interessa la Valle Isarco (da Vandoies di Sotto fino al Brennero per un totale di circa 61 km) si possono individuare tre tappe: Vandoies di Sotto-fortezza (16,7 km) passando per Rio di Pusteria e Novacella; Fortezza –Vipiteno (28,5 km) toccando Mezzaselva e Niederried di Stilves; infine tappa Vipiteno-brennero (16,1 km) percorrendo Colle Isarco e Bagni di Brennero.

Lungo tutto il Cammino molti i punti di interesse. Partendo dalla Parrocchiale di Vandoies di Sotto, e seguendo il sentiero lungo il fiume Rienza, si raggiunge la Chiusa di Rio di Pusteria, un’affascinante fortezza che fungeva da posto di dogana.
Arrivati a Rio di Pusteria da visitare la Parrocchiale dedicata a Sant’elena e la tardogotica chiesa del cimitero dedicata a San Floriano, entrambe ricche di preziosi affreschi, come quello dove è rappresentata la lite tra un angelo e un diavolo per l’anima di un moribondo…

Si può fare una piccola deviazione verso sud per visitare l’Abbazia di Novacella, a nord di Bressanone. E’ il più grande convento del Tirolo, costruito nel 1142, con la chiesa di stile tardo-barocco, il chiostro gotico, l’antica pinacoteca e altre meraviglie come il giardino da poco rinnovato. L’abbazia, fin dall’inizio, divenne un rifugio per i pellegrini lungo il cammino verso Roma e uno dei centri principali della vita spirituale d’Europa. Da qui si può allungare il cammino di mezz’ora verso sud per la storica città vescovile di Bressanone.

Ritornando sul Cammino, in direzione Brennero, dall’Abbazia di Novacella si attraversa un antico ponte di legno, si segue verso sinistra e si arriva al romantico laghetto di Varna in mezzo al bosco. Da qui, seguendo la pista ciclabile, si raggiunge Fortezza, che deve il suo nome appunto al grande forte che l’Imperatore Francesco I d’Austria fece costruire tra il 1833 e il 1839, sede oggi di grandi installazioni e mostre. Da Fortezza, lungo un vecchio sentiero, si arriva a Mezzaselva e da qui seguendo l’antica stradina che risale il fiume si raggiungono i tipici masi della frazione di Le Cave. Poi in mezzo al bosco si dirama la vecchia mulattiera militare, risalente agli anni 1939/40, che porta ai bunker militari dismessi.

Poco dopo la piccola frazione Niederried, lungo il sentiero, si incontra la cappella dell’antico bagno Möders e le fonti termali di San Pietro, un luogo incredibile, dove da oltre 500 anni sgorga la fonte di San Pietro: un’acqua particolare rivitalizzata di cui ancora oggi i locali fanno scorta.

Poi il cammino prosegue attraverso campi e prati fino a Stilves; il paesaggio fluviale circostante è inaspettatamente bello con il fiume Isarco che forma meandri e anfratti…

Altra importante stazione del Cammino è il Santuario Maria Trens, presso Vipiteno, costruito intorno al 1498, ancor oggi uno dei luoghi di pellegrinaggio più importanti dell’Alto Adige, con la sua preziosa figura lignea della Madonna con bambino del 1470.
Prima di raggiungere Vipiteno si può vedere Castel Tasso/reifenstein che domina dalla rupe la confluenza della Val Ridanna.

Continuando sulla vecchia mulattiera si approda alla chiesa di San Giacomo a Tunes, piccolo paese sopra Vipiteno, che dal XVI secolo accoglie la sede della Confraternita di San Giacomo di Vipiteno. Sul portale d’ingresso della chiesa c’è proprio il simbolo del pellegrinaggio: una conchiglia con bastoni da pellegrino incrociati e la data del 1511. All’interno della chiesa invece la statua di San Giacomo.

Finalmente si arriva nella città medievale di Vipiteno. Lasciando la città ci si dirige verso Novale, ora il sentiero si fa più ripido, poi si passa sotto Castel Strada e si torna a scendere fino all’antico paese di minatori Colle Isarco. E si prosegue lungo la storica strada verso il Passo del Brennero. Poco prima del paese di Brennero si può visitare una moderna installazione con 84 ripidi scalini con delle iscrizioni liriche che salgono fino ad un bunker abbandonato della Seconda Guerra Mondiale. Un luogo legato alla storia dove fermasi un momento a riflettere.

Il Sentiero di San Giacomo in Valle Isarco si può seguire anche in bici. Due sono le ciclabili, che vi coincidono quasi completamente: la ciclabile della Val Pusteria, da Vandoies fino a Rio di Pusteria, dove si congiunge con la ciclabile Brennero-bolzano, che a sua volta da Fortezza porta a Vipiteno e sale fino al Passo del Brennero.

Lungo il Cammino di San Giacomo alberghetti, pensioncine e masi tipici offrono prezzi assai convenienti. E si può optare anche per il Pass del Pellegrino che da diritto a vitto e alloggio convenzionati nelle locande del pellegrino (da richiedere alla comunità di San Giacomo ad Innsbruck).
Il depliant con tutte le informazioni può esser richiesto gratuitamente al Consorzio Turistico Valle Isarco: www.Jakobsweg.it

Dopo aver camminato a valle si può salire in quota per scoprire l’Alta Valle Isarco e le sue spettacolari alte vie di montagna, come l’ ‘Alta Via del Tirolo’ che parte da Mayrhofen nel Tirolo del Nord e porta fino a Merano, passando per l’Alta Valle Isarco.
Lungo i 130 km del percorso, da fare in diverse tappe, si ammirano i ghiacci eterni delle Alpi dello Zillertal, con le montagne scure delle Alpi centrali, e le punte di dolomia bianca del Tribulaun. In Valle Isarco si fa tappa al Museo della miniera Monteneve della Val Ridanna. Una cartina apposita 1:50.000 con guida del sentiero è disponibile a 10 euro presso il Consorzio Turistico Valle Isarco.

Molto bello anche il ‘Sentiero Europeo 2’: 340 km in 22 tappe, da Innsbruck si arriva a Feltre in Veneto, passando per la Valle Isarco. Una via che unisce l´Austria a tre province italiane e crea un collegamento ‘ideale’ non soltanto di sentieri, ma anche di culture. Per gli amanti del trekking un’intensa avventura immersi in un paesaggio naturale autentico. Ogni tappa é unica, si dorme nei rifugi, in baite isolate o in masi rustici, dove si viene a stretto contatto con la vita contadina d´alta montagna.
Il percorso può essere effettuato anche a singole tappe, grazie ad una fitta rete di percorsi di avvicinamento o di discese a valle; inoltre ci sono innumerevoli possibilità di percorsi alternativi per tutti i gusti. Disponibile negli uffici turistici lungo il sentiero un volume sul Sentiero Europeo (7 euro), una cartina (7 euro) e un Dvd (7 euro). Gratis Download: www.Valleisarco.com.

Info: Consorzio Turistico Valle Isarco, Bastioni Maggiori 26/a, 39042 Bressanone (Bz), tel. 0472.802232, www.valleisarco.com