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Una data ancora più significativa per la metropoli sul Bosforo,
che va a ricoprire questo incarico proprio nell´ultimo anno
in cui può farlo una città non ancora parte dell´Unione.
La città fra i due continenti si è preparata con grande
scrupolo a questo appuntamento, e non ha badato a spese. L´investimento
è stato di 400 milioni di euro. Saranno quasi 500 gli appuntamenti
che attendono i 10 milioni di visitatori previsti, divisi in concerti,
mostre, rappresentazioni teatrali, balletti, ma anche conferenze
e cicli di studi.
Il tema portante è Istanbul: la città dei
quattro elementi, la città come cerniera fra continenti
e culture diverse. Per la cerimonia di inaugurazione, il premier
Recep Tayyip Erdogan e il presidente della Repubblica Abdullah Gul
hanno ricevuto protocollo e giornalisti sul Corno D´oro. Gli
abitanti della città hanno potuto godersi lo spettacolo da
5 punti diversi della metropoli, tre nella parte europea e due in
quella asiatica. Fuochi dartificio sparati in punti differenti
hanno illuminato tutto il cielo di Istanbul. Le principali piazze
della città hanno offerto concerti gratuiti con le più
grandi stelle della musica locale. A Taksim, in particolare, per
la rockstar Tarkan sono arrivate oltre mezzo milione di persone.
Istanbul: la città dei quattro elementi.
Quattro Elementi: Terra, Acqua, Aria e Fuoco. Lidea che questi
elementi abbiano formato luniverso ha forti radici in Anatolia
(Asia Minore), che fa oggi parte della Turchia.
Lantica città di Mileto, nellAnatolia orientale,
è considerata la culla della filosofia orientale. I tre maggiori
filosofi della città - Talete (624-546 a. C.), Anassimandro
(610-546 a. C.) e Anassimene (585-528 a. C.) - hanno tutti provato
a comprendere luniverso attraverso i Quattro Elementi.
Talete considerava lacqua la sorgente di ogni cosa; Anassimandro
pensava che linfinito fosse la fonte originaria e che i quattro
elementi base derivassero da esso; Anassimene credeva che laria
fosse lorigine, insieme agli altri tre elementi.
Eraclito (Vi secolo a. C.), filosofo di Efeso, considerava il cosmo
come una fiamma sempre viva e quindi vedeva il fuoco come forma
archetipica della materia. Lo stesso Aristotele (384-322 a.C.),
che trascorse del tempo ad Assos, altra antica città dellAnatolia
orientale, considerava la terra, lacqua, laria e il
fuoco come i quattro elementi base della natura. Le idee di Aristotele
influenzarono per millenni i circoli intellettuali, scientifici,
filosofi e religiosi sia delloriente che delloccidente.
Fu intorno al III secolo a.C. che per la prima volta le popolazioni
si insediarono lì dove poi sarebbe sorta Istanbul, che negli
anni ha accumulato diversi strati culturali.
Durante lepoca romana Istanbul diventò una città
cosmopolita alimentata dalla varietà di paesaggi e popolazioni,
uneredità lasciata dagli imperi di cui fu capitale:
un crogiuolo di minoranze che virtualmente si fuse in una maggioranza.
Sotto gli Ottomani questa armoniosa struttura sociale prosperò
ininterrottamente per seicento anni. Questo sistema unico protesse
non solo le identità di ogni singola regione, ma anche quelle
delle popolazioni sparse nel territorio.
Nel corso della storia, dunque, Istanbul è stata la dimora
di innumerevoli culture e società. Questa bellissima
armonia non è solo un piacevole ricordo di unepoca
passata, ma Istanbul conserva ancora la sua ricca personalità
cosmopolita, evidenziando il suo impareggiabile lascito fisico e
culturale. La città è un vivido esempio del tanto
ricercato incontro di civiltà, così disperatamente
assente nel mondo moderno la cui ricerca sembra quasi unutopia.
Per più di duemila anni, come ispirata dalla teoria dei
quattro elementi di Aristotele, la città ha catturato lattenzione
di tutto il mondo. Dopo tutte le rotture vissute fin dalla sua fondazione,
simbolicamente guidata dai quattro elementi, Istanbul sta ora promettendo
di rivitalizzare la formula impressa nei suoi geni. La posizione
geografica e la sua millenaria eredità culturale fa di Istanbul
un posto unico al mondo. Si può dire che sia lo specchio
della Turchia. Lenergia creativa della sua giovane e dinamica
popolazione l ha resa e la rende una delle città più
vibranti del Paese.
La consapevolezza culturale sviluppatasi ad Istanbul negli ultimi
due decenni si riflette nella vita culturale della città.
Come risultato, Istanbul è diventata un centro artistico
e culturale, un richiamo non solo per i suoi cittadini ma per il
mondo intero. Come punto di incontro tra gli artisti di tutto il
mondo, Istanbul fornisce unopportunità per un ampio
respiro culturale. Come Capitale Europea della Cultura 2010, Istanbul
avrà lopportunità di raggiungere i suoi obiettivi
più rapidamente.
Il XXI secolo è comunemente considerato come il secolo delle
città. Le città si sviluppano attraverso il rafforzamento
delle proprie identità, delle culture e comunicano tra loro.
È attraverso la cultura che familiarizziamo e ci conosciamo
meglio. Questo solleva la domanda di come la cultura contribuirà
alla vita quotidiana e come si estenderà a tutti i settori
della società. Si sa che lo sviluppo culturale è un
prerequisito per innalzare la conoscenza e lo sviluppo culturale
ai livelli desiderati. Con Istanbul come Capitale della Cultura
Europea 2010, lEuropa scoprirà le radici della propria
cultura e un passo importante sarà fatto verso una comprensione
reciproca.
La città turca è la sola al mondo ad essere costruita
nel punto di incontro tra due continenti e non solo la sua storia,
ma anche le sue strade, i suoi edifici e le sue usanze sono frutto
di una commistione elegante e, allo stesso tempo, sobria di tradizioni
passate e presenti. Con la prospettiva dell ingresso nellUnione
Europea, Istanbul vuole rinnovare la sua immagine pur restando strettamente
ancorata alla sua natura meticcia che la rende diversa
da tutti gli altri posti.
Le novità.
Chi si recherà nella città questanno potrà,
dunque, sperimentare una nuova ed energica Istanbul. Sicuramente
non si potrà non passare per il Topkapi, l´ex
palazzo dei sultani, o per la maestosa Basilica di Santa Sofia,
espressione più alta dellarte bizantina, madre dei
fedeli cristiani prima e musulmani poi e, infine, trasformata in
museo da Atatürk nel 1934, ma ci sono tante altre novità
per il 2010
Decine sono infatti i monumenti restaurati: con
il 2010 Istanbul ha loccasione di rinnovarsi nellarchitettura
e nellassetto urbano.
Uno dei momenti più emozionanti di questanno sarà
l´inaugurazione, il prossimo luglio, del museo dedicato ad
Orhan Pamuk. La sede espositiva sorgerà a Cukurcuma,
uno dei quartieri più caratteristici della città e
porterà il nome dell´ultimo successo dello scrittore,
ossia "Il museo dell´Innocenza". Costruito su unex
centrale elettrica, anche Santral esprime benissimo latmosfera
di rinnovamento per il nuovo anno. Nel 2004 questo spazio abbandonato
è stato dato in concessione dal Ministero dellEnergia
Elettrica allUniversità di Bilgi di Istanbul, che nel
2007 ha trasformato la vecchia centrale in un campus universitario
e in due musei.
Allinterno del Museo dedicato allenergia, gli architetti
hanno voluto mantenere la struttura invariata, apportando solo piccole
modifiche per rendere le visite più agevoli. Nellaltro
locale invece si sono svolte varie mostre temporanee in occasione
della Biennale darte dello scorso anno.
Questanno, invece, è stato inaugurato un nuovo spazio
espositivo per contribuire allopera di rivitalizzazione di
aree degradate della città in vista dellinvestitura
ufficiale di capitale culturale. 58 metri sotto il livello del mare,
5.5 Km di lunghezza, il tunnel ferroviario sotto il Bosforo
- il tunnel ferroviario sottomarino più profondo del mondo
- sarà il collegamento tra la parte europea e quella asiatica
della città. Il tragitto prevede 3 nuove stazioni e trasporterà
ben 75mila passeggeri allora. Il costo per la sua realizzazione
ammonterà a 650milioni di euro e il progetto verrà
portato avanti sulla base di un contratto build-operate-transfer.
I lavori hanno visto solo qualche interruzione a causa del ritrovamento
di reperti archeologici risalenti a più di 7mila anni fa
e al loro termine Istanbul avrà il suo terzo ponte.
Per concludere si potrebbero citare altri edifici recenti, come
lenorme centro commerciale Kenyon nel distretto finanziario
di Levent, teatri come il Garagjistambul, nuove strade, nuove
linee ferroviarie e metropolitane, insomma una Istanbul da riscoprire.
Tutte le informazioni (in lingua inglese) sul sito ufficiale di
Istanbul 2010: www.en.istanbul2010.org
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Istanbul
Questa guida contiene capitoli a colori sui tesori architettonici
della città e sulle prelibatezze della cucina turca,
voci del luogo che parlano dell'andamento degli affari nei
bazar, delle tradizioni artistiche e degli orientamenti sessuali.
E ancora indicazioni su ristoranti, alberghi e una cartina
della città.
Istanbul
Un taccuino speciale destinato ai viaggiatori, per turismo
o per lavoro, che vogliono organizzare il proprio viaggio
e conservarne memoria, e ai residenti, che voglio organizzare
le proprie informazioni sulla città in cui vivono.
Il taccuino, dotato di copertina cartonata con angoli ricurvi
e chiusura ad elastico, è composto da 228 pagine di
carta senza cloro, rilegate a punto refe, e dispone di una
tasca interna a soffietto e di tre segnalibri di colori diversi.
Bisanzio,
Costantinopoli, Istanbul
Alla ricerca del fascino di questa città unica, il
volume presenta la vicenda artistica, architettonica e urbanistica
di Istanbul. I diversi nomi con cui è stata chiamata
nel corso dei secoli indicano orientamenti politici, culturali
e religiosi definiti, ma anche esperienze artistiche proprie,
che si sono sedimentate e sono entrate a far parte dell'immagine
complessiva della città. Bisanzio è il nome
della colonia greca e della città romana, che si sviluppò
su un promontorio in posizione strategica sul Bosforo. Costantinopoli
è il nome della capitale imperiale voluta da Costantino,
la più grande metropoli del Mediterraneo, l'erede di
Roma e di tutta la grecità, la città dove si
effettuerà il matrimonio tra l'Impero e il cristianesimo,
che sarà poi il cristianesimo orientale dell'ortodossia.
Turchia
La Turchia può essere immaginata come il piede dell'Asia
in Europa, o come un ponte gettato tra due continenti: il
vasto territorio a est del Bosforo appartiene alla Turchia
asiatica; a ovest dello stretto, si estende la piccola porzione
di terra della Turchia europea. Le attrazioni che il paese
offre sono innumerevoli: passeggiate nell'Ippodromo di Istanbul
dove un tempo si tenevano le sfrenate corse delle bighe bizantine;
giri in mongolfiera sui 'camini delle fate' respirando il
silenzio della Cappadocia; rafting lungo le rapide del fiume
Coruh nella Gola di Yusufeli. Otto autori, più di 300
giorni di ricerche sul campo, 123 cartine dettagliate, decine
di kebap; un capitolo sul trekking a cura dell'esperta Kate
Clow; itinerari su misura per tutti, dalla via carovaniera
alle proposte più avventurose.
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