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...la stagione delle piogge
quindi è preferibile partire tra novembre e dicembre. 3) Sul
pacifico ci sono fantastiche onde per surfare,ma attenti.. i surfisti(americani)non
socializzano troppo facilmente.
Prima tappa: MessicoCity - P.to Escondido.
Città del Messico è incredibile e indescrivibile
ne percepisco da subito tutta la sua immensità. Di prima
mattina mi reco alla stazione dei pullman per prenotare un posto
per la sera stessa con destinazione Puerto Escondido. I bus
qui diretti, partono esclusivamente dal "Terminal de Sur.
Mi affascina da morire girovagare per la capitale con il filobus
o con la metropolitana: le espressioni dei messicani, il vociferare,gli
ambulanti sono tutti elementi di un variopinto presepe metropolitano.
L'arpeggio di una chitarra e il morbido suono di un'armonica di
un musico ambulante, salito sul mio filobus, allieta l'intero tragitto
narrando la storia di eroe locale.
In attesa delle 20, ora prevista per la partenza, passo questa mia
prima giornata messicana, a Coyacan, un quartiere molto carino,per
lo stile architettonico delle sue case, il giardino pubblico,e il
mercatino di artesania(artigianato)locale. Durerà 12 ore
tonde tonde il viaggio che mi porterà sull' Oceano Pacifico.
La voce di Dolores O'Riordan, anche qui come in tutti i miei viaggi,mi
fa ripensare di tanto in tanto a Roma, fortunatamente molto lontana
nei miei stati d'animo. Sceso dal bus, per la prima volta, percepisco
forte quello che è il Messico, forse sopraffatto dal troppo
entusiasmo, ma sicuramente per le facce annoiate dei messicani che
sostano pazientemente nella stazione. Pochi passi, solo pochi passi
e dinnanzi a me compare dall'alto l'intera baia di P.to Escondio,ma
soprattutto, balenano ai miei occhi, le enormi e ordinate onde dell'Oceano
Pacifico.
La vita turistica della cittadina, che molto poco ha a che fare
col film di Gabriele Salvatores, è dislocata prevalentemente
a Playa Zincatela, una lunga spiaggia bianca, adornata di
negozi di Surf e alberghetti più o meno confortevoli e per
tutte le tasche! Poco soddisfatto di questa mia prima tappa decido
di anticipare la partenza di un giorno alla volta di Puerto Angel
.
Seconda tappa : Puerto Angel
Lascio di prima mattina P.to Escondido. Viaggiando da solo, bisogna
progettare anticipatamente gli spostamenti e i tempi di soggiorno
talvolta riponendo le emozioni. Non c'è un bus diretto, per
P.to Angel quindi è necessario scendere a Pochutla per poi
continuare in taxi o in "collectivo". Il viaggio dura
circa un'ora e mezza;durante lo spostamento , conosco Chemo, un
ragazzo Messicano, di ritorno dal Canada, che mi offre un passaggio
in Pick-Up fino a Puerto Angel. Provo un profondo senso di libertà
Viaggiare, conoscere,confrontarsi,sono tutti elementi di una epurata
scuola di vita. Sono seduto , dietro il pick-up, di un questo mio
nuovo amico, dai lineamenti da indios milioni di km lontano da casa
: la folta vegetazione scorre via e non so perché, ma penso
con tristezza a coloro che si recludono in un villaggio turistico,
con scontati stati d'animo e prevedibili emozioni. Mha!
P.to Angel è dislocato in due parti. Il pueblo, e
Playa Panteon dove decido di alloggiare. Proprio in cima alla collina
che sovrasta la spiaggia si affittano camere a 50 Pesos (5 dollari
circa), gestiti da Ricardo e sua moglie, disponibili e affettuosi.
Consiglio di pranzare sulla Playa da Norma e Beto ovvero ristorante
da Susy ottima cucina a prezzi moderati.
P.to Angel è una perla:molto tranquilla e romantica,a misura
di coppia. La tranquillità della piccola spiaggia veniva
talvolta interrotta da irruente partite di calcio a cui io, in nome
di Francesco Totti non potevo non partecipare.
Terza tappa: Zipolite
La mia tappa successiva è Zipolite. P.to Angel e Zipolite
distano 20 minuti di Taxi. Ad essere sincero Zipolite non mi ha
fatto una grande impressione, forse perché la lunga e dispersiva
spiaggia era alquanto desolata, o forse fin troppo intimorito dalle
raccomandazioni sulla pericolosità notturna della playa.
Alloggio a 50 Peso a Briza Marina un alberghetto tutto in legno,
molto carino. Se sapete adattarvi un po', consiglio di alloggiare
nelle caratteristiche Palapas (palafitte) proprio sulla spiaggia.
Zipolite non mi offre grandi emozioni, quindi decido di spostarmi
a Mazunte.
Quarta tappa:Mazunte
Con dieci minuti di auto da Zipolite, raggiungo Mazunte, lontana
anni luce per il suo stile, dalla prima. Qui trovo il paradiso e
la voglia di restarvi per sempre avvampa forte in me e mi confonde.
A Mazunte si alloggia in piccole capanne sulla spiaggia,a pochi
metri dall'oceano Pacifico. Qui c'è tutto quello che serve:
il sole, l'oceano, la cordialità, la musica e le ragazze,
per tanto andare in paese non aveva nessunissimo senso!! Proprio
per l'atmosfera cosi gioviale, nel giro di poche ore si diventava
tutti amici. Consiglio di fare snorckeling,il mare offre
sempre immagini eccezionali.
Mazunte è stata la tappa più entusiasmante del mio
viaggio ed è stato ciò che effettivamente stavo cercando..
Forse il contatto cosi diretto con l'oceano o forse un sentimento
di fratellanza instauratosi con gli altri ragazzi mi ha coinvolto
emotivamente e ovviamente la partenza è stata traumatica
anche perché il pensiero opprimente del caos e della superficiale
vita cittadina cominciava a farsi sentire.
Quinta tappa:OAXACA
Avvertenze: per raggiungere Oaxaca in Bus ci vogliono 6
ore circa, ma sei ore di sole curve, quindi per i sofferenti di
stomaco è bene fornirsi di un paio di bustine di carta (preventivamente
prelevate in aereo) e di pasticche per il mal d'auto come mentine.
Per raggiungere Oaxaca ci sono tre opzioni partendo da Pochutla:
- Bus di linea: costa poco (70 pesos circa) ma attraversa la Sierra
Maestra e in 6 ore vi porta alla meta mettendo appunto a dura prova
il vostro apparato gastro-intestinale.
- Bus di linea non percorre la Sierra Maestra, quindi la strada
risulta meno tortuosa, impiega 10 ore circa e costa 170 pesos,
- pulmino privato: costa 120 pesos, impiega 5 ore e mezza attraversando
la Sierra, ma si ferma su richiesta in caso di mal di stomaco.
Io soffrendo moltissimo il mal di mare, ho optato per la terza possibilità,
prendendo tutte le precauzioni del caso, il risultato è rimasto
lo stesso.
Oaxaca è una cittadini ospitale turistica e ben organizzata.
Vi consiglio di visitare il grande Mercato comunale, il mercatino
dell'Artesania e la cattedrale di Santo Domingo..
Consiglio in oltre di soggiornarvi sufficientemente per visitare
anche il sito archeologico di Monte Alban nei pressi della
città e l'albero di 2000 anni. Oaxaca è la patria
del Mezcal, una sorta di distillato famoso per il verme al suo
interno non perdetelo per nulla al mondo.
Per raggiungere da qui Città del Messico sono necessarie
6 ore di bus. Prima di ritornare in aeroporto mi fermo in un megastore
di musica su di un maxischermo trasmettono il concerto dei Cranberries,
dove Dolores canta Dreams!!!!!
Che te vada bien Mario!!!
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Messico
Lonely Planet vi porta alla scoperta del Messico. Che desideriate
salire sui misteriosi templi maya dello Yucatàn, gustare
la 'nouvelle cuisine' della capitale o semplicemente rilassarvi
sulle magnifiche spiagge di un resort del Pacifico, in questa
nuova edizione troverete il meglio di questo affascinante
paese.
Antico
Messico. Storia e cultura dei Maya, degli Aztechi e di altri
popoli precolombiani
Alla fine del XV secolo, la scoperta del Nuovo Continente
rivelò agli occhi degli Europei l'esistenza di popoli
e culture le cui manifestazioni artistiche e intellettuali
apparivano incredibilmente diverse dalle loro. Se a quell'epoca
i "bianchi" conquistatori non vollero né
seppero apprezzare e rispettare un tale patrimonio, da tempo
ormai le civiltà precolombiane sono state rivalutate
e gli archeologi stanno cercando di ricostruirne il meraviglioso
mosaico culturale, le cui radici affondano in un substrato
risalente a diversi millenni prima di Cristo.
Messico.
Guida ai siti archeologici
Il volume ripercorre il cammino delle grandi civiltà
mesoamericane sviluppatesi nel territorio corrispondente al
moderno messico, che diedero vita a centri urbani assai evoluti
e a una cultura raffinata. didascalie concise ma esaurienti,
un apparato iconografico, tavole ricostruttive a colori, disegni
e mappe arricchiscono i testi, divulgativi e di stile piacevole,
inquadrando sequenze cronologiche, tratti culturali e usi
di popoli estinti da secoli.
Messico.
Guida ai siti archeologici
Che cosa sarebbe la cucina messicana senza l'onnipresente
chili, il peperoncino piccante? L'emblema di questa saporitissima
cucina fu importato in Messico dall'America centrale dai conquistadores
spagnoli nel XVI secolo. Oggi le varietà di peperoncini,
da quasi dolci a così piccanti da essere con fatica
apprezzati dai palati più delicati, sono varie decine.
Yucatán
e Chiapas
La penisola dello Yucatán e gli stati messicani di
Tabasco e Chiapas racchiudono i maggiori tesori della civiltà
Maya. Per gli amanti delle immersioni la destinazione è
Cozumel, la cui barriera corallina è meta di escursioni
subacquee da quando nel 1961 Jacques Cousteau la fece conoscere
al mondo intero. Dal mare alla campagna: nel Chiapas il viaggiatore
potrà sperimentare l'autentica cultura maya che ancora
sopravvive nelle abitudini quotidiane della gente. La guida
contiene: un elenco dei parchi naturali e riserve della biosfera,
cartine e descrizioni dettagliate degli antichi siti, informazioni
su noleggio attrezzatura, corsi e possibilità per lo
snorkeling, le immersioni subacquee e il surf.
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